Scuola di Pensiero Forte [36]: il futuro sta sulle spalle dei giganti del passato
Abbiamo parlato di rinnovare, rifondare, ricostruire, ricostituire, rifare, tutte parole di grande peso e valore, che non scaturiscono certo da un incosciente arrembaggio verso il mondo odierno, ma trovano il loro fondamento in una attenta analisi, certamente imperfetta e migliorabile, talvolta spiegata in queste righe frettolosamente, ma assolutamente non vuota di motivazioni e contenuti.
Qualcuno può anche essersi chiesto che fine fanno i buoni esempi, i grandi del passato, coloro che già hanno fatto tanto e sono passati alla storia, mentre noi proponiamo continuamente un certo tipo di novità.
Ebbene, in questa Scuola siamo convinti di una cosa: il futuro sta sulle spalle dei giganti del passato. È lì che nasce, crescere, si forma, prende il volo verso il domani.
Lungi da noi l’idea di introdurre “novità” o innovazioni: già nel secolo scorso ce ne sono state proposte a dismisura, fino alla nausea, provocando il crollo della società e la perdita di senso del vivere comune. Preferiamo, invece, prendere alcuni modelli del passato, quelli grandi, belli, di nobile animo, che hanno veramente dato lustro alla storia dell’umanità, dimostrando che l’uomo è l’essere vivente prediletto. D’altronde, lo abbiamo sempre fatto in queste settimane, citandone spesso alcuni.
Da dove attingiamo principalmente i modelli che riteniamo, a buone ragioni, essere necessari per il futuro?
Partiamo anzitutto dai gloriosi nomi dell’epoca classica. Il perché è evidente: si è trattato del periodo storico dove sono state gettate le fondamento di tutta la cultura del nostro continente (e non solo), dalla filosofia alle arti, passando per la tecnica e la politica. Storicamente è innegabile che la culla della civiltà sia stata quella del bacino del Mediterraneo, fra Medio Oriente, penisola ellenica e Italia romana. Ancora oggi tutto il nostro vivere è impregnato di quei primordiali passi nel sapere che quegli uomini hanno compiuto.
Successivamente, non possiamo non ricordare quel meraviglioso periodo che fu il Medioevo: i secoli del consolidamento dei regni politici, lo sviluppo della tecnica e delle scienze, la gloria sublime dell’arte, il fiorire della letteratura e della musica, le esplorazioni verso luoghi sconosciuti, e tanto altro ancora. Un lungo elenco di grandi personaggi la cui opera è attualissima proviene dal Medioevo e ci ricorda che la Bellezza è necessaria all’uomo per trascendere se stesso e raggiungere il proprio fine.
Infine, ma non perché è la fine della Storia, anche nell’epoca moderna e contemporanea riscontriamo alcuni personaggi di ingente spessore, che non possiamo non accogliere nelle fila di coloro che, in un’epoca segnata già del decadimento del pensiero e del vivere come quella moderna e post-moderna, si sono alzati per gridare al mondo che la verità è ben altro, ed hanno difeso coraggiosamente quegli ideali, quei principi e quella sapienza che ha fatto grande il pensiero forte della nostra terra.
Non esiste futuro senza prima una eredità. I grandi del passato ci sono di modello per imparare molte cose, ma anche per evitare di compiere gli stessi errori ed elevarsi a nuove conquiste.
Sbaglia tremendamente, e qui lo affermiamo con forza, chi osa dire che la tradizione è da gettar via, chi rifiuta di conoscere la propria storia, chi si oppone alla Verità che la Storia ci consegna. Questi è nemico del Bene comune, della società intera e persino di sé medesimo, perché nega violentemente l’origine dativa del proprio essere persona, ritrovandosi col destino di una drammatica irrealizzazione e della perdita inesorabile della propria felicità.
Contrariamente, noi crediamo nella necessità, anzi osiamo dire nel dovere di insegnare la Storia e di far conoscere quali sono le nostre origini, perché solo così potremo indicare quale è la direzione giusta da seguire.