Ignoranza o malafede?

 

Ignoranza o malafede?

Non è un vero dilemma perché chi la fa da padrone è la stupidità. Chiaramente mi riferisco agli stucchevoli ed inutili dibattiti che si sviluppano in questi tempi su tutte le questioni ritenute a torto o a ragione importanti.

Quello che si nota è l’assoluta mancanza di punti di riferimento certi, ovvero è la prova provata della inesistenza di una visione identitaria nazionale.

Un esempio lampante si riscontra in queste ore su quanto accade in Russia, Ucraina e dintorni, in particolare per capire se l’episodio del gruppo di mercenari della Wagner rappresenta un momento di forza o di debolezza per Putin ed altre amenità del genere. D’altra parte tutti gli interventi su questo conflitto sono fuori schema.

Infatti nessuno mette al centro della discussione l’interesse nazionale italiano, ma ci si limita a fare il tifo o per Putin o per gli USA, poi ci sono quelli, sulla cui stupidità è inutile sprecare parole, che per giustificare le loro posizioni o si inventano rinate minacce sovietiche e comuniste o riscoprono un interesse europeo in mancanza dell’Europa.

Una premessa fondamentale è capire che l’Europa non esiste: infatti la UE (Unione Europea) non è una nazione ma una sorta di coacervo di interessi lobbistici antinazionali gestiti, molto spesso, contro gli stessi interessi delle nazioni europee che ne fanno parte; la NATO non è uno strumento di difesa dell’Europa visto che il “dominus” in assoluto sono gli USA e ne fanno parte Canada, Turchia e Regno Unito che con l’Europa hanno poca o nessuna attinenza.

Invece ha una forte influenza, collegamento e affinità storica e culturale con le nazioni europee proprio la Russia il cui destino geopolitico è saldamente collegato a quello delle nazioni europee e in particolare dell’Italia. Non si può sognare l’Europa come nazione se non inserendovi la più estesa nazione che sta sul nostro continente.

Non è un caso che la Russia nella storia delle numerose guerre civili intra europee abbia sempre svolto un ruolo importante. D’altra parte i grandi sognatori dell’Europa nazione l’hanno sempre vista estesa da Brest a Vladivostok e non a Brooklyn e dintorni.

Per l’Italia, poi, data la sua posizione geopolitica, diventa fondamentale un retroterra continentale per la realizzazione del suo destino e della sua missione di aiuto e di faro di civiltà per il supersfruttato e massacrato continente africano.

Ora credo sia chiaro l’interrogativo di partenza. Non capire queste nozioni di base vuol dire essere stupidi o antitaliani.

Su queste basi semplici e ovvie, tutti i falsi problemi dell’oggi diventano di facile soluzione come per esempio l’immigrazione selvaggia. Credo che a nessuno piaccia essere sradicato dalle proprie terre e dai propri affetti, ma una sana politica di aiuti ed interventi mirati a colpire lo sfruttamento intensivo dei territori e delle persone da parte delle multinazionali mondiali, delle ONG criminali e del potere finanziario potrebbe risolvere il problema a casa loro e secondo la loro cultura.

La crisi economica, voluta, costruita ed accettata, dall’ignavia, dall’insipienza e dal tradimento delle classi dirigenti europee si potrebbe risolvere con una nuova concezione del lavoro, della moneta e della proprietà che potrebbe trarre la forza dall’unione politica dei popoli europei per uscire dal criminale schema liberista e rimettere al centro della comunità l’uomo nella sua integrità con la sua fondamentale funzione sociale.

Ci sono libri da scrivere su queste concezioni e azioni da compiere. L’importante è iniziare a capire che l’uomo è un essere sociale, che la comunità è il luogo ideale per la realizzazione di questa socialità tesa a organizzare e manifestare gli aspetti materiali e spirituali dell’uomo e che si proietta al proprio interno ed anche all’esterno attraverso una solidarietà complessiva.

Sono i valori e le funzioni dell’uomo a fare da piloti per le nostre scelte al di là e contro gli egoismi particolari con il solo condizionamento dei luoghi e la collocazione geografica che ci è stata assegnata.

Noi Italiani, da questo punto di vista, siamo stati molto fortunati; cerchiamo di esserne degni e soprattutto resistiamo agli attacchi smodati che poteri finanziari fasulli e multinazionali truffaldine, con l’aiuto di nazioni che fingono di essere amiche e di traditori nostrani, ci stanno portando.

 

Immagine: https://www.azione.ch/

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