Cheng il bagnino

 

Cheng il bagnino

27 ottobre 1937, Benito Mussolini con il Regio decreto n. 1839 del 27 ottobre 1937, istituisce La G.I.L. (Gioventú italiana del Littorio) nata dalle ceneri dei fasci giovanili di combattimento, con l’intento di accrescere la preparazione “spirituale, sportiva e militare” dei ragazzi italiani. La G.I.L. aveva fra i suoi scopi anche quello di istituzione di corsi, scuole, collegi, accademie, aveva la possibilità di promuovere borse di studio, le spettava anche la vigilanza e il controllo su tutte le colonie climatiche e istituzioni affini, da chiunque fondate o gestite. Il 25 luglio 1943, fu sciolta, venne nominato un commissario per la ridenominata Gioventù italiana (GI), il cui fine era provvedere alla amministrazione dell’ ingente patrimonio. Nel 1975 venne soppressa e gli immobili passarono al demanio.

Con la G.i.l, molti giovani italiani, ebbero l’occasione di vedere il mare, o le montagne, cosa che sino all’ora era un lusso per pochi, ed ebbero modo di confrontarsi con coetanei di altre regioni ed altra provenienza sociale, stringendo legami di amicizia virile, e senso di appartenenza. Virilità ed appartenenza che nella civiltà globalista e “gender fluid” attuale sono recepite come parole retaggio di atavici mali. E mentre il occidente la piattaforma streaming Disney+  mette al bando, storici film di animazione come “Dumbo”, “Peter Pan” e “Aristogatti”, colpevoli di trasmettere “stereotipi e messaggi dannosi”, ed il neo presidente a stelle e strisce Joe Biden, distrugge di fatto gli sport femminili firmando un ordine esecutivo che concede ampi “diritti” a uomini e donne che vogliono vivere come il sesso biologico opposto, permettendo anche a questi individui transgender di competere nello sport, in Cina il ministero dell’istruzione  sta sviluppando un piano “per coltivare la mascolinità”, piano, scrive l’ agenzia di stampa britannica Reuters che arriva in risposta alla proposta, avanzata lo scorso maggio, da membri della conferenza consultiva politica del popolo cinese, che chiedeva un intervento per i ragazzi che sono diventati troppo delicati, timidi ed effeminati. Già da anni molti genitori preoccupati per i loro figli li spedivano in campi di addestramento privati, che promettono di trasformarli in uomini “veri” attraverso una preparazione “spirituale, sportiva e militare“. Le cause del fenomeno di svirilizzazione sarebbero identificate secondo gli analisti cinesi a riferimenti cinematografici e televisivi occidentali che diffondono “stereotipi e messaggi dannosi” di uomini sempre più effemminati, e la costante “normalizzazione” di atteggiamenti omosessuali, unito al fatto di un corpo docente scolastico formato prevalentemente da insegnanti donne. Come prima fase del progetto si è deciso di aumentare gli insegnanti maschi, e raddoppiare le ore di educazione fisica privilegiando gli sport di contatto. L’educazione alla mascolinità è stata diffusa su Weibo, il social mandarino, provocando l’ovvio “sdegno” dell’occidente che vedono le decisioni ministeriali “colpevoli di propagare gli stereotipi di genere, con la conseguente intensificazione dei problemi sociali noti e diffusi su scala globale: violenze perpetuate dagli uomini sulle donne, disparità di presenza e di trattamento nei luoghi lavorativi e della politica.“. Il consigliere di stato Si Zefu, è stato bersaglio di minacce per aver definito i bambini cinesi “Delicati, Codardi ed effeminati”.

Nella patria di Sun Tsu autore fra il VI e il V secolo a.C. de: “L’Arte della Guerra” si riscopre il mito della virilità, in occidente i nostri giovani sempre più succubi della narrazione mainstream si piegano al politicamente corretto, accettando ogni limitazione della loro virilità, che non va a minare solo la sfera sessuale, ma toglie loro anche una sana volontà di rivolta generazionale. In un recente sondaggio sul gradimento delle norme anticovid emerge che il 69% dei giovani non vuole smantellare il coprifuoco, se osservate le strade delle ns. città vedrete che i più ligi alle regole, sono proprio i giovani e giovanissimi, una gioventù “castrata”, se un giovane fischia al passaggio di una bella ragazza commette reato, si chiama “Cat calling” ed è perseguibile penalmente, secondo il  movimento #Metoo il cat calling è un modo per imporre il proprio potere e superiorità sull’altro e prefigura anche il reato di violenza perché è impossibile per la “vittima” sottrarsi. Questo è solo un esempio, ne potremo citare moltissimi, dalla normalizzazione dell’omosessualità inserita in tutti i film e serie tv destinate agli adolescenti, alla criminizzazione di una diversificazione dei giochi in giovane età, pistole e soldatini, sono “violenti”, ci sono state proposte di legge anche per edulcorare la scuola dallo studio delle guerre. Libro e moschetto sono definitivamente retaggio del passato, ma non in Cina. Se un domani sentirete fischiare al passaggio di una bella ragazza, probabilmente sarà un Cinese, e visto che con il disastro economico provocato dalle scelte del governo sull’emergenza covid, si stanno comperando le migliori attività commerciali delle città d’arte e delle località balneari, saranno loro a continuare la tradizione di “sciupafemmine” dei bagnini della Versilia o della costa romagnola, per la gioia delle future generazioni di turiste svedesi e tedesche.

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