I poteri impazziti

 

I poteri impazziti

Cerco di capire lo stato della democrazia in Italia e la reale corrispondenza tra il dettato costituzionale e la prassi quotidiana.

Ovviamente non farò questa analisi da giurista, perché non lo sono, ma la farò da politico e tenterò di esaminare brevemente e con attenzione le aberrazioni più vistose, che ci vengono presentate come normali dai grandi mezzi di comunicazione, e le disfunzioni nei rapporti fra i poteri previsti dalla carta costituzionale.

Qual è allo stato il grado di libertà del popolo italiano?

Credo di poter dire, senza tema di smentita, che non abbiamo mai raggiunto livelli così bassi come quelli di questi ultimi anni, neanche nei periodi che sono stati definiti dittatoriali.

Basti pensare a quello che è successo nel periodo della cosiddetta pandemia da covid, quando il potere esecutivo (il governo), gestito e diretto in modo tirannico, da persone che nessuno aveva mai votato, personaggi spuntati dal nulla o emanazione di interessi finanziari extranazionali, ha travolto e neutralizzato il potere esecutivo (il parlamento) rendendolo un’appendice inutile e sacrificabile, nel più totale silenzio, se non addirittura complicità, degli organi di garanzia quali il presidente della repubblica e la corte costituzionale.

Così ci hanno obbligato ad indossare un’inutile, se non addirittura dannosa, mascherina, (alcuni studi stanno facendo emergere i danni sia psicologici, soprattutto tra i bambini, che fisici da mascherina), ci hanno chiusi in casa obbligandoci a non uscire, ci hanno obbligato a inocularci un siero genico sperimentale per il quale, oltre a doverlo pagare, ci hanno fatto firmare un foglio di responsabilità sugli eventuali effetti collaterali (effetti che oggi iniziamo ad apprendere essere molti ed anche gravi) e, come estrema ingiuria, ci hanno obbligato ad ottenere un lasciapassare verde (chiamato “green pass” per capire da dove venivano gli ordini) per poterci liberamente contagiare tra coloro che si erano lasciati inoculare il siero ed emarginare come reietti chi si era rifiutato con coercizioni tremende sul piano del lavoro e sul piano della vita sociale.

Ma non basta, con la scusa della crisi economica dovuta alle chiusure, non necessarie, hanno firmato il suicida ed inutile PNRR che ci indebiterà per dover restituire ad interesse i soldi da noi versati per istituirlo e che ci porterà, da una parte, nelle braccia del criminale Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) e dall’altra a fare cose inutili e contrarie ai nostri interessi e alla nostra cultura come impone lo stesso PNRR. Nel frattempo hanno lasciato mano libera alle multinazionali estere e al sistema finanziario globale di saccheggiare o distruggere le nostre imprese e il nostro territorio.

Se poi analizziamo il sistema elettorale che si sono inventato non siamo certo noi che eleggiamo i nostri parlamentari ma son le segreterie dei partiti che possono essere solo quelli e non altri se non sostenuti da ingenti quantità di denaro.

Tutto questo ci ha resi più poveri e tutti sappiamo come, nella società liberista e globalizzata in cui viviamo, la povertà restringe notevolmente i margini di libertà delle persone.

Le persone contano sempre meno e sono depistate dai problemi della quotidianità e possono dedicarsi sempre meno a lottare contro quello che ci sta capitando.

Il potere esecutivo ( indipendentemente da chi lo eserciti: destra, sinistra o sedicenti salvatori della patria) è eterodiretto e quindi è anti italiano ( basti pensare alla guerra contro la Russia su cui oltre 70% degli italiani è contrario). Il potere legislativo è stato esautorato e depotenziato. Il potere giudiziario ha essenzialmente taciuto, senza aiutare e impedire quanto di aberrante stava accadendo, tranne qualche rara eccezione i cui promotori sono stati pesantemente colpiti ingiustamente dal Consiglio Superiore della Magistratura (CSM)

E’ la prova provata del fallimento delle istituzioni previste dalla nostra costituzione che divide ancora gli Italiani in buoni e cattivi come nel 1947 hanno richiesto gli occupanti anglosassoni.

Anzi, proprio la Magistratura si sta dividendo in isole politicamente autogovernate alcune delle quali trattano le cause loro assegnate con pregiudizi ingannevoli con cui tentano di riscrivere, nella menzogna, la storia d’Italia. Ma di questo parleremo la prossima volta.

Nel frattempo, iniziamo a pensare ad un’Italia diversa, magari federale, ma con un’identità precisa, unita, sociale, partecipativa con istituzioni snelle, moderne di cui le persone si sentano partecipi, con una scuola che torni ad essere umanistica ed insegni alle giovani generazioni il valore della comunità e della solidarietà interna e verso le altre comunità in condizioni di reciprocità.

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