Peggio di così non si può: facciamo risorgere l’Italia


 

Peggio di così non si può: facciamo risorgere l’Italia

Il quadro politico italiano è, davvero, terrificante: il Governo Meloni, il primo guidato da un’esponente proveniente da quella che, una volta, era la Destra, non ne azzecca una e i partiti che lo sostengono si stanno scannando per le nomine delle aziende più importanti; l’opposizione è in mano a una ragazzina viziata, che scimmiotta i comunisti duri e puri, probabilmente non avendo nemmeno ben chiaro che cosa sia stato realmente il comunismo; il cosiddetto Terzo Polo, quello che era indicato come la vera speranza dei moderati italiani, sta esplodendo come un pallone gonfiato punto da uno spillo, perché i due palloni gonfiati che lo hanno creato, ignorati dagli elettori alle ultime consultazioni, litigano su tutto e, in particolare, sui soldi del finanziamento pubblico.

Così, un cittadino che vuole, in qualche modo avvicinarsi alla politica, non avrebbe scelta: dovrebbe, necessariamente, rivolgersi altrove. E questi italiani sono molti, più di quel che si pensi ed è, dunque, questo il momento di non cedere, di non arrendersi all’evidente fallimento di un’intera classe politica, da una parte incapace di governare il Paese e, dall’altra, di dare un’alternativa valida. È questa l’ora di scegliere una strada nuova, con personaggi diversi, che abbiano a cuore le sorti dell’Italia: quello che non interessa né a Giorgia Meloni né ai suoi avversari.

Lo dimostrano tutti i giorni, con scelte aberranti, come quella di continuare a inviare armi all’Ucraina di Zelensky, come ordinano i padroni americani. E chi dovrebbe opporsi critica il metodo, ma non il merito: va bene dare armi agli ucraini, ma il Parlamento doveva essere sentito prima. Nessuno che si alzi in piedi, in quei luoghi che dovrebbero essere i templi della politica, come la Camera e il Senato, e urli, in modo inequivocabile, che la pace tra Russia e Ucraina non si costruisce con armi micidiali, con le mine o con i missili.

Ecco, le cronache che ci arrivano dal Palazzo dovrebbero scoraggiarci, perché ci raccontano di una classe politica sempre più povera di idee, sempre più arida e sempre più a caccia di briciole di potere e di qualche spicciolo, per mero arricchimento personale. E, invece, queste notizie rafforzano la nostra convinzione: peggio di così non può andare ed è compito nostro far rinascere, sulla base di un lavoro indefesso e poggiando su uomini validi, la nostra amata Italia.

E’ un compito arduo, molto arduo, ne siamo consapevoli, ma è l’unica cosa che possiamo fare, se vogliamo disegnare un futuro per i nostri figli, per i nostri nipoti, per l’Italia che verrà.

 

 

Immagine: https://www.italiachiamaitalia.it/

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