Salvare il nucleo spirituale della civiltà europea dalla barbarie occidentalista

 

Salvare il nucleo spirituale della civiltà europea dalla barbarie occidentalista

Il degrado progressivo delle libertà e dei diritti sociali a cui stiamo assistendo è parte di un processo iniziato da molto tempo ma che in questo periodo sta subendo una brusca accelerazione.
La maggior parte della gente, ingannata e manipolata dai falsi media, ancora non si rende conto di cosa ci aspetta nel prossimo futuro.
Dopo quella che possiamo definire la “lunga notte” neoliberale, caratterizzata dalla preminenza della finanza predatrice e dalla “logica del mercato”, stiamo scivolando nella fase di avvento di un regime scientista, tecno finanziario, che sarà l’anteprima di un governo globale, dove l’elemento preminente sarà il controllo sociale di tutti i cittadini, lo sradicamento del sistema statale, sostituito da organismi transnazionali onnipossenti. Nella vita di tutti i giorni, sarà obbligatorio il lasciapassare sanitario per poter frequentare qualsiasi ambiente sociale. Controllo degli spostamenti, abolizione del contante, utilizzo di mezzi di schedatura, identità digitale, ecc…
Tale cambiamento di sistema viene reso possibile grazie all’operazione economico-finanziaria (e criminale) denominata Covid-19. Questa la vera finalità della presunta emergenza sanitaria dichiarata da un ceto politico irresponsabile che opera al servizio di interessi esterni.
La deriva verso un tipo di società tecnologica, scientista, basata sull’informatica, con il telelavoro, l’intelligenza artificiale, il controllo di massa, oltre agli altri aspetti, tenderà a cancellare le tracce della civiltà umanistica.
La cultura classica è vista dall’elite dominante come un nemico insidioso, ricorda l’identità e la storia e deve essere quindi eliminata dalla formazione dei giovani per dare spazio alle scienze ed alla tecnologia più evoluta. Esattamente le competenze che richiede il sistema capitalista globale.
Questo processo si accompagna alla nuova morale individuale dominata dalla visione materialistica e consumistica.
Ampio spazio alla formazione LGBT ed al gender nell’educazione delle nuove generazioni, sradicamento della famiglia tradizionale e affermazione di nuove forme di sessualità, con accettazione di eugenetica e sperimentazioni biologiche innovative. In una parola omologazione delle persone al nuovo ordine ed alla nuova morale.
Sarà qualche cosa si simile all’avvento dei barbari che determinò la fine della civiltà romana. In effetti, tutto questo sta già accadendo: le rivolte di BLM, Antifa, processioni LGBT sono ondate che spazzano via la civiltà e la cultura.
Questo processo distrugge tutta la cultura europea e l’uomo stesso e in generale tutte le culture tradizionali che hanno conservato il concetto del sacro, del profondo senso dell’esistenza umana.
Forse noi europei dovremmo guardare verso Est, per imitare quei popoli che non intendono rinunciare alla loro identità ed alle tradizioni.
Potrebbe essere la Russia attuale dove, nonostante le sue contraddizioni, oggi si levano voci interessanti, come quella del filosofo Alexander Dugin che ci ricorda il comune destino Euroasiatico.
Non è un caso che la Russia di Putin abbia opposto all’ ideologia globalista una sua propria concezione del mondo, incompatibile con quella occidentale, che si identifica con la tradizione spirituale e culturale della Grande Madre Russia, con la sua connotazione identitaria.
Tutti valori che nell’Unione Europea si vogliono sostituire con il relativismo morale, con la legalizzazione dei matrimoni gay, con la liberalizzazione totale dell’aborto, con l’eutanasia libera.
Il discorso di Putin a Valdai era stato significativo: “…. Una neo-barbarie morale bussa alle porte e vuol distruggere le Patrie mediante la depravazione morale, soprattutto la parificazione della famiglia tradizionale e naturale con le coppie omosessuali, la perdita di fede in Dio e la credenza in satana. Occorre difendere i valori naturali e tradizionali. […]. Ogni Stato deve avere forze militari, tecnologiche ed economiche, ma quel che conta soprattutto è la forza morale, intellettuale e spirituale dei suoi cittadini”.
Forse questa potrebbe essere la missione di una Russia futura: risvegliare la vecchia Europa e salvarla dal degrado globalista e materialista.

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