Le domande senza risposta

 

Le domande senza risposta

Che in Italia non ci sia più la politica, è ormai un dato di fatto di cui tutti si rendono conto. Il teatrino dei pupi, che viene fatto da quelli che conducono quelle accozzaglie di dissimili che sono i partiti attuali, tutto è meno che politica. Questo è tanto vero che qualunque cosa dicano, di qualsiasi genere e in qualsiasi modo, poi Draghi fa quello che gli pare e tutti si piegano ai voleri di questo nuovo commissario liquidatore.

Che in Italia non vi sia più né autonomia né, tanto meno, sovranità è un’altra evidenza di questo infausto periodo che fa emergere come i gestori dell’Italia abbiano deciso di addomesticarla o distruggerla. D’altra parte, se andiamo ad analizzare la nostra classe che si definisce politica, ci accorgiamo che sono tutti legati ad interessi di altre nazioni, senza tenere in alcun conto l’interesse nazionale. C’è chi è collegato agli interessi apolidi del sistema bancario, come Draghi, chi agli interessi UE legati alla Germania, come buona parte della Lega, chi agli interessi francesi, come buona parte del PD, chi agli interessi americani ed israeliani come la quasi totalità del centrodestra, ma non vedo nessuno legato agli interessi dell’Italia.

Viviamo quindi in balia di interessi altrui e questo ci deve far capire ed interpretare quello che ci stanno propinando.

Io amo l’Italia, per le sue bellezze naturali, per il suo enorme patrimonio culturale sedimentato in millenni di storia e civiltà, per le capacità creative del suo popolo, per la fantasia, l’arte di arrangiarsi, per gli enormi lasciti di civiltà che abbiamo donato a tutto il mondo. Ma tutto questo suscita invidia, odio, rancore da parte degli altri e ci vogliono distruggere come popolo e si vogliono impossessare delle nostre terre e dei nostri beni. Non capendo, perché sono barbari e sostanzialmente incivili, che la nostra terra, senza gli Italiani, non vale nulla; che i nostri beni, senza gli Italiani, diventano solo vestigia di tempi andati.

Però nessuno si preoccupa di come arginare questo tremendo attacco di cui siamo vittime. Non vi è da parte di nessuno la definizione di una strategia di risposta. Dobbiamo darcela da soli e costruircela tutti insieme giorno dopo giorno.

Perché temiamo l’immigrazione selvaggia che tutti i paesi, europei e non, ci stanno scaricando sulla schiena? Non solo per le varie ragioni che tutti gli antimmigrazione dicono, ma soprattutto perché, non avendo più un grande spirito unitario ed identitario, rischiamo di essere travolti da identità più forti della nostra.

Allora diventa fondamentale ricostruire lo spirito identitario nazionale e renderlo nuovamente forte per non temere l’attacco delle altre identità ma, al contrario, per plasmarle, come l’antica Roma ci ha insegnato. Realizzato questo primo obiettivo, se ne presenta un altro, altrettanto importante, ovvero identificare in cosa consista l’interesse nazionale, in quali direzioni deve essere indirizzato e quali scelte tattiche occorrono per conseguirlo.

Rispondendo gradualmente a queste domande si costruisce un progetto politico coerente con una linea strategica precisa verso l’obiettivo principale e unico dell’azione politica: la conquista del potere.

Per capire quanto sia vero quello che abbiamo scritto, basta porsi una semplice domanda cui dare una risposta: perché, a causa della pandemia, ci hanno costretti ad un rigido coprifuoco per le ore notturne? Perché, nonostante i dati della mortalità siano rientrati nei parametri ante pandemia già da alcuni mesi, si continua a mantenere il coprifuoco notturno e si discute animatamente se ridurlo di un’ora o più? Fosse una guerra ai vampiri lo capirei; fosse il virus tale da aumentare la sua virulenza con il buio lo potrei accettare, se avessero incaricato gruppi di ricercatori di fare studi approfonditi sull’incidenza del buio nella diffusione del virus.

Niente di tutto questo.

Allora c’è da chiedersi il perché, capirne le ragioni profonde, che, forse, anche chi ci ha imposto questa restrizione ignora, ma esegue, esegue ordini che vengono da “altrove”, dalle stesse nazioni cui si sono venduti e che alcuni hanno assunto come loro luogo di residenza, perseguendo un interesse straniero, sicuramente in antitesi con quello nazionale con la scusa dell’epidemia, ma che non ha niente a che fare con l’epidemia.

Ponetevi il quesito e cercate di rispondere, ma una conclusione è d’obbligo: costoro sono tutti traditori!!!

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