Hamas, Israele e l’Italia che non esiste


Un nuovo scenario di guerra atroce ci si prospetta davanti. Una nuova seria minaccia di conflitto nucleare che potrebbe diventare mondiale.

I fatti sono noti a tutti: l’attacco violento ed improvviso di Hamas contro Israele, la risposta prevedibile di questi contro la popolazione civile palestinese, i morti innocenti dall’una e dall’altra parte.

Fatto grave, gravissimo, che potrebbe portare a ben più gravi conseguenze, se non viene affrontato con giudizio ed obiettività, cosa che manca nel modo più totale al governo italiano e, purtroppo, alla quasi totalità della politica italiana.

Quando scoppia un focolaio di guerra, non c’è mai uno che ha ragione e l’altro che ha torto; esistono sempre ragioni e rancori atavici, di tutte le parti in conflitto, trascurati e sfruttati, per interessi di parte, dalla diplomazia internazionale, che portano al deflagrare violento senza tenere in alcun conto le conseguenze umanitarie.

A questo dobbiamo aggiungere le false notizie, che le potenti macchine di comunicazione, soprattutto nel cosiddetto mondo occidentale a dominazione anglosassone, mettono in campo per utilizzare e sfruttare, ai fini di potere e di tornaconto, anche economico, i sentimenti di ribrezzo e raccapriccio che alcune scene, che potrebbero anche essere false, suscitano in tutti gli esseri umani non ancora assimilabili alle macchine dominate dalla cosiddetta intelligenza artificiale.

Sono operazioni già viste con la guerra in Ucraina, di recente, ma gli anglosassoni ce lo hanno insegnato negli anni, come è avvenuto con Pearl Harbor, con l’11 settembre, operazioni comunque utilizzate per sensibilizzare i popoli all’intervento in guerre di dominazione e di sfruttamento.

L’Italia, il governo dei patrioti, ha subito fatto una scelta di campo e nel modo più anti nazionale possibile. Invece di limitarsi a manifestare solidarietà per le vittime civili e cercare di proporre soluzioni per evitare altre vittime civili, hanno addirittura rinunciato alla propria identità di nazione e hanno stampato sulla facciata dello storico palazzo sede del governo italiano la bandiera di un’altra nazione e molti esponenti della maggioranza si sono detti, rinunciando alla propria dignità, cittadini di un’altra nazione.

A questo punto, dato che gli Italiani dovrebbero essere orgogliosi di essere Italiani, questi dovrebbero avere l’onestà di dimettersi dal parlamento italiano, dimettersi dal Governo e, se del caso, trasferirsi nella loro nuova patria.

Non credo che gli elettori abbiano votato i partiti di centro-destra per sentirsi cittadini di un’altra nazione, qualunque essa sia.

Questi signori, che si sono affrettati, giustamente, a rafforzare le protezioni dei ghetti in Italia, si sono dimenticati che in questi anni di governo hanno accolto tante migliaia di immigrati mussulmani, soprattutto giovani e senza controllo, e che forse tra di loro, come avviene in tutte le comunità, potrebbe esserci qualche esaltato e spostato che potrebbe tener conto e non gradire il fatto che il governo italiano abbia indirettamente dichiarato, senza averne il minimo diritto, che siamo tutti israeliani.

Io, che sono Italiano e non baratterei per nessuna ragione al mondo la mia identità, non posso accettare questa forma di vigliaccheria al limite del tradimento. Infatti non capisco

la volontà di esporre il popolo italiano ad eventuali rappresaglie senza nessuna ragione obiettiva.

Non voglio capire chi ha ragione o chi ha torto, in questo momento sono troppo addolorato perché mi rendo conto che l’Italia non esiste più.

Immagine: https://www.mosaico-cem.it/

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