Politica ed elezioni

 

Politica ed elezioni

Lo spettacolo è veramente deprimente: personaggi insignificanti ed incapaci messi a candidato sindaco, guitti e piazzaioli diventati segretari di partito, nullità estreme e politicamente corrette che invadono i teleschermi. Se sei di bocca buona, ti accontenti della mediocrità imperante per continuare a tenere accesi i televisori, dove viene messa in atto la più importante opera di lavaggio dei cervelli e di condizionamento di massa mai vista.

Il caso covid è emblematico. Abbiamo visto milioni di persone sgomitare per farsi inoculare un liquido sperimentale, per di più assumendosi la responsabilità per le conseguenze di tale operazione, convinti dalla paura del terrorismo mediatico sparso a piene mani dagli imbonitori al servizio del sistema di potere.

Chi domina oggi sono la banalità, l’insulsaggine, il vuoto cosmico. Tutti ormai si stanno convincendo che la differenza tra i sessi non esiste (eppure io amo tanto quella differenza che, per fortuna, esiste), che siamo tutti uguali, salvo poi attribuire ad ognuno un giudizio di valore: quello è brutto, quello è bello, affascinante, insignificante, intelligente, stupido, simpatico, profondo… Rimarcando, in tal modo tutte le differenze, che rendono interessante il mondo in cui viviamo fuori dal piattume del tutti uguali nella mediocrità più assoluta.

Concetti, ormai persi, che ci fanno vivere male, perché ci siamo privati di tutti i riferimenti che hanno arricchito la vita degli uomini, nei secoli.

Arricchire è un verbo difficile da usare nella odierna società liberista perché suscita subito e solamente la visione di conti correnti milionari, di ville megagalattiche, di panfili a più piani, di alberghi a sette stelle e via dicendo.

Infatti abbiamo dimenticato tutto quello che arricchisce la nostra vita interiore – voglio usare una parolaccia ormai desueta – il nostro spirito: il culto del Bello, la ricerca del Buono, la volontà di conseguire il Giusto, la soddisfazione profonda che ti dà l’Onesto e via di questo passo. Tutto questo ti dona la Felicità, quella vera, autentica, che ti fa sentire realmente libero, che ti rende soddisfatto e ti porta fuori dalla schiavitù opprimente dei computer, delle macchine, dei telefonini, che a tutto servono meno che a telefonare.

Sarebbe un’altra vita quella che ci fa apprezzare quanto di bello e di grande la natura ci offre, considerando le cose, che la tecnica ci propone, per quello che sono: strumenti al servizio dell’uomo, per semplificare i problemi materiali della vita e non macchine alienanti che scandiscono e condizionano tutti i nostri giorni al punto da credere che il possesso di oggetti sempre più moderni e sofisticati ci possa rendere felici, mentre in realtà ci rende schiavi delle macchine e potentemente condizionati dal potere.

Noi Italiani dovremmo considerarci fortunati perché viviamo nel Bel Paese, nella terra dove il “sì suona”, invidiato da tutti per le bellezze naturali, per il clima stupendo, per le ricchezze artistiche, per le numerose bontà culinarie, per lo spirito della vera accoglienza, che si sta distruggendo a causa di un’immigrazione selvaggia e sconsiderata, per la sagacia dei nostri vecchi, per la capacità creativa in tutti i campi del nostro popolo. Potremmo continuare per ore.

Invece ci perdiamo negli inglesismi, nell’apprezzare gli inquinamenti sub culturali dei popoli barbari, nello scimmiottare stili e tradizioni a noi estranee dimenticando le nostre tradizioni popolari millenarie che discendono dai fasti di Roma antica, con tutte le preziose contaminazioni positive delle culture con cui siamo venuti in contatto ed in particolare con la tradizione cristiana.

Sono millenni di storia e di civiltà, sono la nostra storia, la nostra ricchezza; solo pensando a questo e sfruttando la profondità dei nostri cervelli e delle nostre intelligenze potremmo tornare potenti.

Non lasciamo che ci tolgano tutto e liberiamoci dal torpore della schiavitù interiore.

 

Immagine: https://smartalks.it/

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