Alba e Occhio

 

Alba e Occhio

È curioso notare come, molto spesso, il male sia costretto ironicamente a svelare le sue trame, che si celano sempre dietro parvenze di bene. Una cosa simile ci è possibile osservarla se prendiamo il nome popolare dell’ormai famosissimo Covid-19, ovvero Coronavirus.

Ora, proviamo a giocare un po’ con questa parola, nome abbastanza curioso che, si dice, sia stato dato perché la forma del virus ricorda quella di una corona. Fermo restando che le corone le ho sempre viste fatte molto diversamente, non possiamo non tenere in considerazione uno dei principi fondamentali della linguistica, e cioè che i nomi significano qualcosa, e se si tratta di nomi propri, come in questo caso, allora significano un qualcosa proprio di quel qualcosa che nominano. Di prima analisi abbiamo già detto che corona-virus richiama alla forma molecolare del virus; se rigiriamo il nome, però, scopriamo una cosa molto interessante: viene fuori la parola surivanoroc. È curioso che in lingua hindi “surivan or oc” significhi “alba e occhio”. Dove abbiamo già visto o sentito questo due parole? Facile: la piramide con l’occhio onniveggente, notoriamente simbolo della massoneria internazionale e spavaldamente stampate sulle banconote da 1 dollaro americano. Una coincidenza?

Forse le coincidenze cominciano ad essere un po’ troppo ed è giunta l’ora di aprire gli occhi, destarsi dal sonno della ragione che ha permesso che i mostri degli incubi divenissero realtà e prendessero potere nel mondo intero. Che dietro alla questione del coronavirus ci siano più ombre che luci, è evidente ormai anche alla stampa internazionale di regime, non essendo più possibile nascondere tutti gli scheletri nell’armadio che stanno sbucando fuori da ogni dove. Ad accentuare la gravità morale e politica della situazione, i potentati delle case farmaceutiche transnazionali, i cosiddetti BigPharma, continuano a tessere le loro trame con il favore dei governi, che stipulano contratti e accordi di compravendita non tanto di dosi di presunti vaccini, bensì di vite umane, considerando i cittadini come cavie da laboratorio non soltanto a livello sociale ma anche sul piano medico. Così non soltanto il Bill Gates di turno con i suoi microchip e tatuaggi quantici, anche questi oggi alla portata di studio di tutti e non più solamente voci da “complottisti”, ma anche i grandi nomi della finanza internazionale, della grande distribuzione e delle nuove tecnologie in campo neuroscientifico ed aerospaziale stanno giocando le loro pedine sulla scacchiera del mondo.

Dopo il successo del “modello Italia”, per il quale siamo risultati perfettamente docili ed accondiscendenti a qualsiasi imposizione che possa distruggere la democrazia, la Costituzione, i diritti umani e l’economia di un intero Paese, questi loschi personaggi che amano riunirsi a porte chiuse col favore delle tenebre si apprestano a stabilire il nuovo ordine, così come programmato accuratamente nel corso di lunghi anni.

Eppure, l’alba cui loro aspirano non è certo quella di luce che noi tutti vogliamo. Ma a chi, se non a noi, spetta di far sorgere questo sole? Ancora una volta non dobbiamo dimenticare che il potere è in mano a noi, siamo noi a scrivere le pagine della nostra Storia, noi a decidere a chi dare i governi e i mercati e quindi noi a poter cambiare, veramente, questo ordine volto al male e alla distruzione, alla infelicità. Vogliamo una vita di pienezza, sovrabbondanza, ricchezza, felicità? Spetta a noi, adesso, agire, scendere in campo e realizzare una rivoluzione globale che stabilisca un nuovo ordine, sì, ma migliore del precedente, fondato sulla Verità dell’Essere, sul Bene comune, sulla Felicità integrale ed autentica della persona e della comunità.

 

 

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