Traini: brutto, cattivo e “fascista”

 

Traini: brutto, cattivo e “fascista”

Traini, brutto, cattivo e fascista, quindi dodici anni per il reato di “strage”,( continuano a scrivere e reiteratamente a ripetere e non di ” tentata strage…” visto che non ci sono stati morti almeno per quanto è dato di sapere dalla stampa di regime, benpensante e bene informata),con ogni possibile e pensabile aggravante compresa quella dell’odio razziale oggi particolarmente di moda e sbavato in ogni dove dai progressisti con il placet delle solite toghe rosse.

Bene, anzi male, considerando che il PM aveva fatto l’addizione di ogni aggravante per lo sciancato dalla storia e dalla politica Traini, arrivando a chiedere 22 anni poi ridotti per il rito scelto appunto alla pena che dovrebbe aver fatto giustizia per un gesto che, in condizioni normali e con i processi celebrati nelle aule di giustizia e non nelle piazze dai sinistri e nelle televisioni dei disperati ultimi reflui del sinistrismo allo sfascio in Italia , in Europa e nel mondo, portatori di un noioso deja vu dai velinisti di regime, dai benestanti in quel di Capalbio che se ne fregano dell’integrazione, del razzismo, dei clandestini et similia di cui cianciano per tutelare e mantenere i loro privilegi e stipendi, comprese le pensioni d’oro ( giornalisti e magistrati mai nominati e considerati sul punto), vomitando insulti insulsi circa fascismo, xenofobismo e chi più ne ha ne metta……

Dicevo male perché in un contesto normale il buon Traini si sarebbe presa certamente una sonora lezione ma anche una normale valutazione circa la sua capacità di intendere e volere in genere ed in un contesto di banale e più volte vista concedere ( ai mafiosi facilmente e con puntualità…) perizia psichiatrica e intervento dei Servizi Sociali al fine di rimuovere le causa del disagio che il nostro ha palesemente manifestato a prescindere dal gesto. Naturalmente si sarebbero dovute trovare toghe in grado di superare la morale comune circa essere stato candidato della Lega, “vicino” ( ma che vordì?) all’estrema destra quindi in odore di fascismo ecc. ecc. evitando di ritenerlo un untore da punire con ogni pensabile e pesante aggravante a prescindere e per dare il buon esempio ed un messaggio diretto agli avversari politici che il 4.3.18 hanno distrutto il sol dell’avvenire (sic.).

Ma le toghe rosse ai massacratori di Pamela ,violentata, drogata, fatta a pezzi e smembrata e poi buttata via come spazzatura, extracomunitari e clandestini di cui non si parla più, che pena comminerebbero e commineranno e quali aggravanti riterranno per aver, i clandestini de quibus,  violentato smembrato, seviziato e buttata via una ragazza, aimè, di razza bianca per le quale le afone femministe di risulta e d’accatto rantolano ed i sinistri non parlano ma solo balbettano?? Figuriamoci  se il gesto degli extracomunitari africani nei confronti di una adolescente bianca potrebbe essere ritenuto xenofobo, razzista, nazista ecc. ecc. Infatti questi sono legibus soluti perché potenzialmente serbatoio di voti dei sinistri oltre che materiale per masturbazioni tardo ideologiche di intellettuali abbondantemente falliti e rifiutati dalla storia ormai urbi et orbi .

La Giustizia (notare la maiuscola) prescinde dal moralismo ideologico e dalla deriva religioso/progressista attuale e valuta fatti e circostanze anche facendo riferimento alla Costituzione abbaiata dai più per mero partigianesimo ma che,  se è vero che essa deve essere amministrata a prescindere da idee politiche e convinzioni idem, da razza, religione, sesso, censo ecc. ecc., perché è razzismo quello verso il nero extracomunitario e non viceversa? Perché gli atti aberranti compiuti nei confronti di una ragazzina bianca non debbono essere letti con la stessa chiave utilizzata, ad esempio, per sciancare e seppellire Traini invece di curarlo e tentare di reinserirlo in un contesto sociale normale?Forse se si fosse dichiarato omosessuale….

Il 5.10.2018, trentotto anni fa’ è stato massacrato ed assassinato in un commissariato di PS Nanni De Angelis, originario di Campotosto L’Aquila, chissà se qualche intellettuale con le palle e/o benpensante velinista o ricreduto cineasta sedicente d’assalto, farà mai un film sul Piccolo Attila…anche se militante di Terza Posizione…

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