Scuola di Pensiero Forte [83]: lo spirito giusto

 

Scuola di Pensiero Forte [83]: lo spirito giusto

Il terzo tempo del nostro cammino di formazione, di questa Scuola, richiede uno spirito un po’ diverso dai precedenti: se precedentemente ci siamo posti in ascolto di ciò che la Tradizione del passato ci consegnava come nobile patrimonio cui attingere, accettando di metterci in discussione per re-imparare a pensare e facendo lo sforzo di lavorare per impostare una nuova forma mentis; adesso ciò che serve è mettersi in ascolto di sé e prepararsi ad entrare in azione.

Per un primo tratto, continueremo lo studio tecnico, vedendo come dalla comunità si passa alla società ed affronteremo la nascita della politica, intesa stavolta in senso pragmatico, quindi passeremo a rendere fattuali tutte le conoscenze che abbiamo acquisito. Quest’ultima parte è senza dubbio la più importante del nostro cammino: tutto quello su cui ci stiamo formando è finalizzato a renderci persone migliori, a crescere e formarci, ancora di più a compiere delle scelte che siano trasformative per la nostra esistenza.

Ecco che ci muoviamo nell’ambito dello spirito, o se vogliamo usare un’altra terminologia di chi noi siamo veramente. La Scuola di Pensiero Forte non è un’aula nella quale si apprendono delle nozioni e si riceve un voto dall’insegnante, per poi ricevere un attestato; qui la scuola è la vita di tutti i giorni, le nozioni sono le scelte che compiamo che ci insegnano dal di dentro di noi stessi, e la prova di verifica sono le prove che ci troviamo davanti nella vita, superando le quali potremo dire di aver davvero imparato qualcosa da questa Scuola.

Formare persone migliori, formare persone felici, formare persone che vivono la missione della politica, che è, lo ribadiamo ancora una volta, il prendersi cura del Bene comune; prendere consapevolezza di sé e risvegliare le coscienze: questa è la nostra Scuola, questo il nostro cammino. E questa anche la nostra battaglia, in un mondo che è diametralmente avverso a tutto ciò. Quello che vogliamo fare è cambiare anzitutto noi stessi per divenire capaci di cambiare il mondo. Ciò che è all’interno si riflette all’esterno, o per dirla con i pensatori dell’Oriente il mondo esteriore è interiore e, dunque, da come noi vediamo il mondo cambia anche il mondo stesso. Non può dunque comprendere adeguatamente la nostra Scuola chi si pone in avversione alla vita interiore e alla trascendenza verticale della persona umana, perché viene a mancare quell’elemento che è per noi centrale; tuttavia, ben vengano coloro che sono critici, dubbiosi o che negano queste realtà, perché siamo certi che percorrendo sin dall’inizio la strada che abbiamo tracciato, potranno scoprire una dimensione tutta nuova della loro esistenza.

Andando avanti ci troveremo a discutere di molte tematiche spigolose, o che comunque generano diversità di opinioni e divergenze d’azione, pertanto è giusto ricordare sin da ora che in questa sede non vengono proposte risposte definitive o soluzioni preconfezionate, ma esattamente l’opposto: qui si forniscono strumenti per imparare a pensare con la propria testa e col proprio cuore, facendosi una propria opinione, esplorando ed esplorandosi, per poi fare scelte che hanno delle conseguenze radicali, per se stessi e per il mondo intero. È una scuola di trasformazione, potremmo quasi dire osando con un pizzico di orgoglio. Lo spirito giusto per cominciare sia questo: cuori in alto e ricordando che la vittoria è già nostra.

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