Il Misogallo

 

Il Misogallo

1814 dopo la caduta di Napoleone, Vittorio Alfieri dà alle stampe, Il Misogallo, (letteralmente, colui che odia i francesi), certo i tempi erano diversi, la società non era ancora stata completamente svirilizzata, la parola “petaloso “non era stata ancora coniata, e l’odio era ancora considerato un sentimento nobile. I rapporti del popolo Italico con i cugini d’oltre alpe sono stati sempre complicati, amore/odio, per una nazione che ci è sempre stata rivale, ma a cui invidiamo il pregio di essersi sempre sentita tale, (Nazione), e che non si è mai fatta scrupoli di difendere i propri interessi a discapito di tutti gli altri.

In età moderna escludendo le guerre mondiali, gli scontri con la Francia si sono svolti soprattutto sullo scacchiere Africano. Primo in ordine di tempo fu il cosiddetto “schiaffo di Tunisi“: dove, nel maggio del 1881, la Francia stabilì, con un’azione di forza, il protettorato sulla Tunisia, paese dove risiedevano più di 60.000 italiani. Durante la Guerra Italo Turca 1911-1912, la Francia non esitò ad aiutare pur se non ufficialmente l’impero Ottomano, forse per rinverdire i tempi dell'”empia alleanza” del 1536.

In età repubblicana, la battaglia si è spostata sul controllo degli Idrocarburi, una guerra senza esclusione di colpi fra l’Eni, e la compagnia petrolifera francese Total. Il 27 ottobre 1962, il Presidente dell’Eni Enrico Mattei muore in un incidente aereo, si pensò subito ad un attentato, perchè l’Eni, in quei giorni, aveva lanciato una iniziativa senza precedenti verso i paesi del Terzo mondo, offrendo una partnership del 75% per il paese ospitante, per far ciò trattava con vari governi enti e movimenti. In un articolo pubblicato su “Algerie Patriotique”, si ipotizza che Mattei sia stato ucciso dal controspionaggio Francese per la sua collaborazione con gli Algerini del Fronte di Liberazione Nazionale.

18 anni dopo il volo di linea dall’ aeromobile DC-9 della compagnia aerea Itavia, esplode nei pressi di Ustica. Nell’incidente morirono 81 persone. Nel 2015 la tv Francese Canal Plus confermerà una teoria ventilata già da Francesco Cossiga, presidente del Consiglio in carica all’epoca dei fatti, ad abbattere il Dc9 è stato un caccia Francese. Il bersaglio era un Mig Libico che secondo l’allora Inquilino dell’Eliseo, Valéry Giscard d’Estaing traportava il Colonnello Muhammar Gheddafi, per errore il missile colpi invece il Dc9.

Nel 2011 Nicolas Sarkozy, si metterà a capo delle potenze occidentali, prima forzandole al riconoscimento di un governo libico d’insorti che aveva la legittimità di un pinguino nel Sahara, poi imponendo i bombardamenti contro il legittimo governo Libico. Durante i giorni della Resistenza delle milizie fedeli al regime, Fu lui a recarsi a Tripoli per rassicurare i libici sul ruolo della Francia (e della Total ) nella costruzione della democrazia. Fu lui infine, ad ordinare la morte di Gheddafi, presumibilmente per impedirgli di rivelare dei milioni di euro arrivati da Tripoli come finanziamenti Elettorali. 27 Agosto 2018 a Tripoli sono riesplosi gli scontri tra diversi gruppi armati, che hanno rigettato il Paese nel caos, e messo in forte dubbio le elezioni previste per il 10 dicembre. A contendersi i giacimenti, sono il Premier Fayez al Sarraj, uomo gradito all’Italia, e il generale Khalifa Haftar, uomo gradito al nuovo Presidente Francese, Emmanuel Macron. 10 settembre, il Ministro Italiano degli affari esteri Enzo Moavero Milanesi incontra Khalifa Haftar.

La battaglia fra Italia e Francia continua, Macron e l’elite Francese continuano ad insultare il Governo sulle politiche migratorie, Charlie Hebdo  pubblica copertine fortemente antitaliane, il fumetto di Albert Uderzo, Asterix, e le sue trasposizioni cinematografiche ci narrano le gesta dei valorosi resistenti Galli all’occupazione Romana, ma la storia dice altro, nessun pentolone di pozione magica, impedì a Cesare di conquistare la Gallia, e nessuna linea Maginot impedì ai Tedeschi di parcheggiare i Panzer sotto la Torre Eiffel.

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