Tutto è in vendita?

 

Tutto è in vendita?

Chiedeva soldi per inserire nuove parole nel vocabolario italiano e, per questo, una collaboratrice dell’Accademia della Crusca è finita in galera. La notizia è apparsa sul web, corredata dalla foto di una persona in manette, col volto coperto. Nessun nome, solo iniziali, e qualche dubbio (più di uno, a dire il vero) sull’autenticità dell’informazione.

Non sappiamo se si tratta o no di una delle tante cosiddette fake news, ma il solo fatto che si arrivi anche a pensare che la massima espressione della lingua italiana possa essere infangata per il vil denaro è un sintomo tangibile del degrado morale della nostra società.

A ben pensarci, chi potrebbe pagare qualcuno (e perché) per inserire una parola nel vocabolario italiano? Forse nessuno. O forse qualcuno c’è. Probabilmente non lo sapremo mai. Ma sappiamo bene che oggi, nel nostro Paese, è davvero tutto possibile. E che – mentre sui giornaloni si dibatte di Accademia della Crusca, per frasi improponibili, come

“Esci il cane” – c’è chi, evidentemente, ritiene che anche la lingua italiana si possa modificare a colpi di “mazzette”. Insomma, è proprio vero che al peggio non c’è mai fine.

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