Fazio, Macron, sovranisti ed Europa
Ho seguito con attenzione l’intervista fatta, per conto della RAI, di Fazio, superpagato giornalista, espressione del politicamente corretto e dell’intellighenzia scacciata a suon di voti dal parlamento e dal governo italiani.
Ma questi sedicenti paladini della “democrazia” si sentono, probabilmente per investitura divina, gli unici veri interpreti della volontà popolare e superiori a qualsiasi governo o parlamento.
Infatti alcune considerazioni preliminari vanno fatte: se un vice presidente del consiglio, ministro egli stesso, nonché segretario del più votato partito italiano, va in visita in Francia a trovare esponenti dei “gilet gialli” e la Francia, per reazione, richiama il proprio ambasciatore, caso unico dal 1945 ad oggi, come può un giornalista della televisione di Stato organizzare, a spese dei contribuenti, un evento che comunque suona offesa nei confronti dell’esecutivo?
Che aspettano gli uomini del governo “gialloverde” a fare pulizia negli apparati e negli enti dello stato, per impedire che siano dati spazi a questa specie di governo ombra, che agisce contro la volontà della stragrande maggioranza dei cittadini Italiani?
Non bisogna dare tregua a questi servi dei signori dello “spread” e dei poteri forti che già hanno arrecato tanti danni all’Italia; gli Italiani hanno, con il voto, cacciato tutti questi signori dalla politica, ora sta ai nuovi venuti eseguire il mandato elettorale e cacciare tutti gli infiltrati nei gangli dello stato che non vogliono adeguarsi al nuovo corso.
Sicuramente nell’intervista Macron, pur essendo espressione di quei poteri che noi non condividiamo, ha fatto una figura migliore del nostro giornalista che, anche se con classe, ha tirato fuori tutte le tematiche e le falsità proprie del mondo “radical chic”, solo per mettere in cattiva luce gli Italiani e il governo che li rappresenta.
Al solito hanno parlato di razzismo ed antisemitismo emergente, volutamente scambiando la lotta contro l’imperialismo sionista dei “gilet gialli” con l’antisemitismo, dimenticando che questi si coprono con la “kefiah”, copricapo tipico del mondo arabo e quindi semita. Il che sta a dimostrare come la mistificazione del linguaggio e delle idee sia nel progetto comune dei Fazio e dei Macron e non sia solo un fatto nazionale italiano.
Ci è piaciuto però come Macron ha parlato di sovranità europea, che rispetti le peculiarità dei singoli popoli europei, prendendo in contropiede l’intervistatore e non completando il proprio intervento.
Infatti come si fa a parlare di sovranità europea se prima non si ristabilisce il principio di sovranità popolare dei singoli popoli europei, cosa “candidamente” calpestata dal sig. Fazio e sorvolata dal Presidente Macron?
Macron è arrivato a parlare di tutela delle diversità tra i popoli europei, concetto che è in netta antitesi con l’idea di società multiculturale che mondialismo e globalizzazione vogliono imporci.
Tutto questo ci impone una riflessione profonda: condividiamo che l’Europa politicamente unita sia una necessità ineludibile – e lo sosteniamo da decenni – ma questa UE e la BCE sono il vero ostacolo per raggiungere tale obiettivo.
Inoltre, per appassionarci all’Europa, è indispensabile che ogni popolo sia consapevole della propria identità e torni a reclamare la propria sovranità. Solo un popolo sicuro della propria storia e padrone del proprio destino può consapevolmente spogliarsi di parte della propria sovranità ed attribuirla ad un popolo più ampio, quello europeo, di cui andrà a far parte, che avrà il compito di tutelare e potenziare le singole specificità di tutti i popoli europei. Insomma un modo autentico per crescere e diventare faro per il mondo.