Burioni, il Governo e le verità nascoste

 

Burioni, il Governo e le verità nascoste

l professor Burioni, che da mesi ci accompagna con la sua bella e imperturbabile faccia sugli schermi televisivi, ha annunciato una notizia che potrebbe gettare l’Italia nello sconforto: per un periodo, non rilascerà più interviste, non parlerà più in tv, alla radio o sui giornali e, dunque, ci priverà del suo “verbo”.

Tutti, però, hanno tirato un sospiro di sollievo, quando, ad appena due giorni dall’annuncio, Burioni ha ritrovato la parola, sia pure per rispondere a un servizio delle Iene, nel quale si denunciava un pesante conflitto d’interessi nelle “verità” che, da mesi, il professore dispensa all’Italia tutta. Già, perché il professor Burioni – che a febbraio negava in modo categorico che nel nostro Paese vi fosse un rischio Coronavirus (“Non circola. Preoccupiamoci, piuttosto, dell’influenza”, dichiarava sicuro davanti alle telecamere),  salvo, poi, lanciare l’allarme un paio di settimane dopo, tanto da pubblicare, immediatamente, un libro sul Covid 19 – è stato accusato dalla trasmissione televisiva di suggerire cure contro il Coronavirus che, sempre secondo le Iene, potrebbero portare nelle sue tasche milioni di euro.

A più riprese, infatti, il professore, nelle sue comparsate tv, ha indicato negli “anticorpi monoclonali umani”, che si possono riprodurre in laboratorio, uno strumento valido per vincere la battaglia contro il virus: il problema è che una società di cui lui è consulente scientifico (la Pomona) detiene il brevetto di moltissimi di questi “anticorpi monoclonali umani” e le Iene lo hanno spiegato, insieme al Codacons dell’avvocato Rienzi, da sempre nemico di Burioni.

Ora, per dirla tutta, la presenza del Codacons, sulle cui “battaglie” è meglio stendere un velo pietoso, offusca un po’ il servizio delle Iene, ma resta il fatto che il professor Burioni si è sentito in dovere di interrompere il silenzio stampa ed è intervenuto molto duramente contro la trasmissione televisiva, minacciando querele, ma negando soltanto, in sostanza, che lui si arricchirebbe, nel caso in cui si usasse questo strumento contro il Coronavirus.

Non abbiamo strumenti per capire da che parte sta la ragione, ma la speranza, per il futuro, è che Burioni taccia sul serio, per un lungo periodo. Perché, Iene a parte, in questi mesi in tv ha detto tutto e il contrario di tutto, soprattutto la domenica, davanti a un adorante Fabio Fazio, che lo ha esaltato come l’oracolo della verità. Forse Fazio, avendolo avuto per ore in studio, avrebbe potuto chiedergli per quale motivo il professore ha prima negato la forza del Coronavirus, per poi gettare nel panico il Paese. Certamente, non per accaparrarsi – insieme al suo socio – consulenze per la sanificazione di aziende di livello internazionale, come parrebbe.  Forse, il professor Burioni ha preso consapevolezza della virulenza del Covid 19 col passare del tempo, ma è certo che i messaggi del Burioni2 hanno favorito i provvedimenti restrittivi di un Governo sul letto di morte, salvandogli la vita. E allora viene da pensare che questa presenza fissa sui giornali e sulle tv di regime sia stata agevolata proprio dai padroni del vapore.

L’unica cosa certa, in questa vicenda, è che all’attuale Governo il “terrorismo” di alcuni virologi – non solo Burioni – è servito. E molto. Con buona pace dei cittadini, che dagli scienziati si aspettano verità “vere” e non nascoste.

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