L’aspirazione al dominio mondiale, la vera ossessione della élite di potere USA
Ogni volta sembra più evidente che Gli USA, la NATO la UE non hanno futuro uniti e sono sempre meno coesi nella differenza fra i propri interessi e procedono contro l’evolversi fatale degli avvenimenti. Il loro accordo consiste solo nell’aggrapparsi all’egemonismo, quello che già non esiste, come unica via di salvezza ma che in realtà non ha via d’uscita nel nuovo assetto mondiale.
La riunione dell’altro giorno della Ursula von der Leyen con Joe Biden ha avuto il solo motivo di riparare un carro rotto, un qualche cosa che già non si può riparare con un atto di propaganda a basso costo, adatta solo per calmare i propri cittadini in un momento in cui emergono le proteste in tutti i paesi della UE e negli stessi States.
Il comunicato finale bellicoso e presupponente, rilasciato dai due personaggi di un impero al capolinea, parla della necessità di unirsi per affrontare quelli che considerano i loro maggiori nemici, Cina e Russia, la vera ossessione degli atlantisti. Questa ossessione li tradisce soprattutto perché hanno messo in luce la loro debolezza e la paura nel menzionale l’urgenza di non rimanere senza quelle risorse e materie prime che sono essenziali, come le terre rare, il plutonio ed altre, che sono nella disponibilità proprio di Cina e Russia, paesi che dominano il mercato mondiale di tali risorse.
L’Impero delle bugie si nasconde dietro la propaganda e non tollera coloro che osano rompere la cortina di menzogne che viene diffusa dai falsi media.
In questi giorni è stato fulminato un direttore del suo programma della BBC ed ex giocatore inglese degli anni 80, Gary Lineker. Lo hanno sanzionato perché ha pubblicato sulla sua pagina l’opinione secondo la quale l’Inghilterra di oggi sembra più nazista di quanto fosse la Germania degli anni 30. Cacciato immediatamente ed indicato come reprobo. Tuttavia lui diceva la sua opinione che è condivisa da molti.
Di fronte all’incalzare degli avvenimenti, presto si vedranno i segni chiari della distruzione dell’Alleanza Atlantica, anche se i suoi soci non possono permettersi il lusso di contravvenire alle istruzioni di Washington. I destini sono già predestinati e, alla prima occasione, questa si romperà come un vaso di coccio.
Il fatto è che la ricchezza dell’Europa era stata alimentata dall’accesso alle risorse a basso costo dell’Africa e dell’Asia, in genere saccheggiate durante il periodo coloniale, dalle potenze anglosassoni e dalla Francia.
La Germania si stava assicurando il suo futuro di potenza industriale leader in Europa attraverso la fornitura delle fonti di energia russe, fino a che non è intervenuta Washington a sabotare il gasdotto Nord Stream e a mettere un cuneo fra Germania e Russia. Uno degli obiettivi della guerra degli USA era esattamente questo, mettere fuori gioco un concorrente, ed è stato raggiunto.
Le maggiori fabbriche tedesche di auto e di meccanica hanno già annunciato la delocalizzazione dei propri stabilimenti negli Stati Uniti, visti i costi bassi dell’energia e gli incentivi assicurati dal governo Federale.
Gli Stati Uniti sognano di ripristinare la loro egemonia mondiale e per questo, dopo la Russia, già prevedono di attaccare la Cina, magari attraverso Taiwan, come nei sogni dei guerrafondai neocon.
Il sogno del dominio mondiale assilla l’élite di potere di Washington, così come l’idea di imporre ” i propri valori” ed il proprio sistema economico a tutto il mondo. Questo spiega la strategia degli USA di contenere il gigante cinese, dopo aver affrontato la Russia, nella sua guerra per procura in Ucraina.
Una strategia già fallita in partenza, vista la capacità della Cina di ampliare sempre di più la sua sfera di influenza e di cooperazione con altri paesi, oltre ad una iniziativa diplomatica sorprendente. Questo dinamismo di Pechino si è dimostrato nel nuovo accordo realizzato fra Iran ed Arabia Saudita (attraverso la mediazione cinese), che modifica i giochi nell’area e che ha già messo fuori gioco gli Stati Uniti e l’Europa dal Medio Oriente. Una realtà con cui Washington e Israele dovranno fare i conti se gli stessi alleati di Washinton gli voltano le spalle e passano nel campo cinese.
Gli Stati Uniti, nella loro politica di dominio, utilizzano il ricatto, la sobillazione interna e le sanzioni, la Cina utilizza la diplomazia e la cooperazione economica, una bella differenza.
Lo scontro fra Washington e Pechino è solo questione di tempo e, in vista di questa prospettiva, la Cina ha iniziato a prepararsi.
Gli USA vogliono coinvolgere al NATO in un conflitto per contenere e assediare Pechino ma, a quanto pare, hanno fatto un errore di calcolo.
La Cina ha predisposto missili ipersonici balistici capaci di colpire tutte le basi USA nel Pacifico, come ha informato Bloomberg. La Cina ha ottenuto negli ultimi anni un progresso significativo nello sviluppo di armi ipersoniche.
L’agenzia di intelligence del Pentagono ha informato che la RPC ha investito intensamente e in modo costante in tecnologia per lo sviluppo di missili ipersonici fin dalla prima decada del 2000 e assieme a questo la Cina ha sviluppato un missile balistico intercontinentale con una testata ipersonica, già dal 2014. Così ha informato Paul Freisler, il capo scienziato, della agenzia di inelligence il quale ha detto che la Cina, con questi missili, può raggiungere obiettivi in ogni parte del pianeta.
Questa stupida ossessione della élite di potere degli Stati Uniti di voler dominare tutto il pianeta, incluso nazioni più poderose della Nato nel suo insieme, è ormai patetica e incompatibile con il mondo di oggi ma è causata dell’avidità e dalle smanie di potere di questa élite che vuole trascinare il mondo in una guerra mondiale per i suoi interessi egemonici.
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