È il 1991: nelle vetrine dei negozi di dischi, allora sparsi in tutta Italia, appare il sedicesimo album di Franco Battiato, Come un cammello in una grondaia. Il titolo del disco è una citazione di Al-Biruni, scienziato persiano vissuto nell’XI secolo, che era solito pronunciare tale frase per indicare l’inadeguatezza della propria lingua nel descrivere argomenti di carattere scientifico. Ai tempi di Al Biruni il potere delle religioni poteva tacciare uomini di scienza di eresia, toglierne la libertà, e financo la vita; oggi la situazione è capovolta, è la scienza erettasi a religione che pretende di togliere libertà ha chi osa contestarne il “vangelo”, basti vedere nella recente crisi del Covid 19, il comportamento del fantomatico “Patto trasversale per la Scienza” di Burioni (quasi anagramma del suo predecessore), che si propone di mettere sul rogo, se non fisico almeno mediatico e giudiziario, chi metta in dubbio l’infallibilità della scienza e chiunque faccia una professione di Fede.
Il misticismo e la propensione al sacro diventano le nuove eresie da colpire. Il Patto trasversale della scienza chiede l’oscuramento del canale Youtube di Byoblu, i cui membri vengono minacciano nelle chat se non accettano le neo-verità rivelate. Albert Einstein scrisse che «la scienza, al confronto con la realtà, è primitiva e infantile». Per tale dottrina, per la prima volta da 2000 anni passeremo una Pasqua con le chiese chiuse. L’immagine di piazza San Pietro di qualche settimana fa dove un Papa, con nelle mani un ostensorio lucente, cammina lentamente in una San Pietro deserta, sono la fotografia della morte di Dio profetizzata da Friedrich Nietzsche. Se Dio è morto, (il sacro in senso lato) la Scienza figlia della rivoluzione industriale e del liberismo deve colpire i suoi adepti, e per farlo si serve dei suoi pretoriani, ovvero stampa, tv, mezzi di (dis)informazione.
Non è stato risparmiato nemmeno Franco Battiato. La sedicente scrittrice Michela Murgia in un suo video arriverà a tacciare i testi del noto cantautore come «minchiate assolute». Cresciuta nelle sezioni sarde dell’Azione Cattolica, dove era educatrice, si è fatta promotrice della neochiesa assoggettata allo scientismo, e paladina di ogni battaglia di distruzione di un concetto di spiritualità altra ed alta, sempre dalla parte “giusta” della storia, femminista, pro-immigrazione, europeista. Non poteva dunque che scagliarsi contro Battiato, dall’alto della sua pretesa superiorità intellettuale. Del resto nell’album di cui sopra Battiato inserisce il testo Povera Patria, un inno alla riscoperta di un valore fondante e pre-politico, lei è la coniatrice del termine antitetico, “Matria”. Ha scritto: «Il concetto di patria ha fatto solo danni. Cominciamo a parlare di Matria. Non c’è un’accezione amabile della patria, e se c’è è forse proprio quella che dovremmo temere di più. La terra dei padri, questo significa patria, è un concetto letterario le cui ambiguità è utile tenere ancora presenti, se non altro perché dimenticarle ci ha dato lezioni amare per tutto il ’900. La prima ambiguità è nelle parole stesse: la patria non è una terra, ma una percezione di appartenenza, un concetto astratto, tutto culturale, che si impara dentro alle relazioni sociali in cui si nasce e dentro alle quali, riconosciuti, ci si riconosce. In un mondo dove i rapporti di confine tra le terre sono cambiati mille volte e le culture si sono altrettanto intrecciate, dire “la mia patria” riferendosi a una terra significa creare di sé un falso logico, oltreché geologico».
Battiato di quell’ uomo solo in piazza San Pietro nel 2014, ospite del meeting del mare di Marina di Camerota, dichiarò: «Francesco è simpatico, ma non sa nemmeno chi è Dio». L’attacco della blogger Sarda ad un indiscusso maestro dell’arte italiana, persegue questo fine la visione spirituale di Battiato, mai incasellata e mai banale diviene al pari delle affermazioni di alcuni scienziati eretici, nemica del politicamente corretto. Affermare che i testi di Battiato siano «citazioni su citazioni senza nessun significato reale» non denuncia certo la pochezza dell’opera di Franco Battiato, ma semmai l’assoluta mancanza di una qualsiasi padronanza e conoscenza, di una materia di cui si ha la pretesa di parlare. Sulla vita e le opere di Michela Murgia vi rimando alla relativa scheda di Wikipedia, tranquilli sarà una lettura veloce; sul Maestro di Ionia possiamo sintetizzarne un profilo.
Franco Battiato (Jonia 1945) Cantautore, Pittore, Regista, ed Editore. Dopo avere completato gli studi superiori al Liceo Scientifico “Archimede” di Acireale, nel 1965 si trasferisce a Roma per poi stabilirsi definitivamente a Milano. Lì riesce a pubblicare due singoli per la rivista di enigmistica Nuova Enigmistica Tascabile. Viene notato da Giorgio Gaber che gli procura un contratto con la casa discografica Jolly. Dal 1971 si dedicò alla musica sperimentale con ampio uso di elettronica con una serie di album per l’etichetta Bla Bla. Il primo di questi fu Fetus (1972). Nel 1975 ha partecipato al progetto progressivo/sperimentale Telaio magnetico, per la durata di un piccolo tour nel Sud Italia, insieme a Juri Camisasca, Mino Di Martino, Terra Di Benedetto, Roberto Mazza e a Lino “Capra” Vaccina. Di questo tour rimane testimonianza in un rarissimo album, Live ’75. Nel 1983 De Martino e Capra Vaccina collaboreranno insieme ad Alberto Radius nel 1° Album da Solista di Mino de Martino che all’epoca fu considerato un manifesto della nuova Destra, Alla Periferia dell’Impero, prodotto da Angelo Carrara con brani come Commissario fammi volare e soprattutto IO SONO L’EUROPA: «Europa abbandonata con gli studi del liceo Europa dimenticata tra le pagine di un libro domani si parlerà ancora di te nei telefilm americani, o nei cartoni animati giapponesi…».
Il primo album veramente pop dell’artista catanese è L’era del cinghiale bianco (1979), che contiene oltre al brano che dà il titolo all’Album, Magic Shop, ed il Re del Mondo. Nell’ottobre 1981 pubblicò l’album La voce del padrone promosso alla Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia, attraverso il singolo Bandiera Bianca, dove Battiato cantava da un ipotetico palco elettorale, con tanto di megafono. Fu il primo album a superare, tra settembre e ottobre, il milione di copie vendute. Risultati simili all’album precedente vennero confermati da L’arca di Noè (1982). L’Album fece molto discutere i critici e Gianfranco Manfredi, dalle colonne della Stampa, accusò Battiato di avere legittimato la cultura di destra. Secondo Manfredi: «Quel disco è un vero Bignami di stimabilissima cultura da Nuova Destra».
Il successo di Battiato continua ininterrotto sino ad oggi. Anche se involontariamente Battiato ha contribuito a spingere molti giovani a letture di Guenon, Gurdjieff e tutto un mondo “Tradizionale”. Nel 1992 intervistato da Corrado Augias alla domanda su quali fossero i propri modelli politici, risponderà «L’Antico Egitto dei Faraoni» e alla domanda su quale sia stato il più grande disastro per l’ umanità risponderà «La Rivoluzione Francese». Mario M. Merlino nel saggio Ezra Pound testimone e poeta riferendosi a Battiato dirà: «Battiato si è impadronito della tecnica Poundiana e ne sa usare le aggregazioni ad alto livello». Politicamente sia destra che sinistra hanno cercato di inserire Franco Battiato nel proprio Phanteon. Nell’ottobre 2010, intervistato da Lilli Gruber, Battiato afferma: «Non sono né di destra né di sinistra, sto in alto». È stato amato da una Destra Evoliana ed Antiliberista per la spiritualità dei suoi testi, nel giugno 2003 parteciperò alla festa tricolore di Milano, organizzata da Alleanza Nazionale. Il 6 novembre 2012, invece, in una conferenza stampa annunciò la sua disponibilità a far parte della giunta regionale siciliana di centrosinistra, guidata da Rosario Crocetta, dove venne nominato Assessore al Turismo ed allo Spettacolo. Il 26 marzo 2013 al Parlamento europeo rilascia le seguenti parole: «Queste troie che si trovano in Parlamento farebbero qualsiasi cosa. È una cosa inaccettabile, sarebbe meglio che aprissero un casino». L’intervento destò molte polemiche e scatenò l’indignazione dell’allora Presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini. L’indomani Crocetta gli revocò l’incarico, insieme a quella dell’Assessore regionale ai Beni Culturali, il prof. Antonino Zichichi, altro Eretico della Scienza/Dogma.
Di Battiato resterà la sua musica, i suoi testi, i libri di spiritualità pubblicati per la casa editrice l’Ottava, i suoi film dove amalgama spiritualità mediterranee con la spiritualità di Alejandro Jodorowsky, da lui spesso voluto come interprete della Murgia le puntate del programma Tv Le Invasioni Barbariche.