Il covid, una malattia con cui dovremo convivere, contro la quale non esiste un vaccino efficace (la maggioranza dei presunti contagiati è vaccinata) e per la quale, a sentire il governo, non esiste una cura ma neanche si investe denaro per trovarla, ha causato l’ennesima violazione delle leggi italiane: prorogato lo stato di emergenza fino al 31 marzo 2022.
Forse pochi si rendono conto di cosa voglia dire stato di emergenza, pochi capiscono che è una violazione sistematica dei propri diritti ed una grave limitazione delle libertà individuali e della comunità nazionale. Proprio per questo le leggi pongono dei limiti massimi (2 anni) alla possibilità di proroga dello stato di emergenza e noi li abbiamo abbondantemente superati.
Tutto questo crea delle grandi ferite alla nostra identità di esseri umani; si stanno verificando dei fatti gravissimi e tutto questo è reso ancora più pesante per l’assoluta assenza delle autorità poste a controllo delle libertà e dei diritti dei cittadini che tacciono ed anzi collaborano.
Il primo che sarebbe dovuto intervenire è il Presidente della Repubblica, il nostro supremo Garante, ma purtroppo ancora tace e con lui tace la Corte Costituzionale, capace di intervenire solo per togliere gli ostacoli alla deriva anti nazionale del governo e dei suoi accoliti. La magistratura resta ferma, impassibile, a fare quel poco che fa, della sua quotidiana “routine” professionale senza passione, senza dedizione (tranne rari casi) come se fosse impotente contro queste drammatiche prevaricazioni delle leggi e delle normali convenzioni della vita sociale e civile. Delle due camere è inutile parlare, ormai da tempo rese vuote e prive di qualsiasi significato: i suoi componenti umiliati, offesi, derisi, sono rimasti lì senza dignità alcuna ad avallare tutte le vergognose prevaricazioni e violenze imposte con il sopruso da una cricca di malfattori teleguidati da interessi terzi rispetto agli interessi nazionali. Ma anche la stampa tutta, che potrebbe quanto meno denunciare, informare l’opinione pubblica di quanto sia vile ciò che sta accadendo, invece, si limita a sciorinare, dati veri o fasulli che siano, per indurre la paura e legittimare così la violenta soppressione delle libertà elementari: quella di lavoro, quella di movimento sul territorio nazionale, quella di cura, ma soprattutto quella di pensare diversamente.
Tutto questo perché ci sono stati 129 (presunti) morti da covid, dimenticandoci che ogni giorno in Italia muoiono oltre 650 persone per malattie cardio circolatorie ed oltre 500 per tumori e nessuno si è mai sognato di proclamare lo stato di emergenza per queste cause.
Qualcuno potrebbe obiettare che il covid è infettivo e queste altre patologie no; ma, premesso che per alcune delle malattie di cui stiamo parlando non è chiaramente nota né la causa, né l’origine, vogliamo forse sostenere che il fattore scatenante delle limitazioni delle libertà sia solo il contagio e non la morte con la conseguente paura? Vogliamo solo credere che il diffuso infarto o tumore, principali cause di morte per malattia in Italia, sempre in agguato nella nostra vita e che si potrebbero contrarre in ogni momento senza capirne il perché ci debbano preoccupare di meno? Ci crediamo forse immortali?
Piantiamola una buona volta, ci dicano, se esistono degli studiosi autentici e non degli imbonitori televisivi, quali sono le concrete protezioni igieniche da rispettare, stabiliscano interventi mirati per rendere sicuri i mezzi di trasporto, i luoghi di lavoro e di incontro e utilizzino la forza pubblica per controllare che stato, enti pubblici e privati, uffici, studi, scuole, fabbriche, università e cittadini si adeguino realmente a tali norme; non si perda tempo in controlli di stupidi “lasciapassare verdi” ma si investano soldi per le cure della malattia.
Già esistono, perché sperimentate sul campo, le cure preventive, diffondiamole, selezioniamo le cure migliori per le fasi acute e facciamo ricerca, soprattutto sviluppiamo la ricerca italiana. Io degli Italiani mi fido.
Attenti! Tutto questo allarmismo che sfiora il terrorismo, devia l’attenzione dai veri problemi: la continua svendita dell’Italia attraverso il criminale PNRR per i soldi UE che, dicono arriveranno (speriamo di no), il Patto del Quirinale, le svendite non tutelate da nessuna struttura statale, ecc., la perdita di sovranità in tutti i settori anche quello territoriale, lo svuotamento di tutte le istituzioni, l’immigrazione selvaggia, la perdita graduale di identità.
Rimane un imperativo per tutti: salvare l’Italia e ricostruirla, senza paura con tanta voglia e coraggio.
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