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L'Europa dei Gretini - Il Pensiero Forte

L’Europa dei Gretini

 

L’Europa dei Gretini

20 marzo 2017 sui social appare il teaser del remake tratto dal capolavoro di Stephen King “It”.

Nelle prime scene un bambino fa navigare una barchetta di carta sul selciato, in una giornata di pioggia, la rincorre indossando un impermeabile giallo, è l’inizio di una serie di sciagure, per il cui svolgimento vi rimando alla visione del film.

Un anno dopo una bambina altrettanto inquietante con (nelle giornate di pioggia) indosso lo stesso impermeabile, “bigia” la scuola, e si ferma di fronte al parlamento di Stoccolma con un cartello, “Skolstrejk för klimatet” (sciopero della scuola per il clima). Il suo nome è Greta Thunberg, classe 2003, affetta da sindrome di Asperger, malattia molto simile all’autismo ma con effetti meno gravi. Lo sciopero scolastico durerà sino al 9 settembre dello stesso anno, data delle elezioni governative svedesi. La decisione di questo gesto è nata a fronte delle ondate di calore e degli incendi boschivi senza precedenti che avevano colpito il suo paese. Voleva che il governo svedese riducesse le emissioni di anidride carbonica come previsto dall’accordo sul clima di Parigi. Dopo le elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, lanciando così il movimento studentesco internazionale “Fridays for Future”. Ha partecipato alla manifestazione “Rise for Climate” davanti al Parlamento Europeo a Bruxelles, ed ha parlato alla manifestazione organizzata da “Extinction Rebellion” a Londra.

Il suo sciopero ha attirato l’attenzione dei media in diverse nazioni e manifestazioni simili sono state organizzate in altri paesi, tra cui i Paesi Bassi,Germania, Finlandia, Danimarca ed Italia. Il 4 dicembre 2018 Greta ha parlato alla COP24, vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutosi a Katowice, in Polonia. Il 25 gennaio 2019 è intervenuta al Forum economico mondiale di Davos. Il 15 marzo 2019 si è tenuto lo sciopero mondiale “per il futuro”, al quale hanno partecipato moltissimi studenti in 1700 città in oltre 100 paesi del mondo, un milione solo in Italia. Il 16 aprile 2019 ha parlato alla commissione ambiente del Parlamento Europeo, il giorno dopo ha partecipato all’udienza generale di “Papa?” Francesco con il quale ha avuto un breve scambio di battute.

Ora una domanda sorge spontanea: com’è possibile che una ragazzina, che porta avanti una battaglia del resto legittima, sia diventata in così poco tempo un fenomeno globale?

Cominciamo col dire che Greta è figlia della celebre cantante Malena Ernman che nel 2009 partecipò al cinquantaquattresimo Eurovision Song Contest svoltosi a Mosca. Sui social vanta una pagina Facebook con quasi 300.000 like. A distanza di soli quattro giorni dalla prima protesta (24 agosto 2018) pubblica un libro dal titolo “Scenes from the Heart”.

Il personaggio Greta, è stato creato dall’esperto di marketing e pubblicità, Ingmar Rentzhog, proprietario della startup “We Do not Have Time”. Il 24 novembre 2018 Greta Thunberg è stata inserita nel board della società. Solo 3 giorni dopo la società ha lanciato una campagna di crowfunding che ha raccolto oltre 2,8 milioni di Euro. Ma la giovane attivista non è solo una macchina da soldi, Ingmar Rentzhog è il guru del marketing, della fortunata startup “CEO and Founder”, è stato assunto come presidente del “think tank Global Challenge” Fondato da Kristina Persson, ex ministro socialdemocratico Svedese dello sviluppo, già vice-governatore della banca centrale Svedese. Lo scopo dichiarato del think tank è quello di “combattere i nazionalismi”.

Dall’aumento dei consensi ai partiti “sovranisti”, a Bruxelles hanno seriamente percepito un pericolo per le elezioni europee svoltesi domenica scorsa, la piccola Greta è stata usata per arginare il dissenso verso le istituzioni europee che avrebbe potuto favorire i pericolosi Nazionalismi, operazione perfettamente riuscita, i movimenti Verdi ispirati dalla giovane attivista svedese hanno ottenuto più seggi dei sovranisti.

I Verdi risultano essere il secondo partito in Germania, il terzo in Francia, con buoni risultati in tutti i paesi dell’Unione. Charlotte Baerbock presidente del partito ambientalista Alleanza 90/I Verdi, deputata presso il Bundestag, esulta. “Adesso cambiamo insieme questa Europa”, I tedeschi, ha detto, si sono espressi “per la protezione del clima, per la democrazia, contro il populismo”.

Nel libro di King, il bambino dall’impermeabile giallo viene preso in ostaggio da un pagliaccio che vive nelle fogne, Greta Thunberg, insieme ad un intero continente viene tenuta in ostaggio da un’intero parlamento di Pagliacci, che anche questa volta nonostante l’ottimo risultato elettorale ottenuto dai cosiddetti sovranisti in Italia, Francia, Ungheria, Austria ed Inghilterra, sono riusciti a restare padroni del palazzo.

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