La società dell’assurdo

 

La società dell’assurdo

Certe volte mi sembra di vivere in un tempo non mio; tutto quello che per me è normale per chi gestisce i mezzi di comunicazione è assurdo e piano piano la gente si convince che è assurdo e, siccome dicono che viviamo in democrazia e i più si convincono che l’assurdo è normale, viviamo in una realtà che secondo me è falsa e distorta.

Per esempio, fra poco più di un mese dovremo andare a votare per rinnovare il parlamento europeo, per lo meno così dicono, ma questo credo che sia vero. Infatti voteremo per un parlamento che realmente si chiama europeo.

Dopo però ci vogliono far credere, ed in tanti ci credono, che votiamo per l’Europa, ma questo è falso per tanti motivi. Infatti se parliamo dell’Europa geografica in quel parlamento mancano pezzi importanti di Europa, come ad esempio la Russia e la Svizzera, se parliamo dell’Europa politica questa addirittura non esiste. Mi dite, dato che io non lo so, qual è la forma istituzionale dell’Europa: se è una repubblica, se è una monarchia, se è un impero e poi mi dite qual è il Governo e di quali forze politiche è espressione? Esiste e chi è il Presidente del consiglio? Esistono e chi sono i ministri? Infine mi sapete dire cosa fanno e cosa contano i parlamentari europei? Eppure tutti parlano di Europa, anche i partiti sedicenti antieuropei, tutti partecipano a queste elezioni e si prestano a questa grande truffa che viene chiamata Europa, ma che è solo un diabolico meccanismo messo in atto per espropriare i popoli e le nazioni della loro capacità di decidere e del loro potere senza alcun tipo di tornaconto né politico, né economico.

Altro esempio, tutti sappiamo, per lo meno da una certa età in poi, come nascono i bambini e tutte le comunità del mondo hanno riconosciuto una certa tutela alla microcellula sociale che si chiama famiglia proprio per favorire la continuità della specie. Oggi tutti si stanno convincendo, perché così dicono i “media”, dell’assurdo, ovvero, che esistono altre famiglie e che i figli, magari non li porta la cicogna, magari non nascono sotto il cavolo, ma li partorisce una provetta, come se in quella provetta non ci fosse materia organica umana che viene venduta e comprata con tutti i successivi processi fisici, anche quelli a pagamento. Non è un traffico di organi, che spero faccia ancora ripugnanza ai più, forse ancora non hanno avuto il tempo per condizionarci in senso contrario, ma è qualcosa che assomiglia molto. D’altra parte parliamo con normalità, altra forma di assurdo condizionamento, di utero in affitto, che per fortuna in Italia è ancora, ma non so per quanto tempo, un crimine, e i padroni della comunicazione per renderlo più accettabile già stanno imponendo il termine, meno sgradevole semanticamente, di maternità surrogata.

Ci sono delle parole che ormai non si possono usare più, sono diventate dei tabù: autorità, gerarchia, ordine. Sono diventate, grazie al condizionamento mediatico, delle parolacce, mentre quelle che un tempo venivano considerate parolacce, sono sulla bocca di tutti quotidianamente, anche degli insegnanti e delle ragazzine che per me avrebbero dovuto essere educate alla grazia ed alla gentilezza. Come si fa a parlare di organizzazione e organicità statale senza quelle tre parole? Chi può parlare di meritocrazia se poi non prevede un’opportuna gerarchia? Come si può pensare alla scuola, alla sanità e alle varie strutture portanti della società se non si riconosce l’autorità del sapere?

Viviamo nella società dell’assurdo e tutto questo crea malessere; un male irrazionale, incompreso dai più che ci fa soffrire senza capirne le ragioni profonde. Si tratta di un criminale tentativo di manipolazione e mutazione psichica. Abbiamo gli anticorpi, ribelliamoci!

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