Un mondo nuovo

Di Adriano Tilgher

I segnali ci sono tutti. Un mondo nuovo sta nascendo. Il rigetto della falsa modernità e del falso progresso, basati su miti inesistenti ma imposti con la propaganda massiva e monocorde, si sta manifestando sempre più in tutti i ceti sociali e in tutte le generazioni in questo momento finalmente concordi nonostante le differenti formazioni culturali e politiche.

I giovani, purtroppo, sono forse i meno reattivi alle imposizioni e ai miti di sistema. Però non è colpa loro perché la destrutturazione della scuola secondo i dettami dell’occupante anglosassone e la distruzione della famiglia li hanno privati o limitati nell’uso della capacità critica, primo passo per capire quanto di grave sta accadendo.

Sono in molti ormai a comprendere quante falsità e quante menzogne ci raccontano tutti i giorni e tutti insieme appassionatamente, destra e sinistra, giornali e televisioni di qualsiasi colore, nazionali ed internazionali, ovviamente tutto in quella cloaca massima che è diventato il cosiddetto mondo occidentale, nel quale purtroppo siamo immersi.

Il grande risveglio della gente, anche se gradualmente, è iniziato dalla folle gestione della pandemia da covid, e soprattutto dall’uso criminale dei cosiddetti vaccini, dei cui danni iniziali ci stiamo rendendo conto tutti se prestiamo attenzione alle gravi conseguenze che iniziano a manifestarsi nelle nostre famiglie e in quelle a noi vicine, e dall’utilizzazione impropria e abusiva della segregazione forzata in casa e del distanziamento nelle scuole, che tanti gravi problemi psicologici sta creando nei giovani e non solo.

A questo si è aggiunta la consapevolezza sempre maggiore di quanto siano false la cosiddetta economia “green” e la costruita ad arte emergenza climatica.

La storia e i climatologi seri ci insegnano che glaciazioni e riscaldamento climatico si susseguono periodicamente da millenni sul nostro pianeta e l’incidenza umana in materia è pressoché nulla e, invece, i cosiddetti esperti (quelli, come per il covid, prezzolati) insieme a tutti i grandi organi di comunicazione e la quasi totalità della classe politica si affannano ad attribuirci responsabilità personali che non abbiamo neanche in piccola parte. Tutto questo lo dico senza tenere in minima parte conto di quanto di vero ci sia nelle scie chimiche e negli esperimenti militari sui cambiamenti climatici come arma di guerra.

Le scelte “green” – continuo a usare la lingua barbara per la barbarie che è insita in queste scelte scellerate – poi stanno manifestando tutta la loro valenza di ipocrisia e falsità. Basti pensare alle auto elettriche delle quali, nonostante continuino ad essere imposte sul mercato, alcune case automobilistiche, tra le più importanti, hanno smesso la produzione perché troppo inquinanti non solo in quanto le batterie al litio vengono caricate con alti consumi di energia elettrica inquinante, ma anche perché la produzione del litio e delle altre terre rare necessarie è una delle cose più inquinanti e soprattutto perché lo smaltimento di quelle batterie sarà un enorme problema per l’ambiente. Cose che loro sapevano, noi forse anche, ma eravamo sommersi dalla criminale propaganda massiva, ma che oggi molti iniziano a capire.

Stessa cosa si può dire del cosiddetto cappotto termico e relative agevolazioni per realizzarlo che da un lato favorisce l’umido all’interno delle abitazioni e dall’altro produce la proliferazione di insetti, roditori e altro all’interno di intercapedini e coibentazioni. Taccio, per amor di patria, sulle agevolazioni.

L’aumento di consapevolezza di tutti questi fatti e di altri, unita alla percezione di mondi diversi che esistono al di fuori della cappa opprimente della barbara cultura anglosassone che imperversa nel lager privo delle libertà più elementari del cosiddetto mondo occidentale, sta aiutando a vedere un mondo nuovo, un mondo come dovrebbe essere, un mondo a dimensione umana, dove i valori non siano quelli monetari ma soprattutto quelli dello spirito.

Questa consapevolezza non si vede nei vari partitini, che magari dicono anche cose interessanti ma vogliono ricondurre il dissenso nell’alveo delle istituzioni, come quelle italiane, decotte e ormai prive di qualsiasi reale potere e pertanto inutili.

Si vede nelle grandi manifestazioni spontanee prive di interlocutori ed espressione delle realtà del territorio, come quelle degli agricoltori; si vede nell’azione collettiva di alcuni imprenditori che si coalizzano per il rilancio delle imprese italiane al di là ed al di fuori della logica partitocratica; si vede nei gruppi di professionisti che si impegnano non solo nella loro professione ma anche per frenare la decadenza della giustizia, della sanità, dell’edilizia a causa dell’incapacità della politica tutta e di buona parte della classe dirigente.

Si vede nelle grandi manifestazioni senza colore e senza bandiere, tranne quelle di un popolo che soffre, che denunciano il genocidio del popolo palestinese; si vede nelle masse che condannano la criminalità del dittatore ucraino che, per squallidi interessi economici, foraggiati da tutte le forze politiche di ogni colore delle più importanti nazioni europee, e per tutelare gli squallidi interessi dei barbari anglosassoni, ha fatto massacrare il proprio popolo.

Tutto questo deve portare alla creazione di una nuova classe dirigente che sappia superare le antitesi del passato e sappia impegnarsi nel rilancio dell’Italia, unita, libera e solidale.

 
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