Il “Vertice delle democrazie”, l’ennesimo tentativo dell’Impero USA di dettare le sue regole al mondo


 

Il “Vertice delle democrazie”, l’ennesimo tentativo dell’Impero USA di dettare le sue regole al mondo

Si era compreso da tempo che l’élite di potere degli Stati Uniti non avrebbe mai rinunciato alla sua irrefrenabile volontà di mantenere ad ogni costo la posizione dominante nel mondo radicalizzando la crociata ideologica contro i nemici del globalismo neo-liberal.

Per perseguire i suoi fini, l’Amministrazione Biden ha architettato il grande “vertice delle democrazie”, una sorta di summit di tutti i governi che si riconoscono nelle regole dettate da Washington. Il summit, previsto per il 9/10 dicembre, è destinato a classificare i paesi sulla base della loro fedeltà a Washington in democratici e non.

Russia e Cina non sono state invitate, per sottolineare la loro estraneità rispetto all’ordine internazionale di marca USA. La Turchia e persino l’Ungheria sono state escluse da questo incontro.

Nell’elenco dei paesi invitati a partecipare a tale vertice, circa 110, ci sono molte autocrazie, entità separatiste come Taiwan (uno schiaffo in faccia alla Cina), paesi governati da estremisti e narcotrafficanti (l’esempio del Kosovo e della Colombia) e persino da neo-nazisti (regime di Bandera in Ucraina) e paesi considerati “democratici” come il Pakistan, la Colombia e le Filippine.

Di fronte a questo tentativo sfacciato di divisione del mondo sulla base dei propri criteri ideologici, Mosca e Pechino stanno reagendo in modo estremamente duro, mettendo in chiaro che l’indice di sopportazione del nuovo imperialismo ideologico di Washington è stato ormai superato.

La risposta diretta al Dipartimento di Stato sulla convocazione del vertice, inviata dagli ambasciatori russo e cinese, coordinatisi fra di loro, è un chiaro avvertimento che l’ingerenza negli affari interni con il pretesto di combattere la corruzione, per la democrazia o per i diritti umani è un fatto che non sarà più tollerato. 

Questo evento “rappresenta un altro collegamento nell’attuazione del nuovo corso di Washington verso la re-ideologizzazione delle relazioni internazionali”, ha sottolineato la portavoce russa Maria Zakarova.

Gli Stati Uniti stanno radunando un altro club di interessi per contrastare i paesi che mantengono l’indipendenza strategica dall’Occidente, quelli che difendono la visione sovrana di un giusto ordine mondiale. 

Fra i paesi che respingono il tentativo di Washington, ci sono anche la Siria, l’Iran il Libano, il Venezuela, Cuba ed altri paesi sparsi nei vari continenti.

Sembra quindi evidente che, il vertice della democrazia è un tentativo degli Stati Uniti di realizzare una nuova spaccatura globale. Un’iniziativa che vorrebbe evitare l’assetto multipolare dell’ordine internazionale, ritornando ad un nuovo bipolarismo.

I diplomatici russi e cinesi non hanno mancato di far notare che, dall’attuale amministrazione di Joe Biden, non ci si può aspettare null’altro che ingerenza indebita negli affari interni degli altri paesi, utilizzo della politica di sanzioni nei confronti di chi non si uniforma alle regole stabilite da Washington.

Di fronte a questa prospettiva, la Russia e la Cina hanno non solo un diritto, ma anche un dovere verso il pianeta di attuare nella pratica il loro ordine mondiale alternativo. Questo si può ottenere unendo coloro che non sono d’accordo con l’egemonia americana e creando un’altra organizzazione internazionale parallela.

La Russia in particolare, con la sua Storia e tradizione culturale e spirituale può dimostrare di essere un degno antagonista della deriva neo liberal di Washington e della UE, facendosi interprete di una visione antitetica.

La Russia può essere un faro in Europa nella difesa dei valori della tradizione, con la sua connotazione identitaria, il suo rifiuto del progetto mondialista e delle sue implicazioni che sono la negazione dei valori tradizionali, come la famiglia, la spiritualità, i valori etici, la tradizione cristiano ortodossa contrapposta al materialismo dell’occidente americanizzato.

Tutti valori che nell’Unione Europea si vogliono sostituire con il relativismo morale, con la legalizzazione dei matrimoni gay, con la liberalizzazione totale dell’aborto, con l’eutanasia libera (applicata anche ai bambini come in Belgio) con il feticcio della società aperta e multiculturale.

La Russia può rifiutarsi di riconoscere i risultati del colpo di stato globale attuato dagli Stati Uniti nell’interesse del totalitarismo mondiale post-democratico, dimostrando di opporsi al Nuovo Ordine Mondiale.

 

 

Immagine:https://www.ausa.org/

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