Le scommesse per il domani

 

Le scommesse per il domani

Globalizzazione, digitalizzazione, intelligenza artificiale, neo scientismo e tecnica sono le nuove scommesse per il domani. Ce li prospettano come gli strumenti per il nostro benessere del futuro e ci spingono con false immagini e condizionamenti continui verso la cosiddetta modernità.

Che bello essere cittadini del mondo senza radici, senza condizionamenti, tutti uguali, con un’unica cultura omogenea (magari con tendenza verso una mentalità subordinata e schiavistica), tutti isolati davanti ad un computer con cui fare tutto perché la digitalizzazione estrema ha reso più semplici tutte le complicazioni burocratiche della vita contemporanea e un’intelligenza artificiale non solo risolve i nostri problemi pratici e risponde ai nostri bisogni, ma ci può dare risposte, fornire compagnia, intavolare conversazioni, tutte uguali, omogenee, conformi. Tutto frutto della scienza assurta al rango di dogma (classica contraddizione in termini dato che il presupposto della scienza è il dubbio) e della tecnica diventata “magistra vitae”. (Una volta lo era la storia)

Che ci importa se in questo modo la nostra vita sarà controllata, misurata, regolata e condizionata dalle macchine e dai loro gestori? Che fa se non avremo più gli stimoli ad incontrare gli altri, diversi da noi, perché non esisteranno più, perché tutti omogeneizzati? Perché viaggiare per vedere le stesse persone, la stessa cultura, popoli tutti uguali senza storia, senza cultura, senza civiltà?

È bello stare seduti davanti ad un monitor attendendo le pillole sintetiche alimentari che altri robottini volanti ci porteranno a casa o un punto di essa, ormai non più nostra, ma dataci in uso dalla munificenza del magnate di turno cui saremo perennemente grati.

Anche la nostra vita privata non sarà più privata, sarà diversa, suggerita e pilotata: la procreazione sarà tutta programmata e fatta attraverso l’inseminazione artificiale, l’utero, non più in affitto ma gratis, di qualche residuo di donna che aspira alla maternità (cose di altri tempi) o, anche lui, l’utero, artificiale. Tanto anche il piacere sessuale sarà a nostra completa disposizione perché virtuale e non servirà più per lo scopo principale per cui ci è stato donato.

È questo il transumanesimo che ci prospettano come lo “stupendo” mondo del futuro, e tutti come tanti imbecilli ci predisponiamo ad accoglierlo perché è comodo, non facciamo più la fila, non dobbiamo più preoccuparci di mangiare, di lavorare, basta un codice a barre, saremo obnubilati e privi di preoccupazioni, ma anche privi di vita.

Come difenderci da queste aberrazioni?

Semplice: rimettere al centro delle nostre scelte l’essere umano con tutti i suoi pregi e i suoi difetti, con il suo corpo, le sue esigenze, i suoi bisogni e con la sua proiezione spirituale, la percezione del bello, del giusto, del buono, le ambizioni materiali e le aspirazioni trascendentali.

Ritornare alla filosofia per ricostruire l’etica e non dimenticare mai che l’Uomo è un essere sociale e quindi deve vivere con gli altri e per gli altri sapendo benissimo che gli altri sono diversi da sé.

Su queste stesse basi ricostruire le Comunità omogenee, riappropriarsi della propria storia, cultura e civiltà e aprirsi al resto del mondo che è sicuramente diverso e proprio per questo merita di essere conosciuto, visitato, studiato e rispettato.

E iniziamo da noi Italiani che, per essere nati nel territorio dove siamo nati, abbiamo delle enormi qualità e potenzialità. Dobbiamo tornare ad essere orgogliosi della nostra storia e della nostra cultura che ci ha resi forti e ammirati e ricreare subito la nostra identità, che ha subito colpi tremendi negli oltre 150 anni della nostra vita. Fare i conti con la nostra storia recente e ritornare coesi per affrontare uniti il nostro destino.

Solo così potremo affrontare le scommesse per il domani, perché è dalla coesione sociale che nasce la forza di un popolo e potremo accettare ciò che la “modernità” ci propone per metterlo al servizio dell’Uomo e della Comunità in funzione della loro crescita morale e spirituale.

Queste sono le attitudini vere degli esseri umani, la cui ricostruzione, in questo periodo di sfascio di tutte le più alte istituzioni, devono essere riscoperte e potenziate dando ognuno il proprio contributo fattivo per tornare faro e riferimento per l’umanità.

 

Immagine: https://www.prometheus-studio.it/

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