La Casa di Carta: la Resistenza siamo noi!

 

La Casa di Carta: la Resistenza siamo noi

 La Casa di Carta è un telefilm andato in onda nel 2017 in Spagna e sulla piattaforma streaming Netflix.

La storia è apparentemente semplice: otto ladri, guidati dalla carismatica, quanto misteriosa, figura del “Professore”, organizzano una rapina. L’obiettivo? Niente di meno che la zecca di stato! Attraverso una sceneggiatura intelligente, che nulla ha da invidiare ai migliori crime drama americani, e mirabolanti colpi di scena, capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo, a poco a poco si delinea il vero messaggio della storia: non si sta parlando solo di una rapina, ma di una rivoluzione ed è quello che emerge proprio dalle parole del Professore, simbolo di quella avanguardia intellettuale capace di coagulare attorno a un obiettivo comune la voglia di riscatto dei suoi compagni: “Nel 2011 la Banca Centrale Europea ha creato dal nulla 171.000.000 di euro. Proprio come stiamo facendo noi, però alla grande. 185.000.000 nel 2012, 145.000.000 nel 2013. Sai dove sono finiti tutti quei soldi? Alle banche. Direttamente dalla zecca ai più ricchi. Qualcuno ha detto che la BCE è una ladra?” Un messaggio dichiaratamente populista, secondo alcuni critici, ma capace di cogliere nel segno: loro, noi, siamo la Resistenza 2.0, in lotta contro quell’establishment finanziario europeo secondo il quale le scelte politiche debbono essere necessariamente sottomesse a quelle economiche (e più precisamente a quelle del liberismo).

 Se lottare contro un mostro bicefalo che vuole annientare secoli di civiltà sotto la scure di politiche di austerity create ad hoc per distruggere quelli stessi diritti sociali conquistati in secoli di lotte e sangue vuol dire essere populisti, ebbene lo siamo. Come chiamare, invece, quanti in questi giorni stanno difendendo a spada tratta l’improvvida decisione del Presidente della Repubblica, totalmente avulsa da qualsiasi mandato costituzionale (nonostante gli appelli alla salvaguardia della carta costituente fatti dagli stessi che la volevano stracciare a colpi di referendum)? Solo in un modo: traditori della Patria. Non abbiate paura, quindi, di penetrare anche voi nel ventre maleodorante del sistema per saccheggiarlo e distruggerlo: la Giusta Battaglia è iniziata e ha bisogno dei suoi eroi.

 “Ti hanno insegnato a distinguere il bene dal male, ma se quello che facciamo noi lo fanno anche gli altri, ti sembra giusto?”

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