L’ombra di Soros sulle elezioni per gestire il fallimento italiano

 

L’ombra di Soros sulle elezioni per gestire il fallimento italiano

Siamo alla vigilia del voto, ed in tanti si domandano quali possano essere le forze occulte desiderose di confondere e gestire l’ex Belpaese. Ne elenchiamo solo alcune. Partiamo dalle quattro Ong (recentemente agli onori delle cronache) su cui pesano i sospetti di traffico internazionale di valuta ed esseri umani. “Organizzazioni non governative” oggi nel mirino dei servizi segreti britannici, Ong che godrebbero della beneficienza di George Soros: speculatore finanziario con un patrimonio stimato di 26 miliardi di dollari, che ha investito sull’Italia nuovamente gestita dal cameriere Gentiloni.

È lo stesso Soros ad avercelo rivelato, quando quasi un anno fa incontrava il premier Gentiloni. Ricordate lo speculatore finanziario ricevuto a Palazzo Chigi con onori degni di un capo di Stato? Domanda retorica, pregna di falso stupore, utile a stigmatizzare come gli addetti ai lavori ben conoscano le mire di Soros. Il ricco internazionale fa visita ai capi di stato alla vigilia di  fallimenti e catastrofi: è un demone che ricorda il debito prima delle elezioni.

Valga da esempio il settembre 1992, quando Soros vendette sterline allo scoperto per oltre 10 miliardi di dollari, approfittando del fatto che, la Banca d’Inghilterra non aumentava i propri tassi d’interesse in rapporto con gli altri Paesi del “Sistema monetario europeo” e non lasciava fluttuare il tasso di cambio della moneta: Soros costrinse la Banca d’Inghilterra a far uscire la sterlina dallo Sme e a svalutare. La speculazione fruttò a Soros 1,1 miliardi di dollari. Nello stesso settembre (1992) Soros sferrava un attacco contro la Banca d’Italia: vendendo lire allo scoperto contribuiva a causare una perdita valutaria di 48 miliardi di dollari.

A causa dell’azione speculativa la lira perdeva in valore più del 30 per cento e usciva dallo Sme. Oggi Soros si riaffaccia al capezzale italiano perché lo Stivale è in zona prefallimentare. Lo speculatore sa bene che sotto instabilità politica e crisi si possono fare buoni affari. Va aggiunto che a chiedere il fallimento dell’Italia sono i grandi amici di Soros, ovvero Attali, Macron ed il ministro delle finanze tedesco Schäuble. In questa strategia s’incastra il forte interesse internazionale verso i crediti deteriorati: quelli italiani sono tra i più alti della zona euro, e fanno gola ai fondi speculativi di Soros. Non dimentichiamo che il Quantum Group of funds ed il Blackrock sono i colossi di Soros che vantano partecipazioni per due miliardi di dollari nelle banche italiane ed altrettanti investimenti in aziende quali Eni, Enel, Generali, Telecom Italia, Mediaset… Insomma Soros tiene per le palle l’Italia. Ma c’è anche il risvolto giudiziario, e qualche vocina malevola e beninformata sosterrebbe che le Ong intercettate dalle procure italiane per traffico d’esseri umani sarebbero proprio le quattro “aiutate” da Soros: ma di questo la stampa non parla, e sotto elezioni s’inventa fascismi immaginari. Sorge il dubbio siano le stesse Ong già nel mirino dei servizi segreti britannici per traffico di migranti, valuta ed orge varie.

Del resto il recente caso delle mail hackerate ha rafforzato le svariate ipotesi sulle azioni lobbystiche di Soros, che per molti avrebbero come obiettivo finale favorire i colpi di Stato. E qui c’è chi sosterrebbe che, il sostegno all’immigrazione avrebbe come obiettivo incrementare la destabilizzazione politica dell’Europa mediterranea. Insomma, Soros è un finanziere che ordisce complotti contro governi e monete? Certamente è definito da chi lo conosce bene come il più importante speculatore internazionale, abile nell’ammantare di beneficenza le proprie importanti campagne di destabilizzazione politica. Per concludere quest’uomo è stato ricevuto nel 2017 dal primo ministro Paolo Gentiloni, che forse teme un benservito, visto e considerato che Soros non nasconde le proprie simpatie per Matteo Renzi. La domanda finale è una, ed occorre sapere se il presidente Mattarella sia o meno a conoscenza di quest’intrigo: se lo fosse le elezioni andrebbero annullate, per il presidente sarebbe giusto l’impeachment…e che l’Italia torni entro settembre a libere elezioni.

 

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