Le trappole del sistema per l’Italia che si sta svegliando

 

Le trappole del sistema per l’Italia che si sta svegliando

La prima e più evidente trappola sono queste elezioni di fine estate, costruite consapevolmente perché nulla cambi.

L’agenda che Draghi ha messo in attuazione sta proseguendo il suo percorso criminale anti-italiano e nessuno dei principali contendenti, quelli che prenderanno più voti dai soliti “clientes” in cerca di remunerazioni, non solo non intendono modificare quella agenda, se non per cose marginali e di scarso significato, ma sono andati avanti, anche in questo periodo di ordinaria amministrazione, nell’attuazione del programma. Basti citare fra tutti la conversione in legge del decreto concorrenza, avvenuta in via definitiva il 3 agosto, che consente la privatizzazione dell’acqua, la messa all’asta delle nostre coste, per fortuna con un breve rinvio dei tempi, e altri provvedimenti di analoga gravità. Ulteriore grave colpo inferto alla legittimità e credibilità del parlamento italiano che con un voto bulgaro e con elezioni proclamate ha approvato un provvedimento che stravolge la volontà popolare espressa in due referendum in cui si è bocciata la possibilità di privatizzare l’acqua.

Nessuno dei partiti in corsa, neanche quelli del cosiddetto antisistema, tranne qualche eccezione parziale, mette in discussione la realizzazione o la sospensione della realizzazione del pnrr, quel piano capestro voluto fortemente da Draghi ed eseguito dai nemici del popolo che sedevano e sederanno nel parlamento, la cui unica funzione è la digitalizzazione e l’unificazione delle banche dati attraverso circuiti anche satellitari per il controllo, presumo anche dall’estero, del nostro popolo: ci indebitano per le future generazioni per poterci controllare con la nuova forma di schiavismo che si chiama digitalizzazione.

Nessuno propone un vero piano di rilancio dell’Italia utilizzando, sia l’enorme risparmio privato, sia facendo circolare i titoli di debito pubblico, non per il controllo ma per la ripresa della nostra stupenda nazione.

È questo silenzio assordante sui temi più drammatici che mi spaventa e nessuno ha realmente realizzato cosa ci sta per capitare addosso.

Per cui chi vorrà si potrà confrontare solo sui grandi fenomeni di distrazione di massa messi in campo in questi duri anni: la pandemia e la sua folle gestione, la guerra e la volontà di suicidio della nostra nazione manifestata con le scelte scellerate di Draghi e avallate dal parlamento, che ha perso qualsiasi funzione istituzionale, e purtroppo anche dal presidente della repubblica che dovrebbe essere il principale assertore e difensore dell’interesse nazionale, l’immigrazione … Sui temi veri che potrebbero portare alla fine dell’integrità nazionale regna il silenzio.

Ma non è solo questa la trappola, anzi proprio le elezioni e il comportamento dei gruppi antisistema ci fanno capire quanto poco siano antisistema questi gruppi. Intanto partecipano ad elezioni per raggiungere istituzioni ormai delegittimate da oltre 20 anni di abusi di potere, ricatti e acquiescenza che ne hanno completamente svuotato la funzione, dimostrando di gradire gli inutili strumenti del sistema. Cosa avallata dalla lotta per le candidature alla stregua degli stessi partiti di sempre. Tutto questo ci convince che molte di queste strutture e di queste persone non lottano per salvare l’Italia ma per fare la fine dei grillini che hanno avallato tutto e il suo contrario pur di non lasciare la poltrona.

Ma il sistema nella sua essenza proteiforme sta tentando di occupare anche lo spazio antisistema che è fuori dal gioco elettorale attraverso suoi uomini allo scopo preposti, i quali usando sempre schemi e linguaggi di sistema si propongono quali collettori del dissenso senza attaccare i temi reali del confronto.

Eppure nonostante le trappole, i segnali di risveglio sono tanti, scollegati, ma tanti.

Iniziamo a pensare ai candidati e agli attivisti in buona fede dei partiti antisistema che partecipano alle elezioni che sono tanti; pensiamo al fatto che soltanto il 7% del personale sanitario, cui è stato chiesto di effettuare la 4^ dose di vaccino, ha eseguito; pensiamo al personale scolastico cui è stato tolto l’obbligo di vaccinazione e che può tornare alle proprie funzioni e riprendere lo stipendio.

E’ questa la parte più viva della nazione quella che ha retto lo scontro e che può diventare capofila di un’Italia nuova, libera, autenticamente sovrana, pur con tutti i legacci e vincoli che diktat di pace (resa senza condizioni), trattati bilaterali e accordi transnazionali capestro; è il volto dell’Italia che mi piace, quello che potrà ricostruire e rinsaldare il legame identitario che ci unisce al di là e oltre le manovre dei vari Draghi e seguaci e di tutti quelli che in nome del sistema anti-italiano tentano di occupare strumentalmente lo spazio della protesta.

Per l’Italia noi lo impediremo.

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