Mentre in tutto il mondo si stanno allentando i restringimenti posti alle popolazioni per difendersi dal virus, in Italia si pensa ad aggravare i provvedimenti, cosiddetti preventivi.
Due letture in controtendenza: perché.
In Spagna si ritiene che il virus sia ormai endemico, con effetti tipici di una comune influenza, con cui dobbiamo abituarci a convivere; in Italia al contrario si continuano ad emanare bollettini di guerra quotidiani spacciando per infettati tutti coloro che sono positivi al tampone, anche se asintomatici non contagiosi, e perseverano nel non dire se i morti indicati da covid 19 siano deceduti a causa del virus o per altre patologie, anche se in presenza di un presunto o reale tampone positivo.
Ormai tutti i virologi, ma soprattutto i medici clinici, sostengono che la variante omicron del virus ha effetti lievi o notevolmente attenuati e sta totalmente sostituendo la variante delta; questo sta inducendo le altre nazioni a ridurre le privazioni, in Italia invece si continua a cambiare i “colori” delle varie regioni in base al numero di tamponi positivi.
Addirittura la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rimarcato l’inutilità dei vaccini, soprattutto dei booster, nella prevenzione della variante omicron (sottacendo altri effetti ormai accertati) e che «andrebbero sviluppati vaccini contro il Covid-19 che abbiano un alto impatto sulla prevenzione dell’infezione e della trasmissione oltre che sulla prevenzione di malattie severe e morte». In conseguenza il governo giapponese ha emesso il seguente comunicato: «Anche se incoraggiamo tutti i cittadini a ricevere la vaccinazione Covid-19, essa non è obbligatoria o forzata. … Nessuna vaccinazione sarà effettuata senza consenso. Per favore, non costringete nessuno sul vostro posto di lavoro o coloro che vi circondano ad essere vaccinati, e non discriminate coloro che non sono stati vaccinati». In Italia invece, senza motivo, si rende obbligatorio il vaccino per gli ultra 50 anni e si continuano a discriminare i non vaccinati additandoli quali pericolosi untori, come hanno fatto e continuano a fare quotidianamente giornalisti, politici, ministri e affabulatori di vario genere.
Perché l’Italia continua ad avere questo atteggiamento restrittivo e antisociale?
La prima ragione l’abbiamo indicata più volte in precedenti articoli ovvero creare allarmismo e paura per distogliere l’attenzione degli Italiani dai ben più gravi problemi derivanti dalla demolizione e delegittimazione delle istituzioni, realizzate dal governo grazie al silenzio e alla connivenza delle più alte cariche dello stato e dei partiti. Il tutto finalizzato allo smantellamento di quanto rimane della nostra capacità produttiva e sovranità politica che raggiungerà il proprio apice con l’attuazione del PNRR, con cui indebiteremo le future generazioni e faremo rientrare surrettiziamente il MES, strumento degli usurai europei che eravamo riusciti a bloccare e i cui risultati si sono visti in Grecia.
La seconda ragione, forse, la più importante è colpire pesantemente la solidità comunitaria e la coesione sociale degli Italiani costretti, dalla paura generata dalla falsità della narrazione pandemica, acuita dall’inutile inasprimento dei provvedimenti restrittivi, a chiudersi in casa, portare le mascherine, perdere relazioni e contatti umani, isolarsi e subire un bombardamento mediatico unidirezionale, finanziato in modo irrazionale da organismi che dovrebbero essere dello stato.
I danni di questa operazione li vedremo in tempi brevi e si percepiscono sin da adesso se consideriamo la scarsa capacità reattiva delle persone.
Non possiamo neanche immaginare quali danni psicologici e sociali subiranno e manifesteranno nel tempo i bambini cui abbiamo sottratto buona parte della socialità con i coetanei.
Queste due ragioni sono i reali obiettivi dell’attuale tremenda gestione della pandemia il cui obiettivo è la distruzione del nostro popolo e della nostra nazione.
Frenare e fermare è ancora possibile.
Cacciamo Draghi e la genia di traditori che albergano all’interno dei partiti.
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