Sono solo profezie

 

Sono solo profezie

Con una canzone dai toni simil profetici, i Timoria nel lontano 1995 fecero uscire l’album “2020 speedball”.

La prima traccia (2020 appunto) iniziava: “ voglio restare qui chiuso nella mia stanza, vita fragile dita abili per accarezzare i tasti come corrono più svelte che datemi un’illusione gode così la mia generazione” . Uno spaccato di ciò che si sarebbe presentato alle porte del secondo millennio; segno evidente che sarebbero cambiati i contenitori ma non il contenuto; che l’homo faber sarebbe divenuto homo informaticus e che il millennium bag non sarebbe stato che l’ennesima bugia nei riguardi del progresso che si prospettava.

Sento dire oggi a distanza di anni “ e chi l’avrebbe mai detto che ? “ ma mi chiedo: “ ne siete davvero sicuri ? “ Le carte in gioco erano formate da un mazzo che tutti conoscevamo ma chi regge le sorti anche dell’ altro ha sempre giocato sull’ imprevisto o sulla divinità. L’uomo pone dio dispone, anche se mai come in questo momento un libero arbitrio di questo tipo che ha portato più di un’ epoca verso la castrazione di massa non c’è e non c’era mai stato. Che l’Uomo fosse un animale nichilista prima che sociale bastava andare a prendere non le opere ma le note ad alcune narrazioni di Voltaire, Sade o leggere la storia – per dirla con Schopenhauer – “ sub specie aeterniatis” espoliandola da qual si voglia ideale da cui si può essere mossi per capire il succo di tutta questa vicenda. E invece no; abbiamo continuato contenti e soddisfatti a mangiarci questa privilegiata homelette pagandola assai di più per quello che fosse in realtà: una frittata. Un frittata anche mal riuscita, visto che oggi dopo più di un anno da un “ semplice raffredore” per un organismo come l’OMS preposto non ad essere la “palla di vetro” ma per lo meno al controllo di eventuali focolai, si è passati alla plenipotenziarietà di un Presidente del Consiglio dei Ministri “ Pater Patriae” che a marzo ha chiuso tutti dentro e tempo sei mesi ha riproposta con una “ plombe da fregantò” la stessa soluzione.

Non entro nel merito di cosa si poteva fare e non si è fatto, per ragioni di brevità, ma dico solo che proviamo ad  immaginare se questo covid fosse esploso all’ uscita dell’ album dei Timoria nell’ ormai remoto 1995; se  questo “ coso qui portato dalle ali di un pipistrello “ al pari di una sorta di “ volo di Icaro “ nella incessante lotta terrena del “ bene sul male e viceversa” ( visione escatologica di chi confonde scienza e attitudini maldestre con la religione che in molti casi è più seria di ciò che certi intellettuali positivisti vogliono far passare per dogmatica, avesse dispiegato la sua dirompente “ potenza di fuoco “ quando non c’era la rete internet e quando non si sarebbero potuti fare flash mob o cazzate di altro genere. Avrebbero chiuso con la stessa facilità mi domando ? avrebbero potuto privare il cittadino di un diritto costituzionalmente garantito che non è insito solo nella tutela della salute pubblica ma piuttosto nella salute della Repubblica ? Se quella pletora di gente che sentendosi protetta dalla cappa di mamma chioccia , oggi avesse l’adire di vedere quell’ ala come quella dell’ aquila nazifascista che giustappunto criticava, sarebbe altresì ancora convinta del bene che un governo NON eletto sta facendo al proprio popolo ? Perché recita il mantra una “ repubblica democratica si fonda sul lavoro “ e se il lavoro nella sua fattispecie organizzativa non può essere garantito da qualsivoglia calamita “ reale o addotta” diventa di conseguenza superfluo per non dire inutile  anche pagare le tasse che discendono da quel lavoro.

Insomma, tornando con grande semplicità al testo dei nostri; “ voglio restare qui chiuso nella mia stanza” che si tratti più che di una imposizione governativa di una “irrazionale “ volontà civica datosi che il contratto sociale dei liberi cittadini rappresentanti e rappresentati nella Repubblica siano diventati privati ? “Ai posteri l’ardua sentenza, nui chiniam la fronte al massimo fattor “ che non è il covid ma lo Stato re-inteso Hegelianamente non creato ma degenerato in ulteriore dittatura.

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