1974 il pluripremiato grafico statunitense Saul Bass autore di loghi per celebri aziende ma soprattutto per aver fatto diventare le locandine cinematografiche ed i titoli di testa dei film una forma d’arte, (fu autore del manifesto di “Shining” di Stanley Kubrick, e dei titoli di testa di film quali La donna che visse due volte, Intrigo internazionale e Psyco di Alfred Hitchcock, Dentro la notizia, Big, etc.), passa per la prima ed unica volta dietro la macchina da presa, per realizzare un film di fantascienza ricollocabile al filone “insetti giganti” degli anni ‘50, il film si intitolava “Fase 4 distruzione Terra”.
La trama: In un piccolo paese dell’ Arizona due scienziati si trovano ad affrontare la ribellione di formiche giganti. Per fermare il massacro gli scienziati tenteranno una comunicazione per cercare di capire le ragioni della rivolta. Nel nostro paese il premier non eletto, elettosi a salvatore, con l’aiuto del “Patto Trasversale per la Scienza” si appresta ad affrontare la “Fase 2” dell’era post Coronavirus. Ispiratore uno scienziato tale Roberto Burioni, collezionista di premi e riconoscimenti NON come medico, bensì come autore di libri denuncia contro le cosiddette “Fake News” su temi scientifici. Nel 2009 non supera un concorso pubblico con 9 (nove ) candidati per una cattedra come professore di prima fascia all’ateneo di Camerino. Nel 2010 è stato bocciato all’università “La Sapienza” di Roma. Il 2 febbraio di quest’anno in una delle tante ospitate televisive, la trasmissione “Che tempo che fa'” su Rai 2, sul Covid 19 da poco scoperto in Cina ebbe a dire che per l’Italia “il rischio di contrarre il Virus è pari a zero”, per le sue doti profetiche viene investito da sua maestà lo Zar Giuseppi primo, del ruolo di “sciamano di corte”. Sui suoi preziosissimi consigli si baserà la “Fase 2” della crisi, quella che vuole un’Italia di “prigionieri politici” in assenza di politici, ai domiciliari sino al 4 di maggio, con l’annullamento dei diritti garantiti dalla costituzione, libertà di movimento, di assembramento, di parola, le prime sacrificate per paura del virus, la terza dalla neonata commissione anti “Fake news” cioè tutte quelle opinioni diverse anche solo in parte da quelle del Rasputin alla corte di Zar Giuseppi.
Ed ecco che medici come Stefano Montanari (Bologna 1949) Laurea in Farmacia, Autore di diversi brevetti nel campo della cardiochirurgia, della pneumologia e progettista di sistemi ed apparecchiature per l’elettrofisiologia, consulente dell’Osservatorio Militare italiano, saranno addirittura denunciati, solo per aver messo in dubbio il verbo “buroniano”, arrivando addirittura a richiedere la chiusura di quelle piattaforme che gli hanno concesso di poter parlare. Il 25 Marzo il “Patto trasversale per la Scienza presenta alle Procure di Modena ed Ancona un esposto penale contro Stefano Montanari, per: “gravi affermazioni sulla diffusione, contenimento e cura del SARS-CoV-2 e della malattia COVID 19” e chiede altresì l’OSCURAMENTO del canale Byoblu. “Il Patto Trasversale per la Scienza, ritiene ancora una volta, che, data la tragicità del momento che stiamo vivendo, sia necessario proteggere i cittadini da ogni informazione falsa, esagerata, tendenziosa o non scientificamente provata, che possa spingerli a comportamenti pericolosi (..).” Peccato che le informazioni “false e tendenziose” siano condivise almeno in parte da molti “scienziati” e medici di fama internazionale, uno tra tanti Giulio Tarro, 82 anni, virologo di fama internazionale, allievo di Albert Sabin (il padre del vaccino contro la poliomielite).
Laureato in virologia nel 1971. Tarro è stato attivo in Italia nella lotta contro l’epidemia di colera, negli anni 70. Insignito nel 1987 del primo premio in ricerca biomedica dall’accademia italiana delle arti e delle scienze, nel 2018, è stato selezionato come miglior virologo dell’anno dall’International Association of Best Professionals. Socondo il Prof Tarro, intervistato da Luca Talese: “Il lockdown non ha senso, il caldo e il plasma dei guariti possono fermare il Covid. (..) Il Coronavirus per diffondersi ha bisogno di spazi chiusi, scarsa ventilazione o sistemi di aria condizionata, temperature basse o umide. Il mare e la spiaggia sono l’esatto contrario di questo microclima. (..) La dimensione del contagio verrà abbattuta dal cambio di clima indotto dalla stagione estiva, (..) Come si fa a non vedere che i numeri del contagio scendono drasticamente al sud? Il mare, il sole hanno difeso una parte d’Italia dal contagio.” Tarro sostiene che vi siano diversi ceppi di virus che si differenziano tra loro, per cui la creazione di un vaccino potrebbe essere efficace solo su una specifica tipologia di virus e completamente inutile per tutte le altre. “Se esiste ad esempio la variante cinese e padana del virus sarà complicato avere un vaccino che funzioni in entrambi i casi esattamente come avviene per i vaccini antinfluenzali che non coprono tutto.(..)
Bisogna aprire (..) con intelligenza, con attenzione. con buonsenso. Ma aprire”. Sua maestà Giuseppi Primo, ed il fido Rasputin studiano la Fase 2 con il prolungamento del lookdown sino al 4 Maggio, con riaperture scaglionate, dal 4 dovrebbe cessare il coprifuoco, e riaprire gli esercizi di arredamento, abbigliamento, calzature ed articoli vari, l’11 maggio tribunali ed uffici professionali, il 18 maggio bar e ristoranti, il 25 maggio parrucchieri ed estetiste, l’8 giugno palestre, il 15 settembre le scuole, ed il 31 dicembre Cinema, teatri e presumibilmente congressi, convegni e manifestazioni politiche al chiuso. La task force della “ripresa” sarà affidata a Vittorio Colao nato a Brescia nel 1961, Bocconiano, amministratore delegato di Vodafone dal 2008 al 2018. Master in Business Administration alla Harvard University. Ha iniziato la sua carriera lavorando a Londra presso la banca d’affari Morgan Stanley. Nel 2004 diviene amministratore delegato di Rcs MediaGroup. Nel 2015 è nominato amministratore non esecutivo di Unilever. L’Unilever ha sede a Rotterdam Olanda, è la multinazionale che ha acquistato i nostri Algida, Eldorado, Motta, Bertolli, Calvé, Knorr, Findus, Milkana, i detersivi Svelto e Coccolino etc. Insomma, la Unilever è l’azienda che dal 1992 ad oggi ha letteralmente razziato gli storici marchi italiani. Fiscalmente cittadino anglo-olandese, una sorta di olandese volante, che come l’omonimo vascello fantasma solca i mari mondiali degli affari. Amico di De Benedetti, di George Soros e Hillary Clinton, Nel 2018 fu fra i nove italiani invitati all’annuale riunione del gruppo Bilderberg, da molti considerato il “governo ombra” mondiale. Definì come Mario Monti, la Grecia “il più grande successo europeo”, quella Grecia che grazie alla U.E. è stata costretta a vendere centinaia di siti e reperti archeologici, 14 aeroporti, (ceduti alla tedesca Fraport), i principali porti, il tutto provenendo da una “semplice” crisi economica e non da un lockdown totale di 2 mesi. Al gruppo di esperti che guiderà Colao il compito di studiare come «modificare le logiche dell’organizzazione del lavoro sin qui consolidate, di ripensare alcuni radicati modelli organizzativi di vita economica e sociale».
Diciassette esperti da coordinare, più due componenti di diritto, Angelo Borrelli e Domenico Arcuri. E almeno altre due task force con cui raccordarsi, il Comitato tecnico-scientifico e un maxi-gruppo di 74 persone (chiaramente retribuito) istituito da Paola Pisano al ministero dell’Innovazione. In pratica il comitato dei 17 vede concentrarsi gli interessi delle multinazionali che, da circa trent’anni, ricordano ai governi italiani l’impegno a svendere gli asset, il cosiddetto “Sistema Paese”, condensano la forza di Troika, Trilateral e Bilderberg. Soprattutto godono il favore dei “poteri bancari europei. Colao è anche vicepresidente della lobby europea “Round Table of Industrialists”: struttura che tutela gli interessi delle grandi multinazionali, e che da tempo preme che si passi alla fase due anche di Ceta e altri accordi, per permettere alle security delle multinazionali d’affiancare magistrature e polizie nelle indagini contro chi aggredisce con campagne stampa e manifestazioni gli interessi dei colossi capitalistici. Nel Comitato dei 17 anche Peter Sutherland , vertice della Goldman Sachs, la banca che nel 2011 usava lo spread contro l’Italia e ne chiedeva il default, e Étienne Davignon diplomatico belga già presidente del Bilderberg, erede d’una dinastia massonica francese, nomi, citati nell’elenco dei consulenti graditi ad Ursula von der Leyen. La domanda che dobbiamo porci, è perché l’ex amministratore delegato di Vodafone che per due anni ha studiato il 5G, viene ora posto a capo del gruppo di lavoro governativo? Con le app saremo tutti monitorati nei nostri spostamenti, con lo “smart walking” e le scuole chiuse, ci sarà bisogno di connessioni più veloci, si spingerà sull’ istallazione del 5 g.
La moneta probabile portatrice di contagi sarà sconsigliata, si spingerà alla moneta elettronica, il distanziamento sociale sarà mantenuto sino alla messa in commercio di eventuale vaccino, e si giungerà alla vaccinazioni obbligatorie, tutte le battaglie dei burocrati dei cosiddetto Deep State, giungeranno al traguardo. Gli spiccioli che con il Mes, Eurobond et similia arriveranno sui conti degli italiani verranno assorbiti dagli istituti bancari come “saldo” di eventuali sofferenze pregresse dei correntisti, e se una azienda ha pendenze con lo stato (il 50% delle piccole e medie imprese) non ne potrà comunque usufruire. Colao finirà di liquidare gli ultimi scampoli d’Italia, per terminare quelle svendite e chiusure iniziate con la caduta della prima Repubblica. Il “Comitato d’affari dei 17”, deciderà in merito alle attività che avranno diritto o meno ad una ripresa. Non ci sorprenderebbe se in queste manovre, entrassero anche i licenziamenti totali in Whirlpool, Ilva, Conad. “Ci sono dei requisiti da rispettare per governare il cambiamento – ha detto Vittorio Colao – Posti di lavoro che spariscono? Salari che potrebbero scendere? È questo quello di cui abbiamo bisogno per uscire dalla crisi.”.
Le grandi banche d’affari vedono in Colao l’esecutore dei pignoramenti europei verso i beni della piccola e media impresa italiana e la definitiva svendita delle ultime grandi aziende. E’ in atto una guerra, noi nel 1943 alla fine di un’altra guerra ci siamo ritrovati nelle mani di Badoglio, ed oggi in quelle di una sua patetica caricatura che gestisce a modo suo una delle peggiori calamità nazionali dai tempi dell’armistizio. Badoglio portò alla guerra civile e relativi massacri, dal 4 maggio, saremo liberi di lavorare, ma non di riunirsi, non avremmo la possibilità di ripartire, saremmo ridotti a “giganti” formiche operaie, spero che i nostri scienziati cerchino di tentare una comunicazione, prima che come le formiche di “Fase 4 distruzione Terra” il massacro, inevitabilmente inizi.