Saldi di fine stagione

 

Saldi di fine stagione

 Siamo ad una svolta epocale; o questo sistema collassa e ne viene fuori un altro davvero nuovo e diverso o assisteremo al solito ristagno la cui unica terza o quarta o quinta via sarà la speranza di finire come i dinosauri. Ma andiamo con ordine.

Grillo scioglie le riserve e ammette che l’ex premier Conte “non ha capacità né tecnica, né organizzativa e in questa seconda fase del movimento (quello dove è rimasto solo lui probabilmente) non sarebbe all’altezza di governare la situazione”.

Me cojoni direbbero con un’espressione sintetica in quel di Roma; perché, al di là dei cambiamenti più o meno necessari all’ interno di una compagine di “partito”, affermare una cosa del genere, a distanza di pochi mesi dal passaggio Conte-Draghi, è come dire che tutto ciò che è stato fatto sotto regime di “pandemia”, vera o presunta, lo si è messo in mano ad uno che non è arrivato nemmeno alla quinta elementare!?!

Dal fascismo ad oggi, dissidenti e “ripensanti” in politica ce ne sono sempre stati: Fanfani ad esempio non era proprio intimo di Andreotti eppure mai e poi mai avrebbe azzardato cotanto ma ciò che Grillo dal cantuccio suo afferma dovrebbe semplicemente far riflettere gli unici che sembra non vogliano proprio sentire; il calciofilo popolo di Italia che ora, tra uno spritz senza mascherina, perché “ l’ha detto il ministro Speranza “( altro genius loci), la nazionale, che è arrivata agli ottavi, e la “variante delta”, che già ci preannuncia una prossima chiusura forse fine agosto inizi di settembre,  sembra non preoccuparsi perché il turismo è ripartito ed una sdraio e un ombrellone a Sabaudia alla modica cifra di 60 euro con il reddito di cittadinanza e il prossimo bonus vacanze

(che Draghi non rimetterà) se lo potranno permettere. Resta solo da capire, quando questa tarantella sarà finita e quando saremo definitivamente liquidati, se sarà più giusto buttarsi sulle bagnate sponde del Tirreno e/o dell’Adriatico ma anche questo ce lo dirà l’Europa, la stessa da cui questi saltimbanchi “tanto di sinistra quanto di destra” sono ad oggi appesi.

Allora ci auguriamo che non solo i “soliti noti” ma anche qualche ignoto in questi mesi lunghi e di dura resistenza fisica e morale, abbia iniziato a leggere qualche contributo di Adriano Tilgher perché, nel mare delle confusioni dovute prima ancora che volute, una linea programmatica, a differenza del nulla più vuoto, c’è stata, c’è e continua ad esserci.

Certo potrà “far paura” perché la concretezza nella vita non è un gioco per lascivi somari ma, in un tempo in cui si urla per il diritto “dei diversi” dimenticando la matrice vera del diritto stesso degli eguali tutti, forse dare dell’estremista o del fascista ad 80 anni dalla fine di un regime è solo la paura di non trovarsi più burattini come Grillo o Draghi o Salvini a svendere l’Italia facendo finta di governarla. Dare dell’estremista vuol dire avere paura di essere protagonisti nella propria patria e gestire la propria sovranità come altri popoli da tempo e non proprio “fascisti” fanno punto.

Solo se si affronterà “a petto in fuori e a muso duro” una crisi epocale senza precedenti, se si avrà la capacità di prendere decisioni drastiche per i bene di tutta la “famiglia Italia” e non per il diritto di vita “della solitudine individuale”, potremo uscire da questo tragico e perverso meccanismo in cui i “politici “fanno i comici ed i comici i politici.

Prima di allora avremmo sol gente dedita al prêt a porter che usa un manichino per la stagione invernale e lo dismette criticandolo per quella estiva …

Ogni riferimento a fatti persone o cose non è puramente casuale …

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