Il manuale della sobillazione attuato dagli USA in Russia e Cina
Impossibilitati ad affrontare militarmente il blocco Cina-Russia, divenuto troppo forte anche a giudizio degli strateghi della Casa Bianca, gli Stati Uniti hanno adottato una strategia di guerra ibrida che prevede una serie di misure, fra cui la sobillazione di rivolte interne, al fine di produrre un cambio di regime.
Si tratta di una forma di guerra (già descritta dai manuali della CIA) in cui il gruppo di potere di Washington ha mobilitato tutti i suoi servizi di intelligence che possono contare sul supporto dei mega media come Google, Facebook e Twitter, oltre che sulle quinte colonne filo americane presenti in quei paesi. L’obiettivo è quello di mobilitare masse di persone, con agenti USA opportunamente infiltrati, per creare disordini e manifestazioni di protesta che possano destare il massimo clamore possibile.
Questo è esattamente quello che sta avvenendo ad Hog Kong ed a Mosca.
I russi non stanno a guardare, hanno capito la manovra e prendono le loro contromisure. La Russia ha convocato un alto diplomatico statunitense, Tim Richardson, per presentare una protesta formale contro le interferenze di Washington negli affari interni della Federazione russa dopo che l’Ambasciata USA a Mosca aveva scopertamente appoggiato una manifestazione non autorizzata nella scorsa settimana.
Mosca ha anche presentato una protesta ai proprietari di Google che, attraverso You Tube, ha incitato i dimostranti a scendere in strada. I servizi di intelligence russi hanno inoltre scoperto una rete di finanziatori di queste manifestazioni che, senza alcuna sorpresa, porta alla Open Society di Soros ed alla NED (National Endowment for Democracy) che è una “organizzazione non governativa” (proforma), dipendente ufficialmente dal Congresso Usa che l’ha creata e la finanzia per “diffondere la democrazia nel mondo”, naturalmente quella americana.
Tra i progetti sostenuti dal NED vi è stato quello di finanziare attivisti dell’opposizione anti Putin, come Alexei Navalny, membro di un gruppo denominato Consiglio di coordinamento dell’opposizione russa. Oltre a questi il NED finanzia l’organizzazione denominata per la “Trasparenza in Russia”, contro la corruzione, dicono loro. In realtà questa serve agli agenti USA per fornire a Washington dettagli sulla corruzione, reali o immaginari, che possano essere poi utilizzati dalle sue ONG. Non è un caso che il NED sia presieduto dall’ex segretario di Stato di Clinton e avvocato dei bombardamenti “umanitari” in Serbia, Madeline Albright. Nel CDA della NED troviamo personaggi quali Robert Zoellick, membro della famiglia Bush ed ex presidente della Banca Mondiale.
Il NED promuove le manifestazioni di protesta in Russia e convoca i corrispondenti dei media occidentali in modo che questi possano darne il massimo risalto anche quando non sono particolarmente affollate, infatti le prime svoltesi a Mosca vedevano una presenza di circa 750 giornalisti dei media occidentali.
In un altro scenario, quello di Hong Kong, da settimane si verificano disordini contro l’autorità regionale, con il pretesto di un provvedimento di legge che prevede l’estradizione dei residenti da Hong Kong alla Cina continentale per determinati crimini. I diplomatici dell’Ambasciata USA sono stati sorpresi in riunione con i leader della protesta, in un Hotel di lusso, mentre organizzavano lo sviluppo delle proteste secondo un piano già predisposto, come si evince anche dalle foto diffuse dalle autorità di Pekino con la dicitura “Forze straniere intervengono “. La foto ha suscitato l’indignazione dell’opinione pubblica che non apprezza le intromissioni degli USA negli affari interni della Cina.
Pechino ha convocato i diplomatici e li ha diffidati di compiere altre azioni del genere, pena la loro espulsione. Pechino si è dimostrata anche troppo tollerante.
I media occidentali hanno denunciato la presunta violenza poliziesca contro i manifestanti ma hanno ignorato i danni e le violenze perpetrate dagli agitatori contro la polizia e gli edifici pubblici. La Cina ha descritto queste azioni come il lavoro di sobillazione svolto dagli USA. Sono state pubblicate foto dove si vedono i manifestanti sventolare bandiere degli USA e del Regno Unito. Questo ha creato una forte reazione delle autorità cinesi e dell’opinione pubblica.
Di sicuro questi episodi non faciliteranno il dialogo fra USA e Cina visto che Pechino sta predisponendo le sue contromosse rispetto alla guerra ibrida che Washington conduce da tempo contro il gigante asiatico. Vista la potenza cinese, queste contromisure potrebbero essere molto dannose per l’economia e per gli interessi USA. Washington, a detta di molti osservatori, sta sottovalutando le conseguenze.