Varsavia – Wounded knee

 

Varsavia – Wounded Knee

Periferia Toscana primi anni ‘70, ricordi di un’infanzia tranquilla, fatta di famiglia, scuola, campi, bande e fortini, i miti erano i personaggi dei film Peplum, o Western, fruiti con mia nonna, in cinemini parrocchiali sgranocchiando lupini e “seme” (i popcorn arano ancora lontani da arrivare). C’erano Ercole, Sansone, Maciste, e gli indiani, quelli dei film di “cowboy”, che in quegli anni grazie soprattutto all’apporto dato dai cosiddetti “spaghetti western” avevano cessato di essere rappresentati sempre come i cattivi. Pellicole come Piccolo grande uomo, Soldato blu, Un uomo chiamato Cavallo, e Corvo rosso non avrai il mio scalpo, avevano iniziato a descriverci un mondo diverso, dove i soldati blu, non erano certamente gli eroi.

Di quel periodo ho ancora vividi 2 ricordi, la voce di Tito Stagno che il 20 luglio 1969 ci narra del primo uomo sulla luna, e la rivolta di Wounded Knee, del 27 febbraio 1973, dove circa 200 Sioux, della riserva indiana di Pine Ridge, nel Sud Dakota, si ribellarono al governo americano. I pellerossa, si asserragliarono nello stesso posto in cui nel 1890 la cavalleria aveva massacrato i loro antenati. Piazzarono i loro “teepee” intorno alla chiesa, trasformarono l’emporio in sala dei congressi, incrociarono le pipe di guerra, legarono le penne d’aquila alle trecce e organizzarono la resistenza. Il governo mise in campo tiratori scelti, mezzi blindati ed elicotteri. Per 71 giorni Washington non ebbe potere a Wounded Knee, la comunità indiana si autogovernò con i propri riti e le proprie leggi. Il 10 maggio, dopo giorni di scontri, morti e feriti, la resistenza cessò. Gli indiani abbandonarono la zona, in cambio della promessa del Senato su un’inchiesta sulle loro problematiche.

Pochi anni dopo nel 1979, salii per la prima volta le scale che portavano alla locale sede del M.S.I. nel piccolo ufficio dove troneggiava il ciclostile, una “biblioteca sociale” composta da numerosi volumi del C.E.N, (centro editoria Nazionale), voluminosi, per chi doveva ancora arrancare sui libri di scuola, e 2 volumetti, “sottili” ed esotici, Sole ed Acciaio di Yukio Mishima, nell’ edizione de: “Il Borghese” del 1970, e Alce Nero parla nell’ edizione Adelphi del 1968. La storia e le passioni di 2 popoli fieri, annientati dai “liberatori”. Quello dei nativi americani è il più grande olocausto dell’umanità, 100 milioni di esseri umani trucidati in nome della colonizzazione.

Il 17 dicembre 2007, una delegazione del Lakotah Freedom, (Nazione Lakota) capeggiata da Russell Means, si è recata a Washington per presentare presso il dipartimento di stato una dichiarazione di recesso dai trattati stipulati con il Governo degli Stati Uniti. 10 Maggio 2018 Donald Trump firma la legge denominata Just – Act meglio conosciuta come “S 447” “legge sulla giustizia per i superstiti non retribuiti”, richiede che il dipartimento di Stato riferisca sui passi compiuti da alcuni paesi europei per risarcire le vittime ebree della Seconda guerra mondiale e i loro eredi. Con la legge si individua la Polonia come paese in Europa che non ha approvato una legislazione per risarcire gli ex proprietari di beni sequestrati.

Varsavia 12 Maggio 2019 migliaia di polacchi marciano verso l’ambasciata americana per protestare contro le indebite pressioni sulla Polonia. Alcuni manifestanti, con il copricapo tipico dei nativi americani hanno alzato uno striscione con un messaggio che indica la politica americana dei due pesi e due misure “USA, Pratica S 447 a casa tua. restituite le terre rubate ai discendenti delle tribù native“. I manifestanti hanno detto che gli Stati Uniti non hanno il diritto di interferire negli affari interni polacchi e che il governo U.S.A. sta mettendo gli “interessi ebraici” al di sopra degli interessi della Polonia. La pretese di U.S.A, Israele e della potente lobby sionista, di ottenere risarcimenti dovrebbe essere accompagnata da una richiesta, da parte dell’autorità palestinese al governo israeliano, di risarcire i circa 750.000 cittadini palestinesi a cui negli anni fra il 1947 e 1948 ha illegalmente espropriato terre ed abitazioni per fare posto agli insediamenti di coloni ebraici. Dovrebbe essere accompagnata dal riconoscimento della Repubblica Lakota a cui territorialmente appartengono agli Stati federali del Dakota, Nebraska, Wyoming, Iowa ed alcune parti del Minnesota, soltanto in quel caso, USA ed Israele potrebbero essere legittimate a pretendere risarcimenti da altri paesi.

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