La crisi è finita?

 

La crisi è finita?

No, penso proprio di no. La crisi non è finita anzi è proprio in fase acuta. Ce ne accorgeremo nei prossimi giorni, sulla nostra pelle e soprattutto sulla pelle dei più giovani.

Il problema non è se il governo è giallo/verde o giallo/rosso o a pois o a strisce il problema vero è che nessuno va alla radice della crisi, nessuno ne parla esplicitamente e soprattutto nessuno ha gli attributi per affrontare il vero cancro della società in cui viviamo.

Una società malata, agonizzante, che crede di trovare soluzioni sempre all’interno dello stesso schema e non è in grado di autoprodurre un altro schema perché etero diretta.

Una classe politica insipiente e nella maggior parte dei casi venduta e senza dignità.

Veramente crediamo che se al posto di Salvini mettiamo un tecnico avremo maggior sicurezza e risolveremo il problema dei trafficanti di esseri umani e degli enormi traffici che si celano dietro il grande “affare” dell’accoglienza? Veramente pensiamo che il governo Conte 1 sarà diverso dal Conte 2, solo perché al posto della Lega ci sono i marpioni del PD, che hanno già dato ampia prova delle loro capacità e della loro fedeltà all’Italia durante i governi Prodi, Monti, Letta e Renzi?

Vogliamo veramente credere che la crisi sia causata dagli uomini e non dalle idee di cui sono portatori? Ma gli uomini sono sempre gli stessi o loro cloni. Qual è l’idea che rende discontinuo il rapporto tra l’attuale governo e gli “infausti” governi precedenti, siano essi stati di destra, di sinistra, di centro moderato o di destra “incazzata”, di sinistra da salotto o di sinistra “rivoluzionaria”?

Il governo giallo verde ci aveva fatto sperare perché tutti, o quasi, parlavano di cambiamento, di andare in Europa per cambiare le regole, di mettere l’uomo ed il lavoro al centro dei loro programmi, di lottare contro le lobbies ed il potere finanziario, di dare una giustizia più giusta, ma soprattutto di regolamentare il mercato.

Niente è stato fatto in questa direzione sono stati solo affrontati con i “pannicelli caldi” i sintomi di un male che va estirpato alla radice se si vogliono veramente curare gli effetti gravissimi di quel male di cui l’immigrazione è il più macroscopico perché davanti agli occhi di tutti.

Ma il grave dell’immigrazione non è solo il malessere che deriva dalla presenza massiccia di gente per lo più senza lavoro che invade periferie e centri storici del nostro stupendo territorio rendendolo sempre più degradato ed insicuro, il grave è vedere quanta disperazione ha generato questo sradicamento di interi popoli, quale tragedia deve essere per costoro lasciare le proprie case e venire in territori che non li vogliono o, i pochi che li vogliono è per sfruttarli o per una carità pelosa priva della volontà di distruggere le cause del tremendo esodo.

Nessuno ha mai denunciato il liberismo come causa principale del degrado etico, sociale, culturale ed economico dell’Italia e dell’Europa; il regolatore dei rapporti tra gli esseri umani non può essere il mercato con le sue leggi perché l’uomo va al mercato per necessità ma altre sono o dovrebbero essere le aspirazioni di chi ha in sé capacità di pensiero e di creazione, per non parlare di quelle spirituali.

Oggi le forze politiche che si dovrebbero contendere il potere in Italia sono quelle iperliberiste e quindi per definizione, globaliste, mercatiste, al servizio del potere finanziario e del sistema bancario planetario, come PD,LeU, +Europa e Forza Italia. 5 Stelle non si era ancora scoperto, ma ora ha tolto la maschera non solo perché si è legato al partito espressione dei peggiori “radical chic” (PD) ma soprattutto per aver votato Ursula a presidente della Commissione Europea, spacciandola come grande operazione politica in cambio di un commissario italiano che avrebbero comunque dovuto dare per legge.

L’ alternativa sono i sedicenti sovranisti, Salvini e la Meloni. Ma come si fa a definirsi sovranisti ed avere nelle proprie fila autentici liberisti al servizio dei nemici e dei poteri forti?

Sovranista è chi rivendica la sovranità per il popolo contro i poteri forti, chi cerca la sovranità in tutti i campi da quello territoriale a quello politico, da quello militare a quello culturale e anche e soprattutto rivendica la proprietà popolare della moneta.

Per tali motivi il sovranismo rappresentato da questi partiti non ha prospettiva non ha futuro. Devono prima di tutto chiarirsi le idee, poi liberarsi dei nemici interni (non concorrenti ma al servizio dei poteri forti e del liberismo), quelli che hanno “fregato” Salvini, e poi iniziare a colpire i capisaldi del liberismo, che sono privatizzazione (non sono ancora riuscito a capire perché il privato dovrebbe funzionare meglio del pubblico), svendita del patrimonio pubblico, inefficienza dell’apparato statale, burocratizzazione totale, distruzione dello spirito comunitario e di tutti i valori di riferimento, smembramento della famiglia e dell’identità…

Una battaglia dura, difficile, ma chi si dice sovranista non può non farla.

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