Il liberismo come nuova forma di totalitarismo
Ha destato un certo scalpore quando Vladimir Putin, presidente russo, in un’intervista con The Financial Times, ha annunciato “la fine dell’era del liberalismo”.
Secondo Putin, l’ideologia liberale, quella che prevale nel mondo occidentale, è divenuta obsoleta. Questo è particolarmente percepibile dal fatto che i popoli europei manifestano la loro opposizione al massiccio afflusso di migranti, all’idea delle frontiere aperte e al multiculturalismo.
“L’idea liberale è superata”, ha affermato Putin. “È entrata in conflitto con gli interessi della stragrande maggioranza della popolazione”.
Per approfondire l’argomento, dobbiamo chiederci in cosa consista l’ideologia liberale/liberista. Bisogna capire perché oggi il liberismo sfrenato si è messo in aperto contrasto con la visione tradizionale dell’uomo e del sistema sociale da cui è stata caratterizzata da secoli la civiltà in Europa.
Non bisogna cadere nella trappola del concetto di “libertà” così frequentemente espresso dai teorici del liberismo. Libertà è una parola facilmente comprensibile e gradita alle orecchie del pubblico.
La truffa del moderno concetto di liberismo deriva dal considerare la libertà strettamente legata con una visione individualista dell’uomo, e quindi si deve intendere come libertà da tutte le forme di identità collettiva. Il liberalismo pone l’individuo al centro della sua ideologia e disdegna qualsiasi identità comunitaria.
L’individuo, concepito dall’ideologia liberale, è assolutizzato, ovvero completamente libero da qualsiasi tratto collettivo: dall’appartenenza a un gruppo etnico, da una cultura di appartenenza e persino da una nazione.
Secondo l’ideologia liberale l’individuo deve essere purificato da Dio, dalla fede, dai suoi valori spirituali. L’individuo deve essere libero di seguire le sue inclinazioni, persino quelle più basse, rivendicandole come “diritti”.
Tuttavia non bisogna considerare che “il liberalismo proibisca la religione”. Questo non è esatto in quanto è sottinteso ed ammesso che la religione rimanga esclusivamente a livello individuale, come una “questione personale” che ciascuno può risolvere nella sua sfera. La migliore forma per i liberali dell’idea religiosa è nella visione protestante, calvinista o sincretica – che la “fede” individuale rimanga esclusivamente nella sfera individuale. La forma protestante e calvinista è esattamente quella che ha dato origine al moderno concetto di liberismo, libertà economica, libera iniziativa, libero mercato.
Per i liberali si escludono quelle religioni che derivano dalla tradizione, preferibili le forme adattate secondo la visione progressista della religione, molto più adatte al liberalismo cosmopolita e multiculturale.
La questione tuttavia non si esaurisce. Un individuo liberale, libero da ogni identità – religiosa, culturale, di classe o nazionale – va oltre. Questo stesso individuo deve essere liberato dall’identità di genere.
Potrebbe sembrare che questo sia un elemento opzionale del programma liberale, ma non è così.
Guardando alle società del Nord Europa, gestita oggi dai più avanzati circoli progressisti, capisci che la liberazione dall’identità di genere non solo non è qualcosa di opzionale, ma è, al contrario, la forma più acuta dell’ideologia liberale. Per definizione, un liberale che non difende i diritti LGBT non esiste.
Nella prassi e nella Storia, i liberisti sostengono il primato dell’economia sulla politica e affermano che solo un governo liberale/liberista può portare un paese allo sviluppo. Tuttavia anche in questo si cela una evidente truffa. La pratica (non la teoria) mostra che il predominio del liberalismo nell’economia conduce alla dipendenza di ogni persona dall’oligarchia globale. Infatti la legge principale dell’economia liberale è “in condizioni di parità i poveri diventano sempre più poveri, i ricchi diventano più ricchi”.
Il liberalismo, quindi, è sempre l’inganno per sovrapporsi alle aspirazioni di un popolo. Libertà di scelta? Sì, ma solo fra due opzioni tipo. Coca-Cola o Pepsi-Cola, IBM o Apple, democratici o repubblicani.
Il liberalismo è una nuova forma di totalitarismo. Avendo sconfitto le vecchie ideologie del novecento, il liberalismo con il suo individualismo è rimasto solo come ideologia dominante.