I buoni propositi

 

I buoni propositi

Un anno è passato. Mono tematico e insulso quasi come tutti noi che lo abbiamo trasportato e accolto nella nostra clessidra con un numero sempre minore di granelli di sabbia.

Parole vuote ci hanno condito il quotidiano che dondolava tra il monotono e surreale.

La sintesi ce la faranno i giornalai di regime tra un bicchiere di prosecco sgasato e buoni propositi per l’anno che verrà. Continuerà il distanziamento sociale, il divieto di associazionismo chiamato assembramento purché non siano le scomparse sardine o i giovani di Emergency a farlo etcetera etcetera; ma loro non lo faranno perchè fatte della stessa materia del regime.

Faranno perché li dove non c’è colonna vertebrale non c’è anche tessuto: di nessuna natura.

Continueranno tutto sommato a volerci bene e come il “buon” Pater Familias a preoccuparsi di noi; lo fecero quando la Brexit imperversava disturbando i nostri sogni europeisti o quando lo spread era schizzato persino fuori dal Mòse di Venezia.

Ho sempre diffidato dei buoni propositi sin dalla tenera età; non ci ho potuto davvero fare nulla nemmeno quando a dirmelo era chi me lo diceva  “per il mio bene”.

Vennero gli studi filosofici (maledetti!) e dall’ Etica Nicomachea di Artistotele alla Repubblica di Platone iniziai a rendermi conto che purtroppo avrei scelto la fazione sbagliata.

Inizia a rendermi conto della insulsa importanza di chi il nostro bene nella storia l’ha voluto da sempre. Quante rivoluzioni vere fallite per il bene di chi ha pensato anzitutto a se stesso e ai propri familiari invece di votarsi ad una causa comune che avrebbe fatto di un gruppo misto una certa idea di societas; quanti morti ammazzati sul patibolo della ipocrisia. Gesù Cristo per tutti prima che figlio di Dio merce per l’uomo perfino rinascimentale. Pecunia non olet, lo sapevano pure i Romani che si erano definiti difensori e promulgatori di un certo diritto trascendente la Natura umana. Loro il solco, noi la carota.

In qualsiasi potenziale esperienza della vita di comunità c’è chi si erge più degli altri a demiurgo tradendo gli stessi presupposti per cui e su cui quella comunità stessa era venuta in essere.

Ne pagò a sue spese Dannunzio con l’impresa Fiumana, Che Guevara con la rivoluzione cubana persino lo stesso Allende; pagò cara l’Italia la storia di quei fascisti che si rigenerarono nella nascente DC con il sangue della sovranità limitata di Lady U$a.

La storia si ripete, ma ripetendosi si trasforma e come il virus si inasprisce. E allora via, giù cumuli di parole che risuonano come l’apocalisse di Giovanni o le pagine di un Orwell profetico più che mai. Quando quel punto di non ritorno si sarebbe potuto scongiurare con i buoni propositi di “Valle Giulia” ecco che comprarono tutto; dall’ ideologia al 6 politico. Chi non si fece comprare oggi cura ipertensioni e gastrite cronica; li cura qualcuno ai domiciliari altri in carcere altri per strada come clochard di cui non si ha memoria. Perché Memoria è troppo grande per chi ha accettato tutto sommato e per il quieto vivere “un eterno presente che ancora non ha”.

E via dal 2020 al 2021 è un battito d’ali di farfalla e una nuova liberazione dalla trincea divano mediante la baionetta vaccino della multinazionale Pfizer che dopo essere stata coinvolta in scandali passati ha passato lo straccio sulla sua coscienza e su quella altrui ed è pronta a governare gli stati sotto l’egida della renovata Libertà nell’ ambito di una renovata Virtus Europeista e planetaria.

Ancora il buon Platone; dall’ auriga alla caverna; Anima è contenitore sta urlando da più angoli il buon Malanga ma si sa noi che ragioniamo in codesta misura siamo tutti “terrapiattisti”.

Eppur si muove anche se qui c’è un deserto che avanza peggio del dopo unità dell’italietta borghese e inutile. Poi a voglia a mandare aventi cultura, monumenti, pizza e mandolino ma se non ci si adopera per chi vuole fare “il mio e il tuo bene” ?

Dinnanzi a ad un tavolo con sempre meno persone consapevoli della nostra miseria attendiamo i nuovi buoni propositi vecchi come questa società creata dalle perenni rovine della guerra e di chi ha abbandonato il fiume della tradizione per finire nell’ oceano della decadenza.

Ma che ci possiamo fare; “ è stato sempre così e lo sarà tauta aei “ e l’anno che sta arrivando tra terremoti, Covid 19-20-21 tra un anno passerà, qualcuno si sta preparando per andarsi a

vaccina’ “.

Torna in alto