Bollette? Cartelle esattoriali? No, è “emergenza chiappa”

 

Bollette? Cartelle esattoriali? No, è “emergenza chiappa”

Il governo dei migliori vara una manovra 2022 che, come sempre, non darà alcun sollievo a famiglie e imprese. Malgrado i trionfali annunci di Salvini, Letta nipote e triste compagnia,  infatti, tutto andrà come vuole l’Immenso, Mario Draghi: le bollette impazzite resteranno altissime, tranne per pochi, mentre l’intervento sulle cartelle esattoriali della Riscossione, che doveva segnare una svolta epocale per i contribuenti, viene ridotto a un pannello caldo, con le cifre da pagare che resteranno, più o meno, le stesse di prima, con tanto di more e interessi, semplicemente con un mese o due di tempo in più.

La solita vergogna, insomma, così come è scandaloso l’accordo firmato dall’Italia con la Francia di Macron: un’intesa che, di fatto, svende il Bel Paese ai francesi. Tutto questo, ovviamente, nel silenzio generale di giornalini e giornaloni, che, se proprio devono trattare questi argomenti, lo fanno per elogiare il premier e i suoi ministri. 

La manovra economica per il 2022, infatti, viene dipinta come la base per una ripresa duratura del sistema Italia, a partire proprio dalle misure stabilite per le cartelle esattoriali, che, per quanto siamo ancora in definizione, vengono già indicate come “un aiuto importante ai contribuenti che hanno pendenze con il Fisco”. Nessuno si sogna di dire che un aiuto vero sarebbe stata la rottamazione promessa, con un saldo e stralcio al 30 per cento (con l’alternativa di una rateizzazione al 50 per cento, a zero interessi), ma non un irrisorio allungamento dei tempi, che suona come una presa in giro per cittadini e imprese.

Bene, in questo quadro tragico per la nostra bistrattata Italia, in mano a banchieri, invasori francesi e finanzieri senza scrupoli, carta stampata e tv hanno scovato, però, il vero problema del Paese, l’emergenza di cui ci parlano ininterrottamente da giorni: la pacca sul sedere a una giornalista, all’uscita dello stadio di Empoli, dopo la partita con la Fiorentina. Greta Beccaglia, questo il nome della professionista violata, stava, infatti, intervistando i tifosi che sfollavano, quando uno di loro le si è avvicinato, affibbiandole una manata sul sedere. Mentre altri le avrebbero rivolto pesanti apprezzamenti.

Un gesto ignobile e vigliacco, nei confronti di una ragazza che stava svolgendo il suo lavoro, che merita un condanna ferma e severa, da parte di tutti. E, come ha ritenuto di fare la Beccaglia, anche una denuncia, che porterà il tifoso (individuato nel giro di dodici ore) in Tribunale. E qui si sarebbe dovuta chiudere la vicenda, che riguarderà, poi, la giornalista, l’aggressore e i giudici. Al contrario, il Paese è stato trascinato dai media in una drammatica “emergenza chiappa”. 

Il primo a farne le spese è stato il conduttore della trasmissione per cui lavora la Beccaglia. Il giornalista, infatti, nel trambusto non aveva compreso che la collega era stata palpata, né aveva apprezzato le volgarità uscite dalla bocca di altri tifosi (che, peraltro, in diretta nessuno ha potuto ascoltare) e ha cercato di minimizzare. Fatto per cui il giorno dopo è stato letteralmente linciato sui social e sui media, tanto da essere sospeso dalla conduzione della trasmissione. E l’Ordine dei Giornalisti della Toscana ha già fatto sapere che “saranno valutati provvedimenti a suo carico”.

Quello della Toscana, va sottolineato, è lo stesso Ordine dei Giornalisti a cui appartiene, ad esempio, Andrea Scanzi, che insulta tutti, un giorno sì e l’altro pure, in tv e sui giornali. Eppure, l’Ordine toscano non è mai stato così solerte nel minacciare sanzioni, contro il livoroso e isterico giornalista aretino.

Il tutto, mentre sui giornaloni sono stati imbastiti dibattiti sul degrado culturale e sociale del nostro Paese, testimoniato, appunto, dall’emergenza chiappa. Fino a sabato scorso, quando è avvenuto l’episodio di Empoli, nessuno si era mai accorto di certi atteggiamenti e di certi gesti? La Beccaglia, aggredita in diretta TV, ha potuto denunciare, ma quante sono le donne che, quotidianamente, vengono apostrofate, insultate o toccate per strada? Viene il dubbio che il caso nasca, da un parte, perché ha riguardato una giornalista e, dall’altra, perchè, come il Covid, serve a non far parlare dei veri problemi italiani.

I nostri guai nascono non da una pacca sul sedere, ma da un governo vergognoso, asservito non solo alla Francia, ma a tutti i potentati economici e finanziari mondiali. La manovra 2022 lo dimostra concretamente e dovrebbe preoccupare chiunque ha un po’ di sale in zucca. Ma chi è al governo “per difendere i cittadini” esulta per le misure volute da Draghi. A partire da Salvini. Allora, sì, forse è meglio pensare all’emergenza chiappa.

 

Immagine: https://www.lanazione.it/

Torna in alto