Nuovo Governo e condono fiscale tombale per salvare l’Italia

 

Nuovo Governo e condono fiscale tombale per salvare l’Italia

L’Italia si ferma per coronavirus: a lavorare si può andare solo con la giustificazione, bar e ristoranti chiudono alle 18, gli uffici pubblici rinviano gli appuntamenti (“Vi contatteremo noi, via mail o via telefono”). E presto potrebbe anche andare peggio.  Il governo, che un giorno dice una cosa e il giorno dopo l’esatto contrario, fa sapere, però, che non lascerà soli gli italiani e varerà misure di sostegno per tutti, imprenditori, famiglie, negozianti, eccetera eccetera. Peccato che – mentre il Paese è bloccato – ci sia chi continua a lavorare senza sosta, non per aiutare i cittadini, ma per mandarli definitivamente a fondo: si tratta di dipendenti, funzionari e dirigenti dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Da una parte, il premier Conte e i suoi ministri promettono aiuti, dall’altra il loro braccio armato, Agenzia delle Entrate-Riscossione appunto, continua a perseguitare la comunità con l’invio delle cartelle esattoriali, con l’aggravante che il personale degli uffici aperti al pubblico è ridotto all’osso ed è praticamente impossibile avere delucidazioni. Quindi, o si paga o si paga, scappatoie non ce ne sono. Ecco, in un periodo in cui il governo assume provvedimenti che ci costringono tutti a casa, in cui veniamo quotidianamente richiamati al senso di responsabilità e l’economia è in ginocchio, il minimo sindacale sarebbe quello di fermare il pagamento di tutte le tasse, di tutte le rate di prestiti e mutui, di tutte le cartelle dell’ Agenzia delle Entrate-Riscossione. E, invece, cosa fanno Conte e i suoi prodi? Continuano a prenderci in giro, sospendendo (non annullando) il pagamento delle rate di mutuo, per i redditi fino a 30mila euro. Ossia, i mutui più bassi, perché con 30mila euro di reddito certamente non sarà in essere un mutuo milionario.

Un governo così non può restare alla guida del Paese un minuto di più. L’unica cosa da fare, in una fase drammatica come questa, è il blocco totale dei pagamenti, accompagnato da un condono fiscale tombale. A farsene carico, per una volta, sarebbe l’Europa, grazie allo sforamento del deficit.
Servono coraggio e, soprattutto, autonomia da quei poteri che hanno come unico interesse la tutela delle banche e dei potentati finanziari. Insomma, serve un governo che vada nella direzione opposta all’esecutivo Conte, asservito alle banche e alla finanza internazionale. Se vuole davvero salvare l’Italia, non dal coronavirus, ma dal fallimento, Mattarella batta un colpo: mandi a casa Conte e crei un governo capace di gestire questa emergenza, economica più che sanitaria.

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