Spesso mi chiedo come si fa a vivere in una società senza riferimenti certi, poi mi rendo conto che tutto questo è voluto per non permettere agli esseri umani di trovare in sé stessi la forza e la capacità di opporsi a questa nuova forma di controllo e soggezione molto più gravosa dello schiavismo, perché, come la droga dà assuefazione.
Questo sistema di condizionamento e svirilizzazione è particolarmente grave in Europa e soprattutto in Italia, dove la capacità creativa e l’arte di arrangiarsi potrebbero diventare un problema serio per i padroni del mondo.
La memoria, poi, mi riporta agli anni giovanili quando il maschio era tale ed aspirava a diventare uomo e la donna sapeva esattamente qual era la sua posizione nella società e l’alto ruolo che la natura le ha affidato. Il mistero della procreazione è da solo un viatico per fare delle donne degli esseri da venerare.
Tutta la società era organizzata e preordinata in funzione della continuità della specie e su questo principio base veniva impostata l’educazione sia degli uomini che delle donne. Da qui derivano i principi ancestrali su cui si basano l’educazione, il rispetto, il senso della famiglia, lo spirito comunitario, le ragioni stesse della vita.
Oggi, al contrario, vogliono farci credere che la maternità sia un accidente o, nel migliore dei casi un incidente. Nessun aiuto per chi procrea, nessuna attenzione per la madre ma, se volete, anche se è una cosa senza senso, per un padre, che vogliano alternativamente fare i casalinghi per dare un riferimento certo ai figli e alla famiglia tutta. Anzi, hanno reso impossibile vivere senza il lavoro di entrambe i coniugi; il che fa ridere proprio oggi che informatica e robotica stanno riducendo in modo drastico le possibilità di lavoro.
Questa è la prova che gli stati non esistono più, perché si potrebbe approfittare proprio del grosso vantaggio della tecnica che rende meno necessario il lavoro dell’uomo per ricostruire il perno delle famiglie, base per la costruzione e crescita delle comunità, riconoscendo con la maternità la partenza di un congruo salario che accompagni fino alla morte.
Ovviamente questo può derivare solo dalla fuoruscita dalla logica del profitto, propria della società capitalista e liberista, e dalla introduzione tra i parametri economici dell’utile sociale.
Invece pensiamo a regolamentare e sperperiamo denaro per le pulsioni sessuali di ognuno di noi spacciate, in modo subdolo, come normalità ed ormai diventate la nuova frontiera della società per cui il genere umano non è più diviso tra maschi e femmine, ma tra vari generi difficili anche da catalogare, alcune delle quali vere e proprie perversioni.
Tra poco dovremo accettare come normale anche la pedofila perché tutto riusciamo a giustificare in nome di un mal compreso ed ancor peggio digerito concetto d’amore.
Queste poche righe, che parlano solo della punta di un iceberg dell’enorme degrado cui è giunta la società europea, potrebbero essere molto criticate perché è un attacco profondo al politicamente corretto in vigore oggi.
Ma non bisogna tacere più perché vedo troppe mamme che soffrono per aver messo al mondo i figli troppo tardi, vedo troppi bambini affidati o a nonni troppo vecchi o a accompagnatrici di un altro mondo, di un’altra cultura.
Tutto questo dona malessere, crea insoddisfazione, spacca le famiglie. Le altre strutture che un tempo donavano sostegno ed aiuto nell’educazione e formazione dei futuri uomini, come la scuola e la chiesa, ormai hanno abdicato al loro ruolo.
Rimane solo una subcultura del male che vuol convincere noi europei che tutto ciò che abbiamo prodotto in millenni di civiltà è da buttare via. E’ ora di ribellarci a questo immondo modo di agire da parte di chi, per squallidi giochi di potere, vuole distruggere, e ci sta riuscendo, i cardini del vivere civile.
E’ ora di dire basta e iniziare a chiamare le cose con il loro nome, senza paura e senza vergogna. Sarà difficile perché i distruttori della cultura e della civiltà hanno saputo lavorare, si sono appropriati di tutti i mezzi di comunicazione, hanno svirilizzato tutte le istituzioni politiche, si sono impossessati della grande menzogna monetaria e hanno imposto la truffa del mercato finanziario, ma lo dobbiamo fare.
Anche perché abbiamo un grande alleato: la Natura con le sue inesorabili leggi, molto più potenti di quelle del mercato.