Una Nuova Era

 

Una Nuova Era

Ho una flebile speranza che tutto quello che ci sta capitando addosso in questi giorni possa ricreare un mondo diverso da quello drammatico e allucinante in cui stiamo vivendo.

Non sempre dalle cose brutte e dolorose nascono solo dolori e dispiaceri; l’umanità aveva bisogno di una nuova catarsi per aprire gli occhi e capire in quale buco nero si sta ficcando

Forse il fermarci per qualche giorno, stare in casa senza sapere cosa fare, dopo i primi giorni di sbuffi e lamentele, ci potrà portare nuovamente a meditare, a leggere, a capire le ragioni profonde della vita, a porci domande che nessuno più si pone.

Capire, che forse la vita non è solo correre per accaparrarsi una posizione sociale, non è appagare tutti i desideri, dai più nobili ai più volgari, non è neanche vestirsi di un’apparente bontà o per far vedere agli altri quanto sei buono, o per conquistare, ovviamente sempre in modo materiale, la benevolenza di qualcuno, in cielo o in terra, capire ci può aiutare a vedere il profondo malessere che è in ognuno di noi.

La vita non è apparenza, la vita è sostanza; la vita è lotta costante per conquistare sempre una maggiore consapevolezza dei valori intrinsechi in ognuno di noi.

Il valore di una persona non si misura dai soldi o dai beni che possiede, ma dalle qualità umane che riesce ad incarnare, dagli esempi che riesce a dare, perché gli esempi sono i primi insegnamenti che la vita ti offre.

Ecco sogno e spero che, a prescindere dalla classe autoproclamatasi politica che abbiamo, si possa sviluppare anche nei giovani la consapevolezza del mondo bloccato in cui viviamo, dell’inversione di tutti i cardini del vivere civile che stiamo subendo e la drammaticità dei “doni” che la globalizzazione ci sta portando.

Capire è il primo passo, intravvedere le gioie autentiche che possono derivare dalle piccole conquiste interiori è il successivo, rendersi conto che da una comunità coesa e organizzata può derivare un maggior benessere è un ulteriore passo. Una comunità composta in tal modo porta ad ognuno delle facilitazioni che la fanno diventare una forza notevole anche nei rapporti con gli altri.

Qui non sto parlando di massimi sistemi ma solo delle semplici cose della vita, quelle che hanno reso grande il popolo italiano, con tutti i suoi difetti, nei secoli, quelle da cui ripartire per tornare politicamente a ridiscutere tutta la realtà che ci circonda, prima in casa nostra e poi nei rapporti con gli altri.

Questi i primi passi concreti: aprire gli occhi e capire quale mostro è il liberismo imperante; il benessere economico non è un fine ma solo un mezzo necessario ma non sufficiente; da soli si è vittime dei forti, che oggi sono i detentori delle risorse; l’etica è il principale vincolo di coesione di una comunità e quindi è una manifestazione di forza; una comunità etica è dotata di grande forza, a maggior ragione se è fornita di storia e di profonda cultura, come la nostra comunità italiana.

Da questi primi passi discende una nuova consapevolezza per una Nuova Era di crescita e prosperità da esportare prima in Europa, una nazione tutta da costruire, per poi irradiare, tutti insieme, nel mondo questa forza motrice che alleata con le altre forze morali già in lotta, possano definitivamente debellare il potere disumanizzante dei grossi gruppi finanziari e delle forti multinazionali del denaro.

Un sogno? Forse. Una speranza? Sicuro. Percorriamola in questi giorni di forzato isolamento.

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