L’Italia chiamò

 

L’Italia chiamò

Domenica 9 ottobre 2022 nella splendida città di Montecatini Terme, (PT) si è tenuta una affollata cerimonia di premiazione alla “Cultura Alternativa” italiana, il premio “MAMELI” che trae nome e ispirazione da quel Goffredo Mameli, (1827-1849), autore (insieme a Michele Novaro) del: “Canto degli Italiani”, adottato nel 1946 come inno nazionale provvisorio della Repubblica italiana e ufficialmente riconosciuto per legge quale inno nazionale della Repubblica nel 2017.

L’opera fu scritta da un Mameli, allora giovane studente, in un contesto storico caratterizzato da quel patriottismo diffuso che già preannunciava i moti del 1848 e la prima guerra di indipendenza. Goffredo Mameli nacque a Genova, il 5 settembre 1827, è stato un poeta e patriota italiano. Annoverato tra le figure più famose del Risorgimento. Venne presto conquistato dallo spirito patriottico e, durante i pochi anni della sua giovinezza, fu parte attiva del movimento rivoluzionario. Nel settembre del 1846, in occasione della ricorrenza del centenario della cacciata da Genova degli austriaci, fu alla testa delle manifestazioni. Ispirato dall’azione, iniziò a comporre poesie politiche e canti militari, tra cui “Ai fratelli Bandiera”, e, “Dio e il popolo”, che tanto piacque al Carducci. Nel marzo 1848 fu tra gli organizzatori di una spedizione di trecento volontari per andare in aiuto a Nino Bixio durante le cinque giornate di Milano e, in virtù di questa impresa, fu arruolato nell’esercito di Giuseppe Garibaldi con il grado di capitano. Dopo il fallimento dei moti di Milano e la conseguente firma dell’armistizio, tornato a Genova, per protesta pubblicò l’inno militare, che aveva composto su invito di Mazzini e che fu musicato da Giuseppe Verdi. Contemporaneamente divenne direttore del giornale “Il Diario del Popolo”. A seguito dell’uccisione di Pellegrino Rossi nel novembre 1848 si recò a Roma. Aderì al comitato romano dell’associazione sorta per promuovere la convocazione di una costituente nazionale, secondo i dettami politici di Mazzini. Nel gennaio del 1849, all’interno della giunta provvisoria di governo, Mameli si occupò dell’organizzazione militare. Durante l’assedio di Roma, l’ultimo atto della breve Repubblica Romana del 1849, divenuto aiutante di Garibaldi, si batté eroicamente contro i borbonici nella battaglia di Palestrina (9 maggio) e in quella di Velletri (19 maggio). In particolare combatté nella difesa della Villa del Vascello sul colle del Gianicolo. Fu ferito alla gamba sinistra durante l’ultimo assalto del 3 giugno, morì a Roma, a soli 21 anni per setticemia in seguito all’infezione della ferita a Roma nel 1849.

Il “Premio Mameli” è un riconoscimento nei campi dell’arte, della biofilia, della narrativa, della saggistica e della tradizione, assegnato dall’ Ente Nazionale Attività Culturali (ENAC) a tutti quei settori della cultura (o controcultura) solitamente esclusi dalla legittimazione sistemica. I premi selezionati da apposite commissioni sono riferiti esclusivamente ad opere o iniziative in lingua italiana per lavori pubblicati durante l’anno solare precedente. A presiedere dette commissioni, noti intellettuali esterni all’ente, e in alcuni casi collaboratori del ns. Giornale. Sonia Cassiani per la “Biofilia”, Carlo Bernardi Forti per la Narrativa, Emanuele Merlino per la Tradizione, Roberto Pecchioli per la saggistica, e Orlando Angelucci per l’Arte.

Elenco vincitori prima edizione:

Arte:
Finalisti Ciro Fabbozzi, per la sapienza compositiva concretizzata nella sua opera materica confusa nella sua linearità pittorica identificatici del suo stile.
Irene Macalli, per innestare punti di forza nel suo giovane percorso artistico, ricco di ricerca e concettualità, composte sapientemente nella sua opera.
Vincitore – Massimo Francalanci, per la sapienza compositiva concretizzata in un corpo sinuoso e in equilibrio con lo spazio

Biofilia:
Gavino Piga, per la sua costante e puntuale opera di divulgazione ed approfondimento, tramite il Canale Giubbe Rosse, nel settore dell’informazione indipendente, indispensabile per una società realmente libera.
Giuseppe De Donno per aver inteso la professione di medico in senso autenticamente ippocratico, come vocazione ad agire per il bene del paziente e non in ossequio pedissequo a protocolli burocratici.
Vincitore: – David Gramiccioli per la sua indefessa e lineare ricerca pluridecennale della verità e per la tutela della libertà di scelta, premesse imprescindibili per garantire i diritti naturali alla vita e la qualità della medesima.

Narrativa:
Costanza Afan de Rivera, come riconoscimento per la sua magnifica opera letteraria “L’ultima leonessa”, che fornisce una rappresentazione fedele e profondamente vissuta di u capitolo glorioso della storia d’Italia, della Sicilia e della famiglia Florio.
Angelo Paratico, per il suo originalissimo lavoro “Mussolini in Giappone” , che ci propone una ipotesi fantastorica circa il destino del Duce, rappresentandone il carattere, la forza e le debolezze in un momento drammatico della vicenda mondiale.
Vincitore: – Lorenzo Puccinelli Sannini per una meritevole opera in grado di raccontare i momenti più alti della civiltà toscana e italiana, e per l’immensa ricerca storica compiuta.

Saggistica:
Enrica Perucchietti per la sua coraggiosa attività pubblicistica e letteraria volta a indagare criticamente la cultura dominante. Brillante autrice di Cyberuomo, primo libro italiano sul transumanesimo, La grande manipolazione e Unisex.
Paolo Borgognone, giovane, valente intellettuale, studioso di storia, geopolitica , acuto indagatore della condizione giovanile, temi sviluppati in Capire la Russia, Storia alternativa dell’Iran islamico, Erasmus.
Vincitore: Adriano Segatori per una lunga opera di saggista nei campi della sociologia, della cultura politica, della psicologia e della psichiatria, indagati con perspicacia e competenza.

Tradizione:
Tradizione Ecologica di Gian Piero Joime e Sandro Righini per aver scritto un libro concreto e visionario capace di coniugare futuro e ambiente con agricoltura e tradizione italiana.
Fondazione Città Identitarie di Edoardo Sylos Labini, per aver unito centinaia di città in una rete capace di ridare vita, passione e futuro all’identità culturale italiana.
Vincitore: Angelo Mellone per la straordinaria capacità di raccontare e promuovere la bellezza e la cultura italiana, attraverso programmi televisivi, spettacoli teatrali e libri carichi di passione.

Premio Speciale assegnato: Alla Redazione Byoblu, per l’impegno profuso nella pubblicazione di notizie capaci di garantire il pluralismo dell’informazione e tutelare la libertà di espressione, in modo libero ed indipendente.

All’evento in qualità di ospiti, molti membri della redazione de “Il Pensiero Forte” tra cui Adriano Tilgher. Sentite le parole del presidente dell’ENAC Maurizio Abbate, che nella sua presentazione, ha ricordato come Goffredo Mameli, si sia sacrificato in difesa di una patria occupata, tracciando un parallelismo con la patria d’oggi, ancora militarmente occupata dalle truppe Statunitensi da oltre 70 anni. E da come gli eroici autori di oggi, sono chiamati a combattere un’oppressione, solo apparentemente diversa a quella subita dal Poeta Genovese. Adriano Segatori, ha parlato di “Coraggio” ammettendo di frequentare solo persone coraggiose. Emanuele Merlino concluderà il proprio intervento con le parole di Ezra Pound: “Lascia parlare il vento, così è paradiso”. Eventi come questo certificano che esiste ancora una classe politica, culturale ed associativa non disposta ad adeguarsi al politicamente corretto (ed eticamente corrotto), in quell’inno di Mameli ormai utilizzato solo alle partite di calcio, i semi di un percorso, probabilmente ostico anche a quei “Fratelli d’Italia”, che almeno nel nome a quel testo dovrebbero ispirarsi, che recentemente in regione Toscana hanno votato per la modifica “Antifascista”, dello statuto regionale.

“Giuriamo far libero
Il suolo natìo:
Uniti per Dio
Chi vincer ci può?
(..) I bimbi d’Italia
Si chiaman Balilla,
Il suon d’ogni squilla
I Vespri suonò.
(..) Stringiamci a coorte
Siam pronti alla morte
L’Italia chiamò.”

 

Immagine: https://biografieonline.it/

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