Helter Skelter

 

Helter Skelter

Il 22 novembre 1968 la Apple Records distribuisce nei negozi del regno unito il decimo album dei Beatles, “White Album”. La rivista Rolling Stone lo ha inserito al decimo posto della lista dei 500 migliori album di sempre. Venne considerato come uno dei più importanti e complessi capolavori musicali del XX secolo. La formazione era reduce dalla trasferta in India e dall’esperienza della meditazione trascendentale sotto la guida del guru Maharishi.

Il disco riflette la tensione che era venuta a maturare fra i quattro musicisti, il “White Album” infatti non si presenta come un lavoro corale, bensì un’opera di ego separati in lotta per la preminenza. In diversi pezzi, Paul McCartney, John Lennon e George Harrison lavorarono separatamente come compositori e interpreti, usando gli altri solo come band o talvolta incidendo in solitudine le parti vocali. Per la copertina fu interpellato l’artista Richard Hamilton, che suggerì un titolo essenziale, The Beatles, e una copertina interamente bianca. L’album fu involontario protagonista delle cronache giudiziarie della fine degli anni sessanta in quanto Charles Manson ne rimase folgorato, vedendo nei Beatles i quattro cavalieri dell’apocalisse, e nel “White Album” una parafrasi del libro dell’apocalisse di Giovanni. Nella sua interpretazione i Beatles, attraverso i testi dei brani gli avrebbero comunicato un imminente olocausto razziale. Per accellerare questo processo Manson e la sua Family iniziarono una seri di efferati omicidi partendo dai coniugi La Bianca, sino al massacro nella villa del regista Roman Polanski dove uccisero l’attrice Sharon Tate.

Secondo il delirio di Charlie gli omicidi sarebbero stati attribuiti a persone di colore, e questo avrebbe portato all’arresto e magari uccisione di innocenti, che avrebbe portato ad una ribellione e alla vittoria degli afroamericani. Secondo le ricostruzioni del procuratore, diverse tracce dell’album eccitarono la fantasia di Manson: Sexy Sadie (che richiama il nome con cui Manson aveva battezzato la sua adepta Susan Atkins), Rocky Raccoon (“coon” nel significato di “negri”, nei confronti dei quali Manson aveva sviluppato una forte paranoia), Happiness Is a Warm Gun (in cui lesse riferimenti sessuali e l’esortazione ai neri americani a imbracciare le armi), Blackbird (con il richiamo ai diritti del popolo di colore), Piggies (con la descrizione della vita opulenta da parte dei membri dell’establishment), Helter Skelter (inteso come il futuro scontro razziale”), Revolution 1 e 9 interpretati come un incitamento ai neri perché si sollevassero).

Piggies, è una delle rare canzoni non firmate dal duo Lennon-McCartney, fu composta infatti da George Harrison, il quale concepì un testo basato sulla satira sociale in stile orwelliano in cui la borghesia statunitense viene paragonata a un gruppo di maiali. «Everywhere there’s lots of piggies/Playing piggy pranks/You can see them on their trotters/At the piggy banks/Paying piggy thanks/To thee pig brother». (Dovunque ci sono tanti porci/Che fanno scherzi da porco/Puoi vederli, coi loro zoccoletti/Ai salvadanai/Che rendono grazie porcine/Al loro Grande Porcello).  Il cadavere di Leno LaBianca, vittima degli omicidi seriali della Family di Manson, ucciso insieme a sua moglie Rosemary il 10 agosto 1969 a Los Angeles, fu rinvenuto con una forchetta conficcata nello stomaco e la scritta death to pigs dipinta col sangue della stessa vittima su una parete dell’appartamento. La circostanza allude proprio all’ultimo verso della canzone che recita «Clutching forks and knives to eat their bacon», (Forchetta e coltello in pugno per divorare il bacon). Nel gergo adolescenziale, il termine “Helter Skelter” si riferiva a uno scivolo di quelli installati nei luna park.

Nel linguaggio familiare, l’espressione era usata per indicare “parapiglia”, “fuggifuggi” oppure denotava una cosa fatta “confusamente” o “alla rinfusa” Charles Manson lo interpretò come il messaggio subliminale inviatogli per preannunciare un prossimo scontro razziale. Manson chiamò questo conflitto “Helter Skelter” e le due parole, furono trovate sulla porta di un frigorifero sulla scena di uno degli omicidi di cui la Family si rese responsabile. La vita e la storia di Charles Manson fanno parte della storia Americana. Grandissimo oratore, (da ascoltare la sua dichiarazione processuale). La vicinanza di Manson alla chiesa di satana di Anton LaVey ed il suo interesse per il cosiddetto “Nazismo Esoterico” potrebbero darci una lettura “Alternativa” agli accadimenti di oggi. 

Il 25 Maggio 2020, un cittadino afroamericano George Floyd muore soffocato da un poliziotto durante l’arresto. Il video in cui Floyd ripete ‘I can’t breathe’ (non riesco a respirare) è diventato virale sui social network scatenando un’ondata di indignazione, in patria e all’estero. Tra accuse di razzismo, fake news e smentite il caso diventa politico. In tutta l’America si sono verificate proteste pacifiche e non sotto la bandiera del Black Lives Matter (BLM, letteralmente “le vite dei neri contano”) un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana, impegnato secondo loro nella lotta contro il razzismo.

Il movimento ha origine nel 2013, in seguito all’assoluzione di George Zimmerman, il quale aveva sparato uccidendolo, al diciassettenne afroamericano Trayvon Martin. BLM è passato alle cronache per gli incendi ed i saccheggi negli Stati Uniti, e più in generale a livello globale per un’ondata iconoclasta che ha portato alla distruzione o nel migliore dei casi allo sfregio, di centinaia di monumenti storici, secondo loro legati al colonialismo ed ad un “favoreggiamento” del razzismo. Caduti sotto i colpi di BLM oltre a personaggi legati alla storia Americana, compreso Cristoforo Colombo, anche simboli religiosi, la statua di San Junípero Serra a San Francisco è stata abbattuta, adesso spostano l’attenzione sulla figura del Cristo, raffigurato come un “europeo bianco”, e sulle figure degli Angeli, in quanto San Michele Arcangelo in un’immagine codificata viene rappresentato mentre schiaccia il capo a Satana, raffigurato con una carnagione scura, sarebbe quindi un simbolo di suprematismo bianco.

Shaun King, scrittore e attivista americano vicino al democratico Bernie Sanders, tra gli animatori del Black Lives Matter, sostiene che Gesù avesse la “carnagione scura” e che per questo sarebbe meglio fare piazza pulita delle immagini che raffigurano il Dio dei cristiani come un uomo dai capelli castani e gli occhi chiari. King non è il primo a protestare per la raffigurazione di Cristo con i tratti occidentali. Facendo un salto indietro di cinquant’anni, ai tempi del Black Power un giovane reverendo, James Cone, fù tra i primi a parlare di “teologia nera”. Una sorta di “teologia della liberazione” declinata in chiave anti-razzista per combattere il “predominio bianco”. Anche per lui Gesù “è nero”, ed è nero “perché è oppresso”, ed “è oppresso perché è nero”.  Resta il fatto che il tentativo di ridurre il Dio dei cristiani in categorie è senza dubbio pretestuoso e limitante. Ognuno, nel suo intimo, raffigura Cristo secondo i propri parametri. Ben altro è pensare di poter imporre una visione rispetto ad un’altra. Ma mentre dagli anni 30 agli anni 80 le legittime rivendicazioni dei movimenti di “Liberazione” degli afroamericani in primis la (NOI) Nation of Islam, miravano a riguadagnare le proprie libertà attraverso l’autodipendenza e la coltivazione della propria cultura e civiltà attraverso una forte consapevolezza delle questioni di razza e di classe, Black Lives Matter, rivendica con una spolverata di “Black” stile film Blakploitation anni 70 la stessa agenda mondialista dei tanto (apparentemente) odiati bianchi della classe agiata (e democratica) americana, appartenenti a sette protestanti e politicizzate. I principi guida che animano il movimento Black Lives Matter sono infatti:

Volontà di creazione di una rete internazionale di sostegno

Internazionalismo e trasversalismo del movimento, fondato sull’identità come denominatore comune, al di là dell’identità sessuale reale o percepita, identità di genere, credenze religiose, status migratorio o località.

Promozione della lotta contro il “privilegio cisgender”, a sostegno degli individui transessuali.

Distruzione dell’usanza patriarcale.

Abbattimento del concetto di famiglia fondata su di una struttura nucleare, promuovendo famiglie estese o poliamorose.

Appoggio ad una rete di pensiero queer, contro la rigidità del pensiero eteronormativo e l’idea che ognuno nel mondo sia eterosessuale.

Promozione di una rete intergenerazionale, libera dall’ageismo.

Chiusura delle carceri.

Disarmo totale della polizia.

Depenalizzazione dei reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla prostituzione.

Sono lontani i tempi in cui Elijah Muhammad mentore di Malcolm X e Muhammad Ali, leader storico della NOI, collaborava con George Lincoln Rockwell leader del Partito Nazista Americano in funzione antisemita e separatista. (Alle celebrazioni del Saviour’s Day a Chicago del 1962, Rockwell parlò ai membri della Nation of Islam). Stokeley Carmichael leader delle Pantere Nere collaborava a “La Nazione Europea” organo della Jeune Europe (Giovane Europa) di Jean Thiriart.

L’unione della religione Islamica ad un ideale Marxista, faceva di fatto dei movimenti di liberazione Afroamericani, un alleato nelle battaglie contro il Liberismo, l’Atlantismo ed il Sionismo, adesso tali lotte vengono fatte in appoggio a queste tematiche. In Europa le “generazioni Erasmus” si sono subito accodate a questa farsa, imbrattando statue ed inginocchiandosi non per senso di pentimento per le discriminazioni dei secoli passati, ma in segno di sottomissione al Politicamente corretto della società dei diritti civili, in alternativa ai disueti diritti sociali, che con la benedizione anche dei BLM, stanno definitivamente scomparendo. Charlie è morto all’ età di 83 anni presso il Kern County Hospital di Bakersfield Il 19 novembre 2017 sicuro che l’ “Helter Skelter” stesse arrivando.

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