I giustizialismi dei 5 stelle

 

I giustizialismi dei 5 stelle

E’ meglio il sinistro Ermini,  renziano e fiorentino di qualsiasi giustizialista al seguito del M5S e del ministro Bonafè, tifoso di Davigo che enuncia un principio di colpevolezza a prescindere e solo perché si è in politica : “… non ci sono politici innocenti ma solo politici non scoperti  …( con le mani nel sacco sic.)”   – I parvenu del M5S scoprono che la magistratura fa politica…. evidentemente anni di battaglie garantiste e contro le ” toghe rosse” ad ogni livello, per un Processo Giusto ed una Giustizia Giusta, celere e frutto di istruttoria esperita da inquirenti altri rispetto a chi il loro lavoro deve giudicare in modo terzo e senza alcuna commistione se non altro derivata dal dato di fatto dell’intercambiabilità dei ruoli del PM con il giudicante.

Nei procedimenti disciplinari che vedono le toghe inquisite ex se ed in modo autoreferenziale c’è altro limite al sistema dei privilegi che vengono vieppiù esposti quando tocca alle toghe essere indagate e stare sulla graticola e quando loro invocano le garanzie che negano per altri versi ai comuni cittadini normalmente stritolati da solerti dispensatori della giustizia ad orologeria. Non credo che il M5S potrà chiarire la problematica dell’obbligatorietà dell’azione penale e mai regolamenterà il fenomeno dei procedimenti che pendono presso le procure italiche per decidere come affrontare le indagini evitando che siano le toghe (rosse) in genere a stabilire quali processi portare a dibattimento e quali far prescrivere e basterebbe statisticamente verificare quanto tempo i processi stazionano negli uffici delle procure….., alla faccia della maliziosa riforma dei termini prescrizionali finalizzati a mantenere basso il numero delle toghe ed alti i loro compensi per consentire loro di lavorare meno e dilatare quindi i termini del processo a spese di Pantalone e del cittadino amministrato.

Figuriamoci se il M5S supino a Davigo & C. può emendare un problema quale quello di far lavorare di più le toghe. Non si fanno concorsi per magistrati perché un conto sono i privilegi divisi per otto/novemila toghe in Italia ed altro conto è dividere, sempre però gli stessi privilegi ( stipendi, pensioni d’oro, buonuscite ecc.ecc.) per 10/15 mila toghe che, però, potrebbero fare e rendere giustizia al cittadino. Non è dal M5S valutare che le toghe dovrebbero amministrare la giustizia e non fare morale ed etica della giustizia per stabilire il bene ed il male perché ciò è demandato, al limite, alla politica, alla religione, all’educazione ai valori sociali ecc. ecc.

Non è materia da M5S pensare che le carriere dei magistrati debbano essere diverse e separate anche oltre le funzioni e che gli incarichi stragiudiziali come la politica militante loro negati a garanzia della loro funzione, quindi organizzate in modo diverso per chi indaga e propone al giudice terzo una richiesta di colpevolezza e lo stesso giudice terzo che deve valutare l’operato di chi ha indagato e proposto una sanzione. Non è materia per il M5S e neanche per David Ermini già renziano di ferro ed esponente di punta del pd, rimuovere l’ostacolo della norma in bianco, quella che non prevede sanzioni per la toga che in spregio all’art. 358 cpp, non svolge alcuna indagine “..anche a favore dell’incolpato/indagato…”, con ciò determinando le storture di processi fasulli e politici, ad orologeria, che vengono portati a dibattimento, intasano il corso della giustizia e si concludono con un ridicolo nulla di fatto.

Oggi nelle sale cinematografiche viene proiettato il film sul massacro di Stefano Cucchi, ma penso, a prescindere dalla rappresentazione cinematografica, a quanta carriera ha fatto quel magistrato (GIP??) che ha visto in faccia l’indagato, nella sua aula e nelle condizioni fisiche di massacrato, segnato e moribondo ed idem dicasi per il PM d’udienza ed anche l’avvocato d’ufficio, il cancelliere/segretario, l’uff.le giudiziario, oltre ai medici, infermieri ed aguzzini vari. Vergogna! Ma il 5 ottobre è l’ennesimo anniversario del massacro del ” Piccolo Attila” , Nanni De Angelis, sulla cui tragedia nessuno ha fatto mai un film ed io dico perché fascista ed antagonista al sistema quindi da cancellare juris et de jure anche se massacrato dalle guardie fino a morirne ed alla cui memoria nessun inquirente ha dedicato più di tanto….. anche questa non è materia per il M5S ma questa, però è, comunque, altra storia.

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