Nel 2017 Fox Television e Marvel, lanciano “The Gifted”, una serie tv ispirata al fumetto della Marvel X-Men. La trama, in una America distopica, umani e mutanti si battono per la sopravvivenza della specie. I mutanti, tutti con superpoteri vengono cacciati dalle Sentinel Services, una agenzia governativa che si occupa di schedare, catturare, e se necessario eliminare la cosiddetta minaccia mutante. Una succursale delle Sentinel Services pare si sia istallata anche nel vecchio continente, e si sia posta alle dipendenze del consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina. I servizi di sicurezza periodicamente pubblicano una black list, con i nomi dei terroristi più pericolosi che attentano alla “sicurezza nazionale”.
Già in passato erano finiti nella lista di proscrizione, un esperto di arti marziali del Michigan, cintura nera 7º Dan di Aikido, e un “supereroe” Francese dotato di super forza, ottenuta cadendo da piccolo nel paiolo di un Druido di nome Panoramix. Da qualche giorno alla lista si aggiunge un pericoloso banshee, di Cellino San Marco il cui “urlo sonico”, pare in grado di ferire chi ne viene colpito. Steven Seagal, attore statunitense sessantasettenne noto per i suoi film arti marziali, è stato bollato come attentatore alla sicurezza nazionale. Le autorità ucraine hanno infatti dichiarato che l’attore avrebbe “commesso azioni socialmente pericolose … che contraddicono gli interessi del mantenimento della sicurezza dell’Ucraina”, Seagal aveva partecipato a una manifestazione motociclistica pro-Putin in Crimea. Gerard Depardieu, attore Francese indimenticabile interprete di Novecento e della saga di Asterix dove interpreta il forzuto Obelix, in una intervista osò dire “amo Russia e Ucraina, che è parte della Russia”. Ai media ucraini è quindi proibito ricordare il nome dell’attore, i cui film non verranno più né proiettati nei cinema, né trasmessi alla televisione.
Il terzo pericoloso terrorista mutante risponde al nome di Albano Carrisi. Al Bano e Romina Power sono fra gli artisti italiani più conosciuti in Unione Sovietica, il cantante pugliese non ha mai nascosto la sua ammirazione per il presidente russo, Vladimir Putin. “l’ho incontrato tre volte – ha raccontato in una recente intervista – nel 1986, durante una tournée in Russia, allora era a capo del Kgb, venne in albergo per complimentarsi. Poi nel 2004 ho cantato al Cremlino per festeggiare il Capodanno, e nel novembre scorso, sono stato invitato ad esibirmi alla festa del centenario del Kgb.”- “Non ho mai detto una parola contro l’Ucraina. Mai fatto neanche un apprezzamento. E’ inaccettabile che proprio io che canto da sempre la pace ora venga trattato come un terrorista.”
Al Bano però precisa: “se Putin è bravo io lo dico”. Già nel 2010 Albano era finito in un’altra lista nera, il 20 ottobre visitò la repubblica del Nagorno Karabakh, non riconosciuta dall’Azerbaigian. Per questo motivo le autorità azere lo inserirono nella lista delle persone indesiderate. Repubblica non nasconde l’antipatia per il cantante, titola la notizia di oggi: “Al Bano, la Puglia feroce che fa paura all’Ucraina”- sullo stesso giornale nel 2014 si dette ampio spazio alle accuse dell’ANPI a Romina Power, tacciata di essere “fascista”, solo per aver recitato nel Film di Belluco “Il segreto di Italia”, che racconta i tragici eventi dell’eccidio di Codevigo.
Nei commenti sul sito di Repubblica: “ha fatto benissimo l’Ucraina, altri paesi dovrebbero seguirla” ,”Albano è un arrogante, cafone e stima i politici con le mani sporche di sangue!” Nella lista nera di Kiev compaiono centinaia di artisti, che si sono espressi a favore della Federazione Russa, oltre ad Albano, Depardieu e Seagal, ricordiamo il regista Jugoslavo Emir Kusturica, e quello statunitense Oliver Stone. Definire la Russia una grande democrazia, ti catapulta alla damnatio memoriae, invece nella democratica Ucraina i dissidenti spariscono, e le voci solo percepite come contrarie vengono tacitate. Questa democrazia Ucraina provoca invidia a politici e giornalisti nostrani, aspirerebbero anche loro a liste di proscrizione per sopprimere definitivamente ogni pensiero alternativo al democratico petaloso pensiero unico.