Ulteriore problematica sulla crisi della giustizia

 

Ulteriore problematica sulla crisi della giustizia

Perchè non vengono fatti i concorsi per immettere nella magistratura altro personale ?

Trattandosi evidentemente di una Casta, così facendo si mantengono privilegi redditizi, però a carico del cittadino, forieri di prebende laute e pensioni/buonuscite idem. Se aumentassero di numero…dovrebbero …dividere i loro lauti guadagni non potendo, con l’aria che tira, rimanere intoccabili economicamente mentre tutto va a puttane e si cercano soldi per ricostruire i ponti crollati e quelli pericolanti, per il dissesto idrogeologico, per le varie ricostruzioni, per la carenza di assistenza socio/sanitaria, per la fatiscenza degli edifici scolastici, la disoccupazione giovanile, ecc. comprese le rapine autorizzate delle banche e delle sedicenti cooperative già rosse e/o ONG arcobaleno nell’accaparrarsi l’affare clandestini.

In attesa che la Casta delle toghe già rosse oggi arcobaleno, sempre pronta ad elevare grida verginali per ogni tentativo di novità/funzionalità, conceda tregua da avvisi di garanzia a questo governo e si possano bandire concorsi ed integrare nei ruoli nuovi magistrati, cancellieri e personale giudiziario per far funzionare la macchina Giustizia,  invitiamo a predisporre una legge che sistemi la questione ormai pietosa dei cosiddetti Magistrati ” non togati” , per intendere quelli fuori casta e di serie B normalmente ricattati  al momento  dei rinnovi perché non alzino la testa.

Si istituisca per questi ultimi un ruolo di “Magistratura Onoraria” che consenta di percepire un compenso che non offenda la loro professionalità ed il loro titolo di studio, casomai con livello dei cosiddetti ” uditori” (magistrati alle prime armi che fanno tirocinio), affiancati a magistrati esperti che ne curino la formazione e si provveda, quindi, alla loro valutazione triennale e/o quinquennale che, se positiva possa portare all’ingresso definitivo nel ruolo.

Quanti sono i magistrati in ruolo? Quanti magistrati sono fuori ruolo ed imboscati nei ministeri ecc. ecc.? Quali sono i costi di tali aspettative (sic.) e chi li paga? Quanto percepisce un magistrato nelle varie fasi di carriera automatica ( senza mai stop anche in caso di errori, ritardi, palesi decisioni arbitrarie ecc. ecc.? Ridurre i costi che precedono per di più con una molto modesta produttività delle toghe è possibile? Ogni qualvolta si pensi a ridurre loro lo stipendio ed i privilegi si da la colpa all’eccessivo carico di lavoro, alla disorganizzazione del sistema Giustizia che però è gestito da loro dove nessuno può neanche pensare di intervenire, si levano le grida verginali di attentato all’indipendenza della magistratura. Invece per i magistrati onorari, cioè ” non togati”  anche se avvocati ed onorati di indossare la toga meglio, prima e più spesso dei privilegiati, esiste una situazione di evidente disparità.

Non creare un altra casta di privilegiati elevando i magistrati onorari al rango dei magistrati in ruolo, ma solo riequilibrare il sistema generando un altro ruolo che abbia funzionalità operativa, assicuri giustizia giusta e solerte, garantisca i tempi dei processi e li celebri senza inventarsi per comodità allungamenti di prescrizioni, e che sia dignitosamente  retribuita, inquadrata in un contesto che garantisca assistenza sanitaria, ferie, pensioni ecc.ecc.

Naturalmente quanto precede avrà un costo che almeno in parte, lo si ritaglierebbe dalle prebende queste sì molto “onorevoli” delle toghe in carriera ed a termine di carriera e finalmente esse potrebbero essere retribuite in base alla loro produttività effettiva e non meramente statistica ma di merito, nel senso che ci sia uno stipendio base uguale per tutti e che lo stesso venga rivalutato in base alla produttività ed al merito.

Quindi ruolo formale per magistrati onorari con avanzamenti in base alla produttività ed al merito e valutazioni periodiche previ aggiornamenti , creazione di un sistema che provveda e preveda retribuzione, assistenze varie ecc. ecc. , quindi responsabilità finalmente per il loro operato che oltre ad essere giudicato da organi veramente terzi e non come per le toghe privilegiate, giudizio che se sottoposto al vaglio della produttività e di merito sicuramente sarà scevro se non altro da imboscamenti vari.

Forse potrebbe funzionare e, almeno si spera, essere esempio per le toghe già rosse oggi arcobaleno che potrebbero smettere di inventarsi attentati alla loro indipendenza e di scrivere sentenze e provvedimenti ad orologeria occupandosi di tutto soprattutto se telegenico e solo de relato dell’amministrazione della Giustizia.

PV   

 

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