1974, nei negozi di dischi appare un Lp, strano, “sperimentale”, l’autore un giovane siciliano, che in seguito avrebbe venduto milioni di dischi, girato film, dipinto icone, e aperto una casa editrice specializzata in esoterismo. L’album si chiama “Clic” come il rumore di un’arma scarica.
Nel disco, sinceramente un po’ostico anche per i fan più sfegatati, c’è un brano “Ethika fon ethica”, un insieme di suoni casuale, come la sintonizzazione di stazioni su una vecchia radio. Si Inizia con un muezzin, poi un canto africano, poi un collage di suoni, “..quando tu sei partito mi donasti una rosa….Faccetta nera bella abissina..” Questo molto prima della sua partecipazione nel 2003 alla festa Tricolore di Milano, organizzata da Alleanza Nazionale, o alla sua nomina nella giunta Regionale Siciliana di centrosinistra guidata da Rosario Crocetta nel 2012.
Di sé Battiato dirà: “Non sono né di destra né di sinistra, sto in alto”. Nel linguaggio filosofico è Etica (dal greco èthos, carattere, comportamento) ogni riflessione intorno al comportamento pratico dell’ uomo. Si torna a parlare di Etica dopo la pubblicazione del Documento di Economia e Finanza riferendosi soprattutto all’inserimento del cosiddetto reddito di Cittadinanza. Da una parte i partiti di governo che vedono nel reddito di cittadinanza un intervento-tampone per limitare la sofferenza dei ceti più attaccati dalla crisi economica, dall’altra il mondo finanziario ed i vecchi partiti di sistema che ne criticano l’intento, puntando soprattutto sul reperimento dei fondi ed addirittura su una presunta incostituzionalità.
Secondo l’ex premier Matteo Renzi il reddito di cittadinanza sarebbe contrario all’articolo 1 della Costituzione, che identifica il lavoro prima come dignità che come stipendio, fa sorridere il fatto che questa tesi, sia sostenuta da chi con il Jobs Act, ha distrutto la dignità dei lavoratori, e che con il referendum 2016 voleva modificare proprio quella costituzione. Secondo il filosofo tedesco Martin Heidegger il Lavoro è Etico, solo se offre al soggetto la motivazione per esprimere in esso la propria personalità, definizione che stride con la disumanizzazione della produzione sempre più delegata alle macchine, ed a un lavoro umano sempre più concentrato nel terziario e nei servizi.
Analizziamo i pro ed i contro del reddito di cittadinanza: Pro, aumento della stabilità e sicurezza sociale, semplificazione del Welfare, maggiore forza di contrattazione, sostegno alla piccola imprenditorialità, al lavoro autonomo e creativo, consolidamento della famiglia, in quanto le donne/madri, sarebbero indotte a rimanere a casa a prendersi cura dei figli. Contro: Onerosità per le casse dello stato, con conseguente aumento delle tasse, indebolimento del potere dei contratti collettivi dei dipendenti, Indebolimento dei sindacati, disincentivazione al lavoro, Indebolimento della posizione delle donne sul mercato del lavoro. Il rischio è che il reddito di cittadinanza diventi un sostituto al diritto al lavoro. Per evitare che gli individui lo percepiscano come diritto universale, dovrebbe essere disciplinato attraverso un discorso di natura morale che si concretizzi in un obbligo ad un lavoro socialmente utile, per far ciò è necessaria una forte presenza dello stato.
Dovrebbero essere demolite anche la vulgata neoliberista per la quale la povertà è una colpa, ed il falso convincimento che le diseguaglianze economiche e sociali siano qualcosa di naturale. Al di là del reddito di cittadinanza e della sua legittimità, non si riabilita il ruolo dei lavoratori, senza recuperare lo spirito di comunità Nazionale.
Il Lavoro non deve essere né un costo di produzione, né il fine ultimo dell’ Homo oeconomicus (lavora,guadagna,spendi). “Il silenzio del rumore, delle valvole a pressione, i cilindri del calore, serbatoi di produzione.., Anche il tuo spazio è su misura. Non hai forza per tentare di cambiare il tuo avvenire, per paura di scoprire libertà che non vuoi avere. Ti sei mai chiesto quale funzione hai? (F.Battiato Il silenzio del rumore 1972)