Saluto e augurio

 

Saluto e augurio

‘Ma ecco, è tempo di andare: per me a morire; per voi a vivere. E quale di noi vada verso il meglio, a tutti è oscuro fuorché al dio’, così Platone nell’Apologia mette in bocca a Socrate al termine di uno dei tanti celebri processi-farsa che la storia ci ha consegnato. Assassinato dalla restaurazione democratica perché aveva educato i giovani a pensare alla differenza (‘Conosci te stesso’) contro ogni inganno in nome di un fallace ugualitarismo (qui Nietzsche erra quando lo colloca fra i pensatori plebei). Ma non è mio intento proporre una lezioncina di storia della Filosofia.      

Del resto prediligo quanto lasciò scritto, prima di recarsi al Comando delle Forze Armate (vietata tale definizione, in verità) giapponesi, lo scrittore Mishima Yukio e fare seppuku (nobile e maldestro gesto). ‘La vita è troppo breve ed io avrei voluto vivere più a lungo’. O forse no.

La misura del tempo sta nelle opere compiute, nelle emozioni che hanno stretto il cuore, nelle idee a bandiera da innalzare al sole, nelle donne il cui corpo hai posseduto o solo sognato di possedere, nelle canzoni al vento in notti stellate, nelle piazze con il braccio teso e i bastoni a difendere il diritto di indossare la camicia nera, nelle parole dette e in quelle scritte. ‘Addio, Lugano bella…’, canta muto il mio spirito libertario a sfida e rivolta.

Oggi il Bastian Contrario, che avete imparato a conoscere, si congeda.

 Per quanto non mi è concesso sapere. Non me ne rallegro, non me ne dolgo. Come partire per un viaggio ove la meta il percorso le tappe sono in dubbio. Rimane il mistero, la curiosità.

Sono stato bene, lo ammetto. Ho raccontato storie, ho espresso qualche ideuzza e ho reso viva qualche immagine. Forse avrei potuto dare e di più. Non dipende, però, da me l’abbandonare questa compagnia piccola e brava.

A voi il saluto e l’augurio con il motto che m’appartiene e che mi rende in compagnia di Don Chisciotte e di Cyrano de Bergerac, del Corsaro Nero e di tutti gli eroi, strappati dalle pagine sparse di troppi romanzi letti: Faccia al sole e in culo al mondo!

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