Scuola di Pensiero Forte [16]: l’etica personalista per una politica forte (seconda parte)

 

Scuola di Pensiero Forte [16]: l’etica personalista per una politica forte (seconda parte)

Riconosciuto il valore più autentico, profondo, essenziale della persona e la portata di fondamento sociale che esso ha, cerchiamo ora di far luce sul significato politica che l’etica personalista ha.

Quando il ragionamento metafisico giunge fino alle verità ultime, sul piano etico si arriva a una formulazione più perfetta del principio personalista stesso: ogni uomo, si dirà, deve essere sempre trattato (amato) in modo tale che sia rispettata, e per quanto possibile promossa, la sua dignità di persona, ossia il suo fine proprio, la sua apertura conoscitiva e volitiva.

Ne scaturisce, quindi, un ideale pratico, vale a dire un qualcosa che vuole incarnarsi, realizzarsi fattualmente, nella realtà delle cose. Un ideale pratico è, di per sé, un ideale politico, come più volte abbiamo ripetuto, essendo la politica il “prendersi cura del bene comune.”

L’ideale fa capo ad una idea, che in questo caso prevede un dato importante, vero e proprio sigillo di garanzia di tutto ciò che compie: l’azione politica non deve andare contro il Bene dell’uomo, vale a dire il suo fine ultimo. Andare contro la persona sarebbe contraddittorio, perché la politica è fatta dalla persona per il suo bene, e controproducente, perché quando il bene non viene realizzato, la politica fallisce e non ha senso di sussistere.

L’etica personalista pone alla base dell’assetto politico l’inquadramento del fine politico. È un primo passo necessario, perché determina i poteri e i limiti dell’azione politica stessa, in rapporto con l’uomo che ne è sempre sia autore che fruitore. Nessun edificio solido può avere fondamenta di sabbia. Quindi, su tale basamento edifica le colonne della prassi politica a partire dai valori: è il valore, ovvero ciò che racchiude in sé la virtù e che la realizza, ad essere movente della prassi, del fare concreto della politica, poiché è nei valori che si esplica comprensibilmente il nucleo etico che sta all’origine. Infine, a copertura dell’edificio, mette la comunicazione del suo essere, che avviene tramite la vita sociale, spazio-tempo dove le persone vivono l’ideale pratico, realizzando fattualmente il loro fine.

La struttura dell’etica personalista è un modello di politica forte, autenticamente capace di promuovere il bene ultimo delle persone.

Molte delle grandi civiltà e nazioni sono diventate grandi e memorabili a partire proprio da questi principi etici. Non solo: questo è l’unico sistema etico che regge da circa due millenni mantenendo solido il suo nocciolo e fornendo ispirazione e impulso a tanti altri.

Certo, è cosa poco sensata pretendere di esaurire in queste poche righe la portata politica dell’etica personalista. Andando avanti esploreremo gli orientamenti essenziali della vita politica e della evoluzione in chiave personalista della società, secondo le modalità in cui essa si configura nei diversi contesti umani.

 

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