L’assessore di Zingaretti che promette e non mantiene
L’annuncio è roboante: la Regione Lazio ha preparato una norma, per mettere a disposizione dei cittadini 43 milioni per agevolare il pagamento dell’affitto. Parola di Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche della Casa (oltre che ai Rifiuti, dove tutti hanno visto che bel lavoro ha svolto con Roma…). Parola, appunto, perché in concreto, come sempre avviene quando si parla di Regione Lazio, non c’è proprio nulla. E forse, in questo caso, è addirittura meglio, perché, sulla base di quanto ha dichiarato il geniale Valeriani, se ci fosse già un provvedimento attivo, probabilmente nel Lazio sarebbe il caos.
Sì, perché l’assessore Valeriani, sempre in cerca di una foto e di un titolo, sulle tesate online o cartacee, ha fatto sapere, senza se e senza ma, che per accedere al contributo per l’affitto “basterà un’autocertificazione”. E, se poi andiamo a leggere bene l’intervista all’uomo di Zingaretti, corredata da una foto con un sorriso smagliante, scopriamo che, in realtà, 21 dei 43 milioni sono compresi in un provvedimento già approvato e andranno ai Comuni, che, a loro volta, stabiliranno come farli avere ai cittadini.
Restano in campo, dunque, 22 milioni futuribili, il 55% dei quali andrà a Roma, il resto alle altre Province. Avere il sostegno sarà un gioco da ragazzi: “Tutti coloro – spiega Valeriani – che autocertificheranno di aver avuto una contrazione del reddito del 50% negli ultimi tre mesi, avranno diritto a uno sconto del 40% sull’affitto per i prossimi tre mesi”. Ma il provvedimento a chi si rivolgerà? Lavoratori dipendenti? A chiamata? A “nero”? Precari?
Difficile saperlo, perché Valeriani glissa, ma non si esime dall’affrontare il tema più spinoso che ha davanti: l’aiuto agli inquilini Ater, quelli appartenenti alle fasce più deboli della popolazione, letteralmente massacrati dal blocco delle attività seguito all’emergenza Covid. La Regione Lazio, dunque, ha deciso di sostenere economicamente le Ater, così da bloccare il pagamento degli affitti, come avvenuto in Lombardia? Non proprio. “La Regione – annuncia trionfante Valeriani – ha attivato un numero di telefono per gli inquilini delle case popolari, in particolare i più anziani e fragili, per ricevere la spesa a domicilio”. Sì, avete capito: la spesa a domicilio. Non denari per pagare generi alimentari o l’affitto, ma la mera consegna della spesa, ovviamente pagata da chi la ordina.
Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere. Un assessore così è lo specchio dell’Amministrazione Zingaretti, lontana anni luce dai problemi della comunità e impegnata soltanto a cercare visibilità sui media. Nessuna risposta concreta, solo chiacchiere e promesse a vuoto. A persone in difficoltà, come gli inquilini Ater, non si pensa a dare un aiuto vero, fermando i pagamenti delle pigioni, ma si promette la consegna della spesa a casa. Non solo, Zinga e soci, non sono capaci, ma hanno anche il difetto di non ascoltare chi lancia il grido d’allarme: il signor Valeriani è stato sollecitato da più di un mese da tutte le Ater del Lazio sul disastro imminente e lui continua a farsi bello, promettendo il nulla, senza muovere un dito per aiutare gli inquilini e salvare queste Aziende. Se non altro, quando i dipendenti delle Ater (un migliaio in tutto il Lazio) non riceveranno più gli stipendi, avremo ben chiaro di chi è la colpa.