Corto circuito

 

Corto circuito

1986 John Badham dirige il film per ragazzi Short Circuit, (Corto circuito) la storia di un robot militare (numero 5), che, a causa un corto circuito diventa senziente e riesce a provare sentimenti. Rimanendo in tema di fantascienza, Hollywoodiana 1999, Andrew Paul e Laurence Wachowski conosciuti come Fratelli Wachowski, figli dell’uomo d’affari di origini Ebreo/Polacche Ron Wachowski, diressero il film che rivoluzionerà per sempre il cinema action e fantascientifico, (e che darà inizio ad un franchising miliardario), “Matrix”.  

Il protagonista, Thomas Anderson/Neo (Keanu Reeves), vive tormentato da varie domande sull’esistenza e sulla realtà avvertendo, che qualcosa in ciò che lo circonda non torna. Thomas di giorno è un cittadino modello che lavora in una multinazionale, di notte è un hacker, con il nome di Neo, un pirata informatico che si interroga, su realtà, veglia e sogno. Una notte, compaiono sul monitor di Anderson una serie di frasi criptiche riguardo a qualcosa chiamato “Matrix”, desideroso di saperne di più, accetta una richiesta di contatto da parte del misterioso Morpheus. Dopo aver ingerito una pillola, Neo si sveglia bruscamente, nudo, immerso nel liquido viscoso di un’incubatrice, con il corpo collegato a dei cavi, realizzando di essere all’interno di una tra tante enormi torri circolari che ospitano miliardi di incubatrici contenenti esseri umani. Matrix è una sorta di rielaborazione moderna del mito della caverna platonico, Neo si rende conto che quella che lui vede non la realtà. Quel sonno è interrotto quando Morpheus, aprendogli gli occhi gli mostra la verità. Il mondo in cui l’uomo vive, è un ambiente virtuale costituito, uno spazio in cui si vive (o si è vissuti) da false credenze, dalle illusioni, dalle “matrici” che vengono imposte, è un sistema informatico che simula una realtà. “Quando vivi tu sei un centro di ruota / E i tuoi raggi sono raggi di vita / Puoi girare solo intorno al tuo perno/ O puoi scegliere di correre e andare” cantava Claudio Rocchi nel suo “La Realtà non esiste”, parole che possono ben piegarsi al sotto testo ed è proprio da qui che parte la rigenerazione del protagonista, Neo deve reimparare e questo vuol dire agire (e non essere agiti), pensare (e non credere di pensare).

Peccato che per i fratelli Wachowski, ispiratisi per la realizzazione del film al filosofo e matematico Ebreo Hilary Putnam e alla sua “metafisica della scienza”, ed al fondamentalista sionista, Gush Emunim, l’unico posto libero dalle influenze di matrix situato al centro della terra, sia “Zion”. riferimento al sionismo, cosi evidente che nel documentario “Al Sameri wa Al Saher” andato in onda sulla stazione televisiva iraniana Al Alam, Matrix viene definito “il punto di incontro fra Hollywood ed il fondamentalismo ebreo sionista: “Attraverso “Matrix” i fratelli Wachowski hanno cercato di abbellire l’ immagine dello stato di Israele e di presentare la società sionista come una società futura utopica. In “Matrix” Zion è considerata l’unico rifugio e centro di resistenza. Il film indirettamente suggerisce che tutte le altre fedi o ideologie sono prive di senso”.

La carriera del fratelli Wachowski è proseguita con la realizzazione di due seguiti a Matrix, (e prossimamente uscirà nelle sale un quarto capitolo) e film e serie tv di innegabile qualità, quali “V per Vendetta”, “Cloud Atlas” e “Sense 8”. Entrambi i fratelli hanno subito una transizione, diventando “Sorelle” con i nuovi nomi di Lana e Lilly, divenendo paladine e promotrici del mondo LGBTQ. In una recente intervista video per Netflix, Lana/Larry, ha rivelato che nelle loro intenzioni già il primo Matrix doveva rappresentare una metafora del mondo transgender, secondo il/la regista, il mondo non era ancora pronto per un’allegoria sulle persone transgender, che invece l’ hanno preso come punto di riferimento:“Vengono da me e dicono che questi film gli hanno salvato la vita (..) Sono grata di essere riuscita ad aiutarli nel loro viaggio (..)  Matrix ha sempre riguardato il desiderio di trasformazione, e già nel primo film avevamo il personaggio di Switch, che era un uomo nel mondo reale ed una donna nella matrice”.  

La rivoluzione tecnologica e mediatica portata avanti dalla matrix della (dis)Informazione di regime, è una rivoluzione contro la storia, l’etica, la morale ed il buon senso, ma come sapevano bene Danton, e Robespierre, spesso “la rivoluzione divora i suoi figli.” Michela Murgia, paladina indiscussa del politicamente corretto, colei che ha sdoganato lo “schwa”, coniato il termine “Matria”, ed inventato il “Fascistometro”, è finita a sua volta vittima del neopuritanesimo politically correct. Murgia, come riportato da Dagospia, è riuscita a far arrabbiare e non poco gli attivisti transgender, le offese all’indirizzo della scrittrice sono piovute a seguito di una puntata del podcast “Morgana”, dove si era parlato della vicenda di Lana e Lilly Wachowsky, la Murgia è colpevole, di aver utilizzato nella trasmissione sia le desinenze maschili sia quelle femminili, rendendosi colpevole di “misgendering”, un linguaggio “transfobico” offensivo secondo il nuovo vangelo LGBTQ. «Una pericolosissima totalitarista a sua insaputa» twitterà il cofondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto. Sorte simile ha colpito  Joanne K.Rowling, notissima autrice dei libri su Harry Potter, attivista femminista, con un passato di violenze subite, in una serie di tweet ha sostenuto che solo il sesso «è reale», perché «se il sesso non è reale,” la realtà vissuta dalle donne a livello globale viene cancellata». Il riferimento è alla distinzione tra sesso biologico ed identità di genere, sulla base del quale le persone transgender rivendicano il fatto di poter essere comunque donne. La Rowling, si è fatta portavoce del movimento femminista attivo soprattutto nel regno unito che risponde all’acronimo “TERF”, “trans-exclusionary radical feminist” (femministe radicali che escludono i transgender). Le terf sono nate in reazione alla visibilità delle persone transgender e le accusano di sottrarre spazi alle donne biologiche. Nel giugno 2020, commentando il titolo di un articolo che recitava “Creare un mondo post-Covid-19 più equo per le persone che hanno le mestruazioni“, la Rowling aveva twittato “Sono sicura che ci fosse una parola per definire quelle persone (..) “women” (“donne”)”. Secondo la scrittrice riconoscere il transgenderismo, è un modo per obliterare le donne, farle sparire dalla scena pubblica. Invece a sparire dalla scena pubblica sarà lei, rinnegata finanche dai fan e dagli attori diventati famosi prestando il volto ai suoi personaggi,“Le donne transgender sono donne”, aveva detto Daniel Radcliffe, alias Harry Potter. L’attrice Emma Watson, Hermione nelle pellicole sul maghetto: “I trans meritano di vivere la loro vita senza che siano altri a definirli”. Controcorrente Ralph Fiennes, che nella saga potteriana ha prestato il volto a Lord Voldemort: “Trovo questa epoca di accuse e il continuo bisogno di condannare semplicemente irrazionali. Trovo inquietante il livello di odio che le persone esprimono nei confronti di chi ha opinioni diverse dalle loro, e la violenza del linguaggio verso gli altri”.

Cortocircuito, anche per l’ex presidenta della Camera Laura Boldrini, difenditrice di tutte le battaglie LGBT, e amica (e spesso complice) della tratta di esseri umani perpetuata in nome di una falsa accoglienza dalle ong. Osannata quando difendeva le attività delle ong legate alla Open Society Foundations di George Soros, è finita nella lista dei cattivi, per aver invitato alla camera dei deputati, all’interno del «Comitato permanente sui diritti umani nel mondo»  i rappresentati delle ong palestinesi, «Al-Haq» e «Addameer», invise a Siom/Ziom, definite ufficialmente nei mesi scorsi dal ministro della difesa israeliano Benny Gantz organizzazioni terroristiche. L’invito, scrivono gli israeliani, «è un riconoscimento per il terrorismo e contrasta completamente con l’aspettativa dell’intera comunità internazionale”. Durante la loro audizione, i rappresentanti delle 2 ong hanno definito lo Stato di Israele, razzista e coloniale, espressioni ritenute inaccettabili. Altri tempi quando il 6 novembre 1985 un Presidente del Consiglio, Bettino Craxi rivendicava il diritto dell’OLP alla lotta armata per difendersi dall’invasione Israeliana. Verità inconfutabili (le sorelle Wachowski sono nati Andrew e Laurence, le persone con le mestruazioni sono donne, e Israele è una stato razzista e coloniale) hanno portato 3 muse della sinistra progressista dall’altra parte della barricata, “chi è causa del suo mal pianga se stesso”, quando il vaso di Pandora è aperto, chiuderlo diventa difficile.

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